Le ragazze si avvicinano maliziose

Sara alla vista della scarsa dotazione di Leonardo non riesce a trattenere una risata, e rivolgendosi a Marco dice : ecco perché non hanno avuto figli.. È più piccolo anche del tuo... Nel frattempo continua a scattare foto con il suo smartphone.

Alessia arrossisce ed è colta da un forte piacere alla vista di quei testicoli così gonfi da riempire completamente il piccolo sacchetto cutaneo, stirato dall'inusuale volume assunto dal suo contenuto. Le piccole mani della giovane chirurga che affondano nella carne allo spiedo, insieme alle misere dimensioni della virilità dell'uomo, che aveva cercato fino a poco prima di ammaliarla, sono sufficienti a farle raggiungere l'orgasmo. Completamente bagnata nelle sue parti intime , per evitare che un imbarazzante alone umido si formi sulla gonna, si precipita in casa con la scusa di cercare un kit di pronto soccorso, raggiungendo di corsa il bagno dove si libera del perizoma, riponendolo ormai fradicio nella sua borsetta. Nel bagno sollevata la gonna, la giovane donna si masturba furiosamente e viene per altre 3 volte ripensando a quanto accaduto sull'uscio della villa.

Ludovica è apparentemente preoccupata dall'incremento dimensionale e dal colore che le piccole biglie avevano assunto in pochi secondi, ma a tratti non nasconde una velo soddisfazione per la "punizione" subita dal marito, che già in altre occasioni si era comportato in modo troppo lusinghiero nei confronti di ragazze più giovani di lei. Ad un certo punto chiede rivolgendosi alla chirurga <<c'è il rischio che perda i testicoli? Solitamente sono piccoli come fagioli e ora... >>

Caterina, non vedendo ritornare la giovane guida, decide di intervenire a mani nude anche senza il kit di pronto soccorso esclamando << se vogliamo che continui ad essere uomo, per quel poco che madre natura gli ha concesso , e così dicendo volge lo sguardo al micropene di Leonardo, bisogna prendere la situazione per le palle, letteralmente >>. Si sfila l'elastico dai capelli ma si rende conto che non è abbastanza forte poter fungere da laccio emostatico. Si guarda intorno e vede al polso di Sara un braccialetto elastico dal colore verde fluo, molto spesso e abbastanza stretto da cingere il sottile polso della ragazzina.

<<Ho bisogno del tuo bracciale Sara>> afferma la chirurga. La giovane influencer, che aveva intuito le intenzioni della dottoressa risponde <<non se ne parla, non legherai il mio braccialetto alle palle di un uomo, me lo hanno regalato al Beach party di fine estate, in più é l'unico braccialetto che non mi si sfila dal polsino>>.

<<Perfavore Sara, dobbiamo evitare che il veleno vada in circolo e bruci i vasi che portano nutrimento ai testicoli >> replica la chirurga.

Marco con aria impaurita e nauseata dal dolore che immagina provenire dai fragili organi maschili urla<<Sara per l'amor del cielo dai alla dottoressa il bracciale >>.

<<E va bene, va bene, quante storie per un paio di palle>> esclama con rassegnazione sfilandosi il braccialetto e portandolo alla donna.

Caterina quindi con una mossa felina artiglia i testicoli dell'uomo, infilzando le unghie nei punti risparmiati dalle spine e con tutta la forza li tira a sé, nel tentativo di allungare la cute dello scroto, che a stento avvolgeva ora il suo contenuto. Con l'altra mano infila il braccialetto fino alla radice del pene. Utilizzando poi entrambe le mani, facendo attenzione a non pungersi con gli aculei fa compiere al braccialetto, già molto stretto, un altro giro attorno alla sacca dell'uomo, e stringe come un cappio i vasi che agganciano normalmente i testicoli al resto del corpo. <<Ora posso rimuovere le spine in sicurezza >> esclama la dottoressa . Per evitare il contatto delle mani nude con il veleno, non avendo a disposizione guanti o garze, Caterina tira fuori dalla borsetta, tra lo stupore dei ragazzi un pacco di assorbenti. << Che c'è? Li userò per estrarre le spine>>×continua Caterina. E così facendo avvolge tutti gli aculei velenosi prima di un testicolo poi dell'altro e li tira fuori in un solo colpo.

Leonardo, che era rimasto incosciente fino a quel momento, si sveglia di soprassalto per il dolore e inizia a urlare a squarciagola. Quello che viene fuori però non è un lamento virile, ma più uno squillo acuto, che senza assistere alla scena sarebbe attribuibile ad una bambina prepubere.

Il povero cinquantenne, che era balzato in piedi senza aver ancora localizzato la fonte del dolore, guarda verso il basso e si accorge di essere completamente nudo dalla vita in giù e i che i suoi testicoli, ora legati saldamente avevano raggiunto dimensioni e colore abnormi. A completare il quadro il suo pene, già di dimensioni oggettivamente modeste, si era retratto ancora di più dal dolore, lasciando svettare in maniera comica solo la rosea punta, al di sopra delle povere palle .

Proprio in quel momento Sara di ritorno dal bagno apre l'uscio della porta e alla vista dell'uomo che contemplava disperato la sua virilità umiliata, non trattiene le maliziose risate. Sulla sua scia scoppiano a ridere anche le altre donne, mentre i ragazzi sono sempre più preoccupati.

Leonardo alza lo sguardo e alla vista delle 4 attraenti donne che ridono delle sue membra umiliate, emette un gemito acuto e sviene di nuovo.