9. La maledizione della mummia [Harem route]

Nell'estate del 1923 mi imbarcai per una spedizione in Egitto, il mio obbiettivo era visitare la lussuosa biblioteca nella quale sono contenute importanti informazioni sui monstri della mitologia egizia. Questa era di proprietà di un principe arabo, il Califfo Vathek, un uomo estremamente ricco dalla personalità eccentrica, amava collezionare ricchezze tanto quanto amava collezione donne, ed era sempre in cerca di nuove scoperte. Come ho già detto, il principe sultano, come a lui piaceva appellarsi, possedeva un harem vastissimo di donne e insieme a loro, dei servitori eunuchi, uomini che pur di lavorare per lui nel suo palazzo accettavano di farsi castrare. Ad ogni donna veniva donato un eunuco che provvedeva a lei, e la aiutava a farsi più bella per il principe.

l'unico dramma della sua vita era il suo insaziabile desiderio di conoscenza lo portò un giorno a finanziare degli scavi in una zona considerata proibita dagli antichi. Fù per questa ragione che io ricevetti un invito al suo palazzo, il principe aveva bisogno di decifrare alcuni vecchi testi che parlavano di una maledizione.

Al mio arrivo in Egitto venni accolta da uno dei suoi eunuchi, un uomo dall'indole sottomessa per il proprio padrone, ma non per questo meno uomo. Io mi ero vestita leggera, dato il clima arido dell'Egitto, e notavo come lui mi guardava con occhi pieni di lussuria, guardava le mie gambe, guardava la scollatura che mostrava il mio seno scottato. Mi spiegò che qui, le donne si vestono più coperte proprio per evitare i potenti raggi del sole, e mi diede dei vestiti per cambiarmi. Mi spogliai di fronte a lui e fui sorpresa del fatto che non riuscisse ad avere un'erezione

Dopodiché conebbi una donna veramente molto bella, un'archeologa di nome Yasmine, lei è stata assunta da Vathek per degli scavi, lei era abbronzata e aveva i capelli castani e gli occhi verdi. L'eunuco si avvicina a noi con dei cammelli e ci chiese di seguirlo verso il palazzo di Vathek