da Due a Sei

Il viaggio dura quasi una giornata completa. Laska fa avanzare il cavallo molto lentamente, ed arriveremo a Shunna circa un ora dopo il resto della banda. Laska parla, spesso, durante il viaggio, di norma raccontandomi il mio futuro da Puttana degli Orchi... a quanto pare, Shunna è un villaggio di sole donne, quindi non ho ben chiaro come andranno le cose... ma so che finirò male se qualcuno non mi salva... quando il resto della banda è lontano, dei fuochi all'orizzonte e delle sagome di cavalieri in lontananza mi fanno sperare, e mettono la mia carceriera in allarme...

...ma i cavalli si voltano e vanno via, e al seguito dell'Orchessa arrivo all'accampamento di Shunna, che è in realtà un vero villaggio, con mura fortificate, palizzate di legno, teschi e scheletri lungo le mura e guardie orchesche sulle torrette. Laska mi indica gli scheletri appesi lungo la palizzata "Quelli sono gli scheletri degli umani. Ma non sperare, non ti unirai a loro molto presto, Puttana!"...

Entrando nel villaggio, tutti gli occhi delle Orchesse sono puntati su di me, curiosi. La maggior parte delle orchesse sono molto più grandi e pesanti sia di me che di Laska, con fattezze rudi, braccia, gambe, seni e posteriori muscolosi, anche le più giovani. Tutte donne. Laska più spinge in una capanna poco oltre le mura, completamente buia ed esclama senza convenevoli "Aspetta qui Puttana, vado ad arrangiare gli affari di oggi!" e sorride, mentre chiude la porta.

Rimango al buio per diverso tempo, credo passino almeno un paio d'ore, perché quando la porta si apre sta quasi albeggiando. Laska senza dire nulla ma solo con un paio di grugniti, afferra la mia catena e mi porta fuori, in quella che sembra una piazza di paese. Diverse Orchesse sono sparse, affaccendate e non molte sembrano badare a Laska, a me o al ceppo di legno, una sorta di cavalletto ginnico, posto al centro del paese. "Cosa... cosa è quello?" balbetto, e Laska ridendo, mentre mi strattona sull'attrezzo, esclama "IL TUO POSTO DI LAVORO, PUTTANA!" e con un movimento, mi piega l'addome sul cavalletto, piegandomi a 90 gradi sull'affare. Mi tira giù i polsi, bloccandoli con dei bracciali posti sulle gambe del coso, e fa lo stesso con le mie gambe, bloccandomi in quella posizione, con il culo inarcato verso l'alto, la testa sporgente dalla parte opposta ed i genitali pressati contro l'attrezzo di legno.

"ALLORA, VILLAGGIO DI SHUNNA! QUANTO VALE IL CULO VERGINE DELLA MIA PUTTANA? CHI VUOLE ESSERE LA PRIMA A DIVERTIRSI?"