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Chapter 10 by AreaVegetable AreaVegetable

Che succede?

La madre della ragazza cerca vendetta

Giunte alla tenda delle prigioniere la madre della ragazza, Elsa, una bionda e prospera signora di circa 60 anni, impazzisce alla vista di 2 maschi intenti a stuprare 2 giovani schiave poco più che bambine, attorno ad un focolare.

In preda alla rabbia grida <<Porci! >>. E così afferra il gladio di Siria, che non fa in tempo a trattenerla, e corre urlando contro gli stupratori. La donna che appare lenta e goffa nella corsa, a causa dei 2 voluminosi seni ballonzolanti, inciampa poco prima di raggiungere la vittima, cadendo con la spada proprio tra le gambe dell'uomo che fino ad allora non si era accorto di nulla, troppo preso dall'atto di penetrare la sua giovane preda . La lama affilata affonda perpendicolarmente nella tenera carne dello scroto del maschio, esattamente al centro delle gonadi, squarciandola e lasciando fuoriuscire il suo contenuto. I testicoli dell'uomo, privati del loro involucro naturale appaiono di un colore roseo e fortemente lucido, le loro terminazioni nervose inviano segnali di dolore così forti che immediatamente l'uomo interrompe l'atto meccanico e inizia a saltare urlando dal dolore. Così facendo i suoi testicoli, che appaiono ora appesi come degli yo-yo a dei filamenti sottili, sobbalzano in modo comico, suscitando grandi risate tra Siria e le altre ragazze che osservavano da lontano la scena.

Elsa che era caduta a terra impaurita e con le gambe divaricate, è incapace di comprendere la fonte di tanto dolore .

Ben presto però l'altro maschio, che nel frattempo si era alzato dal suo giaciglio ed era accorso in aiuto del compagno in agonia, si rivolge verso Elsa urlando:

<< Guarda cosa hai combinato vecchia puttana >> e afferrando la spada si avventa sulla donna matura.

Elsa non ha scampo, è con le spalle al focolare e in un tentativo disperato di salvarsi afferra una forchetta di ferro, che i maschi avevano lasciato sporca vicino al fuoco dopo la cena. La forchetta è arroventata e avrebbe bruciato le mani di una giovane donna o anche di un uomo, ma le mani piene di calli, che Elsa si era procurata in anni di schiavitù, le consentono di stringerla senza problemi e chiudendo gli occhi la alza a 2 mani davanti a sé nella futile speranza di difendersi.

L'uomo che aveva preso a 2 mani la spada e l'aveva sollevata in alto, si dirigeva correndo a tutta velocità verso la donna. Proprio nel momento di colpirla schiantando con tutta la forza il gladio su di lei, alla soave vista dei seni voluminosi che cadevano quasi fino al suo organo femminile dispiegato in tutta la sua bellezza , l'uomo si sbilancia e la spada scivola dietro la sua testa. Non riuscendo ad interrompere in tempo la sua corsa, arriva proprio a gambe divaricate contro le braccia tese della donna alla cui estremità spiccava la forchetta incandescente. L'uomo, non essendo molto dotato, finisce con il suo piccolo sacchetto riproduttivo contro i denti arroventati della forchetta, i quali penetrano e infilzano come palline di burro i suoi testicoli . L'uomo sviene all'istante per il dolore ma per inerzia prosegue la sua corsa, mentre le sue povere palline restano impalate alla forchetta. I suoi dotti testicolari si allungano fino al punto di massima elasticità, fino a quando cedono di colpo, sia per la trazione che per effetto del calore del piccolo utensile.

Elsa che nel frattempo aveva mantenuto gli occhi chiusi e le braccia fisse in avanti con tutta la forza che aveva , quando riapre gli occhi con suo grande stupore vede che all'estremità della forchetta sono ora infilzate 2 piccole polpettine di carne. Nessuna traccia dell'uomo che la stava caricando e che era finito in un cespuglio dietro il focolare, ormai privo di sensi e dei suoi organi più nobili, per quanto piccoli fossero. Elsa impiega poco a capire cosa è accaduto ed è colta improvvisamente da un forte piacere.

Siria, anche lei estasiata dalla scena e in preda ad un forte orgasmo, viene riportata in sé dalle urla di dolore che il primo maschio continuava ad emettere. Siria capisce subito che le grida avrebbero ben presto richiamato altri maschi dalla tenda, mettendo a repentaglio la missione. Per cui impugna l'arco e scocca fulminea 1 solo dardo.

Vedendolo piantarsi per terra subito dietro l'uomo, le ragazze e la stessa Elsa pensano che la loro condottiera abbia mancato il bersaglio. Invece meno di un secondo dopo le urla dell'uomo cessano e sotto di lui cadono a terra come 2 piccole albicocche, i suoi testicoli ormai denudati dall'involucro cutaneo. La freccia era passata proprio in mezzo ai dotti testicolari, segandoli come fossero sottili corde.

Alla vista delle sue palline, cadute come frutti maturi da un albero, l'uomo lancia un ultimo grido, ormai più vicino come tonalità a quello di una bambina, e si accascia a terra privo di sensi.

Elsa stupefatta e visibilmente eccitata, si alza e si dirige verso l'uomo, raccogliendo le 2 sferette prendendole per le loro corde naturali e le annoda per bene rendendole simili a 2 ciliegie agganciate tra loro.

Tenendo la forchetta con infilzata la carne virile in una mano e i teneri frutti appena raccolti nell'altra, si dirige verso le 2 ragazzine che avevano sperimentato il più terribile dei delitti ad opera di un maschio, offrendoglieli in dono. Elsa si siede a fianco a loro e spiega che mai più quei maschi sarebbero stati capaci di importunarle.

Siria e le altre ragazze decidono quindi di proseguire la missione lasciando Elsa e la figlia a consolare le giovani vittime, che in breve tempo sembrano aver dimenticato il reato subito e scoppiano a ridere ascoltando il racconto dell'accaduto dalle 2 donne.

Siria e le ragazze entrano nella tenda

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