In un mondo di sesso e mostri

Io mi chiamo Laura Van Helsing, sono una giovane donna di 20 anni, la mia corporatura è esile, ho la seconda di seno, porto gli occhiali e ho dei capelli biondo platino che mi arrivano fino alle spalle.Mio padre ha origini inglesi ed io porto un nome inglese, per quanto da viva io non abbia mai visto l'Inghilterra. La mia infanzia e adolescenza, l'ho trascorsa in Austria dove con una piccola rendita mio padre è riuscito a diventare proprietario di una suggestiva residenza feudale e della piccola tenuta la circonda, il castello si trova su una collina in prossimità di una foresta, che se possibile rende il paesaggio ancora più particolare e malinconico, la strada molto vecchia e stretta è il nostro unico collegamento con il villaggio abitato più vicino, che si trova a 10km di distanza motivo per cui di rado fanciulle della mia età venivano a farmi visita per periodi più o meno lunghi

Ho gia parlato di mio padre, lui era l'unico membro della mia famiglia che abitava con me, data la prematura morte di mia madre di cui non ho ricordi, a compensare in parte la mancanza di una figura materna erano le mie due governanti, tanto severe quanto ci si aspettasse che fossero con una giovane fanciulla viziata crescita con un padre che le permetteva di fare tutto

Ve le descriverò brevemente; Madame Perrodon era una donna di quasi quarant'anni di origine austriaca, molto legata al folklore e le leggende della sua terra tanto da aver dedicato la sua vita allo studio della filosofia e dell'idealismo tedesco

Signorina de la fontaine era invece la mia insegnante di francese, aveva poco più di trent'anni e parlava non troppo bene l'inglese motivo per cui spesso comunicavano in tedesco creando una vera e propria babele di lingue

Il primo ricordo che ho del soprannaturale fu per me ancha la scoperta della mia sessualità, quando una notte mi svegliai nella mia camera da letto e mi accorsi di non essere sola...Eccesi una candela e ciò che vidi di fronte a me era il volto di una giovane donna che si trovava inginocchio, con le mani sotto la copertina. La guardai con una sorta di compiaciuto stupore. Mi accarezzò con le mani, si sdraiò giù vicino a me nel letto, e mi attirò a sé, sorridendo; era una donna bellissima, la sua pelle era pallida, aveva dei capelli molto scuri con la frangetta nascondeva gli occhi di un colore indecifrabile

mi sentii subito stranamente eccitata, e chiusi gli occhi come per addormentarmi di nuovo, ma fui svegliata da una sensazione come se due aghi venissero infilati nel mio petto, profondamente e simultaneamente, e urlai forte

Urlai tanto da far arrivare in camera le mie domestiche, ma al loro arrivo l'ombra della donna vicino a me scomparve e non vi erano segni di ferite nel mio collo

Non so dire esattamente cosa ho provato, ma da quella sera, quando mi trovavo da sola nella mia stanza cominciai a masturbarmi, pensando alle forme di quel corpo femminile a cui non potevo dare un nome, e sperai che quella giovane donna fatale mi facesse di nuovo visita

Ovviamente, di questo non raccontai nulla alle mie domestiche che negli anni successivi, fecero di tutto per farmi credere che io avessi solo sognato, e fui convinta anch'io per molto tempo di aver solo sognato fino all'anno 1872 quando io ebbi compiuto l'età che mostro attualmente

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