La casa stregata

Un'agenzia immobiliare cerca di vendere una lussuosa villa in centro città, ma la casa è maledetta. Al suo interno è stato commesso uno dei femminicidi più violenti che la città ricordi negli ultimi 50 anni . Alessia è una giovane ragazza di 25 anni, un po' bassina con capelli e occhi neri, occhiali pesanti ma con forme molto prosperose, appena laureata in economia con il massimo dei voti, e subito assunta da una famosa agenzia immobiliare della città. I suoi colleghi e soprattutto le sue colleghe, invidiose della sua bravura e intelligenza le affidano il caso di una villa stregata in centro città. Alessia inizia a documentarsi e legge che si tratta di una splendida villetta a 2 piani con piscina e giardino sul retro. Ad un prezzo bassissimo per trovarsi in centro città, in una delle vie della moda più famose. Non capendo il motivo del prezzo stracciato si documenta su internet e legge che il proprietario era un ricco imprenditore che aveva affidato al giovane figlio, Carlos, la proprietà. Carlos studente universitario fuoricorso, che viveva sul spalle del papà, organizzava feste tutte le sere, con alcol, droga e belle ragazze. Proprio durante una di queste serate il ragazzo in preda ai fumi dell'alcol e della droga violenta una ragazza, Miriam che per una volta aveva accompagnato le sue amiche a questa famosa festa privata. Miriam era una ragazza molto bella, 18 anni, alta bionda e occhi celesti, che aveva appena finito il liceo. Durante la serata beve un solo drink offertole da Carlos, al cui interno però era stata sciolta una pasticca di un forte sedativo. Carlos con la scusa di farle fare un tour della casa la accompagna nella sua stanza da letto, dove la ragazza colta dall'effetto della droga perde i sensi. Per tutta la serata Carlos la violenta e al mattino si rende conto che la ragazza non respira più. Invano chiama i soccorsi, le indagini ricostruiscono l'accaduto e Carlos viene condannato a 5 anni di carcere. Il padre di Carlos che aveva speso tutti i suoi soldi nel cercare di limitare la pena del figlio, assumendo i migliori avvocati, è costretto a vendere l'appartamento. Ma il fantasma di Miriam che da allora si aggira per le stanze della villa in cerca di vendetta, impedisce a qualsiasi acquirente maschio di uscire "indenne" dalla villa.