Ti do una lezione

E' il tuo momento di tirare fuori una risata sadica. Ti alzi in piedi e metti spavaldamente le mani sui fianchi. "Davvero te la vuoi giocare così?", le chiedi, "Allora in fondo, sotto sotto, anche tu vuoi essere dominata. Per me possiamo combattere come vuoi: calci, pugni, wrestling....proverò a non farti troppo male. C'è molta differenza di stazza tra di noi. Vuoi che mi lego le mani dietro alla schiena?". Monica ti guarda per la prima volta con occhi diversi, non si aspettava forse che accettassi. Il suo sguardo cade sui tuoi pettorali depilati e le tue grosse braccia. "Per me possiamo fare che vale tutto! Ma te ne pentirai, te lo dico...", prova a fare la dura lei, alzandosi in piedi a sua volta. Tu sai che non scherza e che se perdi questo match non ci sarà nessuna pietà per te. Fortunatamente le possibilità sono nettamente a tuo favore. "Va bene, per me possiamo iniziare quando vuoi", la provochi, flettendo casualmente i bicipiti e poi incrociando le braccia all'altezza del petto. Monica sembra determinata a vincere la sfida che ella stessa aveva proposto. Con fare provocante, si toglie la canottiera viola e rimane in solo reggiseno sportivo nero; l'indumento intimo a stento le riesce a contenere le tette. Con un movimento veloce si tira su i pantaloncini e poi si lega all'indietro i capelli. Tu sei in mutande ma perfettamente a tuo agio, dovendo affrontare una donna a digiuno di arti marziali e per di più notevolmente più debole, bassa e giovane di te. "Allora dai su attacca!", ti invita lei, aprendo le braccia in segno di sfida.