Umiliala nella lotta a terra

Ti avvicini alla tua avversaria tenendo le mani avanti, pronto ad afferrare qualsiasi colpo lei tiri. Monica indietreggia, incerta sul da farsi, fuggendo per qualche secondo da te. "Che fai, scappi bimba?", la sfotti, pronto ad una reazione. Sai che la ragazza è orgogliosa e infatti non riesce a resistere alla provocazione: appena ti avvicini di nuovo, lei alza la gamba e ti tira un calcio, molto forte ma non veloce quanto dovrebbe essere. L'impatto avviene sul tuo bicipite, non dandoti alcun fastidio e anzi probabilmente ferendo lo stesso piede che ti aveva colpito su una delle parti più allenate del corpo. In un secondo le sei addosso, cingendole con un braccio il busto e spazzando via il suo piede d'appoggio con la tua gamba. Con un tonfo sordo, Monica cade a terra con te sopra. Blocchi la ragazza a terra sotto al tuo peso, godendoti la sensazione delle sue tette sul tuo petto nudo, e poi le prendi la mascella tra le dita della mano "Ora ti faccio il culo...", le sussurri, mentre le vostre bocche sono a pochi centimetri. Un forte fremito la scuote, non sai se per la paura, l'eccitazione o entrambi. Mentre la ragazza prova a divincolarsi inutilmente, passi il tuo braccio sinistro dietro la sua testa e poi tiri verso di te, schiacciandole il volto sui pettorali. Contemporaneamente porti il tuo peso sul lato destro, scivolando a terra e poggiando il fianco sul pavimento. Monica è avvinghiata a te e ti segue, finendo anche lei sul fianco. Il suo profumo è ben distinguibile ora, enfatizzato dalla lotta e dalla vostra vicinanza.

Appena la ragazza si gira su un lato come te, tu le chiudi le gambe intorno alla vita in una scrissor e stringi. Il suo lamento indica che i tuoi quadricipiti stanno facendo il loro dovere sui suoi fianchi, piegando l'orgoglio femminile dietro alla pura forza maschile. "Una donna non dovrebbe mai sfidare un uomo nella lotta..." la ammonisci soddisfatto. La guardi e noti con piacere che è rossa in viso per lo sforzo e l'umiliazione delle tue parole. Le sue dita smaltate viaggiano sulle tue cosce e provano ad aprirle e a spostarle per avere sollievo ma trovano solo muscoli tesi. Si spostano allora verso i tuoi tricipiti che stanno tenendo fermo il suo busto e la sua testa ma anche lì toccano solo la tua solida presa, senza speranze di vincerla. "Non sei più tanto alpha woman adesso, vero? Forse io non conosco il corpo umano bene come te, ma me la cavo discretamente con quello femminile" ribadisci, regalandole un'altra dolora stretta che le fa digrignare i denti. Monica prova a frapporre il suo braccio tra voi, tentando di metterlo sulla tua gola quantomeno per distanziarti. Tu sfrutti la tua mole e tecnica, bloccando la mano della ragazza con la tua molto più forte, portandola lontano da te e poi stritolando il sexy corpo femminile ancora di più a te di modo da non lasciare più spazio a niente. E' come se la stessi abbracciando, ma in realtà la sua faccia è compressa dolorosamente contro il tuo grosso petto, mentre con le gambe la stai stritolando.