Procedono senza ostacoli

La strada fino alla base della diga era lunga, ma la percorsero senza trovare problemi e senza che i loro schiavi dessero segno di ribellione. I portatori, anzi, splendidi esemplari di imponenza virile, non sembravano neanche molto stanchi quando ormai la destinazione era vicina e, alle prime luci dell'alba, arrivò il bivio da cui si separava il sentiero che portava sulle alture che sovrastavano la pianura.

Era tempo di separarsi e Selene disse a Kira, Sophia ed Eirene di prendere la biforcazione: "Dovete andare su, verificare che le donne dell'accampamento siano riuscite ad arrivare sane e salve e dire loro che cosa vogliamo fare. E se c'è qualche problema fatecelo sapere subito: nessuna donna deve correre rischi".

Le ragazze, che credevano che quella sarebbe stata per loro la fine dell'avventura, sbuffarono, ma poi accettarono il piano e Kira diede l'ordine di marcia con un bello strattore al guinzaglio, che strappò un gemito ai tre maschi che teneva per le palle. Sebbene le forze li avessero quasi abbandonati a causa di quello stritolamento di genitali, la paura di un nuovo incitamento di quel genere fece marciare i prigionieri di buon passo, con le erezioni sempre svettanti e gli occhi puntati verso la manina che con un solo gesto aveva il potere di castrarli tutti in un colpo solo! Dietro di loro camminavano le due sorelle, che sorridevano e ridacchiavano tra loro, compiaciute del fatto che quelli che fino a poche ore prima erano stati tre possenti guerrieri ora ubbidivano come cagnolini a tre giovanissime fanciulle.

Selene e le guerriere, invece, ripresero la strada verso la diga, comandando i portatori di procedere.