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Chapter 13
by hal19696
Cosa fanno ora le donne?
Finiscono gli aggressori
Madre e figlia, finalmente libere e con i loro aguzzini a terra doloranti o tramortiti, si abbracciarono tra loro. L'unico aggressore non sconfitto era quello che era rimasto seduto sui talloni a segarsi sulla madre, con la faccia premuta contro il suo fianco. Lentamente i suoi movimenti erano rallentati e sembrava quasi sotto l'ipnosi di quella donna più matura di lui, dal fisico minuto sovrastato dalla sua mole e dalla statura così più piccola della sua che, se solo si fosse raddrizzato, quasi sarebbe stato alla sua altezza. Ma la bestia non si era raddrizzata, anzi! Quando la donna si spostò, a lui venne a mancare il corpo su cui si appoggiava e crollò a terra e, strisciandosi ai suoi piedi, la raggiunse per baciarglieli e poggiarci la faccia sopra.
La donna abbassò lo sguardo su di lui, disgustata, sollevò un piede e, appoggiatoglielo sulla fronte, allontanò il maschio. "Credi di meritarlo dopo averci aggredite, porco? Dovremmo farti fare la fine di tutti gli altri!". Ma il maschio, nonostante la superiorità fisica, era completamente vinto e sottomesso e implorava "Ti prego, sarò il tuo schiavo!".
Tutto intorno, era iniziata la fine per gli altri maschi: le ragazze, impugnati i martelli che loro stessi si erano portati dietro, avevano iniziato a prendere di mira le loro palle già martoriate e alle loro erezioni ormai quasi del tutto ritratte e le stavano distruggendo, mettendo fine alla loro virilità, alla loro capacità di essere un pericolo per il genere femminile e per molti di loro anche a quella patetica esistenza. Anche la figlia della custode si era unita al massacro ed era quella che lo portava avanti con più gusto: l'avrebbero pagata cara quei bastardi che avevano messo le mani al collo a lei e a sua madre!
Alla fine tutte si riunirono intorno alla madre e al suo aspirante schiavo. Lui ora era disteso a pancia in su, mentre lei lo sovrastava in piedi sul suo petto, poggiandogli un piede in faccia, e gli parlava con tono da madre severa "Sei stato molto cattivo: non meriteresti di stare più in presenza di una donna. Perché dovrei fidarmi se mi dici che farai il bravo?". La bestia, piagnucolante e con l'erezione che ancora sventolava, baciava la pianta del piede che lo dominava e prometteva "Farò tutto quello che vuoi, padrona!". Lei, usando una voce addolcita e fintamente comprensiva "Oh, povero piccolo, ma io ti credo" e premette un po' di più il piede contro il naso e la bocca dell'idiota, in modo che potesse baciarglielo meglio "Però devi darmi qualcosa per farmi capire che sarai ubbidiente. Che ne dici delle tue palline gonfie?". Il prigioniero, ormai del tutto sottomesso alla volontà della propria padrona, rispose con slancio "Sì, castrami, ti prego!".
Lalla sfoderò il coltello da cucina che aveva alla cintura e subito si inginocchiò accanto allo scroto esposto del bastardo, ma Sophia le corse accanto e le fermò la mano "Non ancora" sussurrò "prima interroghiamolo". Le donne furono tutte d'accordo che questa fosse la cosa migliore da fare e iniziarono ad interrogare il prigioniero "Ora rispondi sinceramente alla tua nuova mammina, che vuole sapere delle cose da te". Il maschio, circondato di donne, sovrastato dalla sua nuova desiderata padrona, non era capace di resistere e rispose volentieri e ubbidiente a tutte le loro domande: novanta giare erano state scaricate il giorno con dentro dei guerrieri che sarebbero dovuti uscire all'alba e la loro unica missione era aggredire qualsiasi donna vedessero. Gli era stato promesso che sarebbe stata una cosa facile e che sarebbe stato un semplice divertimento.
Le tre isolane erano furiose. La figlia corse tra le gambe del prigioniero e iniziò a prendergli a calci i suoi coglioni, facendolo urlare e ululare per il dolore. La madre, invece, si fece dare da Lalla il coltello e, tolto il piede dalla faccia della bestia, si sedette sul suo petto e poi fece cenno alla ragazza di fermarsi. Il maschio, che sembrava perfino incapace di difendersi, singhiozzava ed implorava la propria nuova padrona. "Povero piccolo" disse lei, con finta pietà, accarezzandogli la faccia "ma non ti preoccupare: la tua padrona adesso metterà fine a tutte le tue sofferenze.
Allungò le gambe, si rovesciò a pancia in giù e, allargate le cosce, gliele strinse intorno al collo, mentre lui da schiavo ubbidiente seguiva i suoi movimenti e li favorita aiutandola a metterlo nella posizione in cui lei lo voleva. La morsa della donna si serrò, ma il maschio comunque non si ribellò e non si mosse almeno finché non ebbe un breve spasimo alla fine, quando lei allungò le mani sui suoi genitali e glieli tranciò col coltello, per dare un'ultima ingiuria a quel corpo maschile, arrivato lì da dominatore e ora finito nel modo più patetico e umiliante possibile!
Quando tutto fu finito, la porta finalmente si aprì ed entrarono nella stanza due arciere, il cui compito fu semplicemente quello di congratularsi con le presenti. "Perdonateci, ma ce ne sono ovunque questa mattina! Non ci stiamo capendo nulla e non sappiamo nemmeno quanti sono". Fu riferito loro quanto saputo grazie all'interrogatorio del prigioniero. "Se erano novanta, tolti i cinquanta che erano qui dentro e tolta la quindicina di cui ci siamo sbarazzate per certo, non dovrebbero mancarne troppi. Ma siete sicure di quello che vi ha detto? Non stanno provando ad aprire le porte?".
Qualcosa non tornava e Sophia ed Eirene, con la loro guida, dovevano andare a scoprirlo. Quando lasciarono il deposito, la famiglia della custode era ormai riunita intorno alla madre, che ora doveva prendersi cura del proprio maschio, che era ancora svenuto per terra. "Grazie per il vostro aiuto: vi dobbiamo la vita!" ammise la donna, accovacciata sul maschio a cui stava bagnando la fronte in attesa dell'arrivo della guaritrice.
Cosa intendono fare?
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Un posto perfetto
Due fanciulle scoprono un'isola dominata dalle donne
Due giovani esploratrici sono mandate in cerca nel mondo dopo la Caduta, dominato dalla violenza delle tribù maschiliste, di altri rifugi di donne libere. Trovano un'isola molto particolare, dove un antico progetto è in pericolo.
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- ballbusting, femdom
Updated on May 27, 2025
by hal19696
Created on Dec 31, 2024
by hal19696
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