Una vampira lesbica

La notte mi rimisi a letto, e dormì per quelle poche ore che mi separavano dalla colazione, la mattina seguente mi svegliai stringendo il cuscino fra le mie braccia e immaginando che Carmilla si trovasse ancora con me. Il ricordo di lei mi rendeva cosi arrapata che in breve spostai in basso il cuscino e lo avvolsi fra le mie gambe a contatto con il mio sesso, e lo usai per masturbarmi, non contenta mi tolsi le mutandine e mi misi a cavalcioni sopra di esso e diedi delle spinte per darmi piacere al clitoride, proprio in quel momento sentì qualcuno avvicinarsi alla porta e dovetti smettere di toccarmi per evitare di essere scoperta, si trattava della governante Perrodon, mi disse che mio padre mi stava aspettando per fare colazione.

Sotto le coperte mi rimisi i vestiti senza che la mia governante sospettasse di nulla, e uscì dalla mia stanza per andare nella sala pranzo dove mi attendeva mio padre, appena arrivata mi sedetti vicino a lui e gli dissi "Buongiorno"

"Buongiorno" rispose lui "sono contento di vederti di buon umore, i tuoi occhi sono più sereni" lui aggiunse

"Merito di Carmilla" dissi, io la desideravo cosi ardentemente, che per me era ingiusto portarla amminare solo nel suo letto. Dopo aver fatto colazione chiesi a mio padre se il giorno del mio compleanno avrei avuto la possibilità di uscire da sola con Carmilla, e visitare il villaggio che in quella settimana d'estate si riempiva di turisti e bancarelle.

Mio padre ci mette un pò a rispondermi "lei è una tua amica dopotutto, ma non lascerò due fanciulle da sole uscire a tarda notte,vi farete accompagnare dal generale Leroy" Io non avevo capito il motivo di quella condizione, dopotutto ero gia maggiorenne e pensai che forse non aveva fiducia nel mio buon senso e nel mio onore, poi mio padre estrasse dalla tasca un regalo, si trattava di una collana dorata con un talismano di cui all'interno si trova dell'aglio essicato "questo voglio dartelo in anticipo" io ringraziai, sia per il regalo sia per avermi permesso di uscire.

Le giornate prima del mio compleanno si possono riassumere così; ogni notte io facevo visita a Carmilla nella sua stanza, lei mi spogliava partendo dalla parte superiore del vestito, e rimaneva in ammirazione del mio collo...la prima sera in cui indossai la collana mi chiese di togliermela "Toglietela...sai che io non sopporto l'aglio, è contrario alla mia religione"

Io non sapevo molto sull'avversione di Carmilla per l'aglio, e lei era sempre fredda quando le facevo domande sul suo passato, invece il sesso con lei, al contrario, era sempre passionale, imparai in quei giorni a praticare il sesso orale, le mie gambe tremavano quando si mise a succhiarmi il clitoride portandomi oltre il limite, io stringevo i miei seni sentendo i miei capezzali diventare sempre più sensibili, e sentire la sua lingua mentre esplorava la mia fica bagnata era incredibile, successivamente fui io ad introdurmi nella sua femminilità, da prima con la lingua diede dei colpi al suo clitoride per poi andare in profondità e mangiarle la figa, ci guardammo negli occhi l'una dell'altra, io con i miei teneri occhi marroni ammiravo la sua figura rimanere composta fino a raggiungimento dell'orgasmo in cui ho assaporato il suo dolce sapore. Io fui sorpresa dalla bravura a letto di Carmilla e le chiesi se fosse mai stata ad un ballo con un ragazzo, lei rispose che non si ricordava, io risi, avevamo più o meno la stessa età, non poteva aver già dimenticato.