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Chapter 9 by hal19696 hal19696

Chi segui?

Siria e le compagne verso il centro

Siria e le compagne si addentrarono nell'accampamento, facendosi strada in silenzio tra le tende e gli alberi, dirette verso il centro. Eliminarono velocemente le poche sentinelle che incrociarono: i maschi erano così arroganti che non pensavano neppure di doversi preparare seriamente ad un attacco delle loro nemiche, ai loro occhi delle prede indifese che non avrebbero mai osato contrattaccare dei superiori guerrieri maschi! E così, in silenzio e senza fatica, le fanciulle si sbarazzarono dei pochi uomini sulla loro strada. Man mano che si avvicinavano verso il centro, le tende aumentavano e loro dovevano fare più attenzione a non farsi sentire. Per fortuna, agili e leggere, riuscivano a mantenere il loro passaggio inosservato.

Ad un certo punto Siria ordinò alle compagne di fermarsi: aveva sentito qualcosa. Sembravano delle voci, alcune delle quali femminili e disperate, per cui decise che bisognava scoprire di più. Quando le quattro guerriere si avvicinarono, nascoste dietro degli arbusti, ebbero una perfetta visuale della scena: otto maschi, completamente nudi, circondavano minacciosamente due donne, una più vecchia e una più giovane, anch'esse nude. Le bestie erano in erezione e ridevano della paura delle due donne, madre e figlia, che stavano schiena contro schiena, indifese, in mezzo a loro.

La madre cercava di convincere gli aggressori a risparmiare la figlia e, mostrandosi disponibile e stringendosi le braccia intorno al petto, come se fosse spaventata, metteva meglio in mostra il proprio seno per attirare l'attenzione "Fate quello che volete con me, io sono esperta, so farvi divertire. Ma lasciate stare lei, che è poco più che una bambina, non sapreste cosa farvene". I maiali, però, erano spietati e uno di loro prese la ragazza per un braccio e con un ghigno rispose alla madre "Non ti preoccupare, sappiamo bene cosa farcene. E da stasera non sarà più una bambina".

Le due donne furono separate e i maschi più grossi ne presero possesso, lasciando gli altri ad attendere il proprio turno. Due circondarono la madre che si ritrovò stretta al centro, con un'erezione puntata minacciosa contro il proprio sesso e una contro il proprio ano. Il porco davanti le stava tastando violentemente i seni, con la bocca aperta da cui colava un rivolo di bava, mentre quello dietro di lei aderiva alla sua schiena e alla sua nuca, odorandola con respiri profondi e raggiungendole da dietro la faccia, a cui dava lunghe leccate vogliose. Un terzo maschio si stava divertendo a guardare e, tenendosi l'uccello tra le mani, provocava la donna con un sorriso sadico "Su, ora facci vedere se è vero che ci sai fare divertire!".

La figlia fu fatta piegare in avanti e si ritrovò l'erezione di un maschio puntata contro la faccia, mentre un altro maschio era dietro di lei, con le mani affondate nel suo sedere a saggiarlo mentre si preparava a penetrarla. Lei piangeva e la bestia davanti a lei strofinava l'uccello sulla faccia, raccogliendo le sue lacrime e dicendole con voce falsamente rassicurante "Stai calma: ora ci occupiamo noi di te. Vedrai che ti divertirai". Gli altri tre maschi si erano fatti da parte e si godevano lo spettacolo massaggiandosi le erezioni per tenerle vive in attesa del loro turno.

Siria e le compagne non potevano tollerare quello che stava succedendo davanti ai loro occhi. Impugnarono gli archi e incoccarono le frecce, prendendo ciascuna di mira uno dei quattro maschi che non erano direttamente a contatto con le vittime: sarebbero partite da loro. "Ora" sussurrò Siria e quattro dardi letali furono scagliati con letale precisione contro quei maiali, dritti al cuore. I quattro animali crollarono a terra pesantemente, senza un gemito, tanto che gli altri quattro stupratori nemmeno si accorsero di quello che era appena accaduto.

Le guerriere riposero gli archi ed estrassero le spade, lanciandosi, leggere, veloci e precise, contro i restanti nemici. I pianti e gli ansimi delle vittime coprirono ogni rumore: quattro lame affilate evirarono di netto, all'unisono, tutti gli aggressori, che si voltarono appena in tempo per ritrovarsi davanti, al posto delle schiave indifese su cui avevano avuto potere di vita e di morte fino ad un attimo prima, delle donne furiose e letali che li avevano privati di ciò che li rendeva uomini! Non ebbero il tempo di gridare perché le lame che avevano punito la loro virilità si fecero strada dentro i loro petti, tanto possenti quanto indifesi davanti alla vendetta femminile.

Quando anche gli ultimi quattro animali crollarono a terra, le due vittime non credevano ai loro occhi: erano queste, quindi, le streghe che i loro aguzzini odiavano così tanto e che avevano resistito tutto il giorno all'assedio massacrando intere schiere di maschi?

Le guerriere si presero cura di loro e attesero che si riprendessero. Quando spiegarono loro dove erano dirette, le due schiave si offrirono di accompagnarle: la tenda dove erano tenute le due prigioniere era al centro dell'accampamento, ma loro sapevano come arrivarci evitando di passare per i posti più frequentati. Siria accettò il loro aiuto e, fatte sparire le carcasse delle loro vittime, le sei donne si misero in cammino, proseguendo con silenziosa discrezione verso la meta.

Che succede?

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