All'interno della casa

Su indicazione della dottoressa Caterina, i 2 ragazzi Andrea e Marco trasportano l'uomo, ancora incosciente, in soggiorno e lo depositano sul grande divano.

<<Ottimo, possiamo iniziare il tour della casa>> dice Alessia, come se nulla fosse accaduto. <<Questo è un ampio salone luminoso, adatto a intrattenere ospiti e ad organizzare eventi. Il lampadario è in cristallo di Baviera e ci sono ben 2 camini a legna, per riscaldare l'ambiente anche nei giorni più freddi>>. E così dicendo fa l'occhiolino a Ludovica, che a stento la ascoltava rivolgendo continuamente lo sguardo al marito,che giaceva sul divano seminudo a gambe divaricate e i testicoli in bella vista.

Andrea e Caterina, erano invece molto attenti alla spiegazione, e si scambiavano sguardi di complicità, volevano accaparrarsi a tutti i costi la villa per poi costruire insieme il proprio avvenire.

Marco e Sara, si comportavano come poco più che teenagers, e avevano iniziato a girovagare autonomamente per la casa. Erano già entrati in cucina, quando Marco sente un cigolio proveniente dalla dispensa. <<Che strano, tutte le finestre sono chiuse >>pensa. E vede che in fondo alla stanza c'è dell'acqua per terra. Seguendo la traccia giunge fino al bagno degli ospiti, dove trova che il rubinetto del bidet perdeva, e poiché lo scarico era chiuso da un tappo il lavandino si era riempito fino a traboccare. Marco toglie il tappo e subito l'acqua defluisce. Il gocciolare dell'acqua però gli aveva provocato uno stimolo impellente di urinare e quindi chiude a chiave la porta dietro di sé, abbassa pantaloni e slip e si libera dall'impellenza. Appena finito di urinare sente un forte cigolio dietro di lui, consapevole di aver chiuso la porta, si gira di colpo scivolando sul pavimento bagnato, finendo a gambe all'aria e battendo violentemente la testa contro il bidet.

Il fantasma di Miriam, che aveva provocato il rumore, approfittando della perdita dei sensi del ragazzo si manifesta in tutta la sua bellezza. Bianca come il latte e completamente nuda, la ragazza sfila scarpe, pantaloni e gli slip di Marco, apre la finestra e li lancia fuori in strada. Prima di scomparire prende Marco per le gambe e lo tira a tutta velocità verso lo spigolo della doccia. Marco risvegliato dal contatto del pavimento freddo con i suoi glutei apre gli occhi giusto in tempo per assistere all'impatto dei suoi gioielli indifesi contro la convessità del piatto doccia. Le palle del ragazzo assorbono tutta l'energia cinetica dell'urto, in particolare il testicolo di sinistra rimane schiacciato tra lo spigolo e l'osso pubico del ragazzo emettendo un sonoro "crack". Aiiiiiiiiiiiiiieeeeeeeee grida Marco raggiungendo l'ottava più acuta, degna di una cantante soprano.

Il grido richiama i ragazzi del gruppo e in particolare Sara che si precipita fuori la porta del bagno degli ospiti,cercando di entrare senza successo. Amore sei caduto? Dove ti sei fatto male? Cos'era quel grido così acuto? Apri la porta perfavore lo sai che abbiamo un dottore qui.

Marco deciso a non farsi vedere in quello stato, con uno sforzo sovrumano si rimette in piedi, e si schiarisce la voce con il risultato di squittire <<tutto bene, sono scivolato, 5 minuti ed esco>>.

Amore perché parli così?, che è successo? Hai la voce una bambina di 6 anni. .. Apri la porta, sono preoccupata.

<<NO, è tutto ok, 5 minuti ed esco>>. Squittisce ancora . Il dolore irradiato dai genitali infatti impediva alla voce di raggiungere una qualsiasi tonalità maschile.

<<Va bene amorino, torniamo dopo>>. Sospirò Sara. Allontanandosi con gli altri del gruppo, e proseguendo con loro la discussione <<non capisco, era qui fino a un minuto fa... >, <<dopo torniamo a controllare, dalla voce sembrava molto dolorante >> disse in lontananza Ludovica.