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Chapter 16 by hal19696 hal19696

Arrivano al porto?

No, c'è un'ultima sorpresa

Finirono la strada in discesa e arrivarono sulla stradina che, costeggiando le mura, doveva arrivare fino al porto, ma ben presto sentirono un grande clamore che veniva da una vicina porta secondaria: un gran numero di voci maschili stava gridando e le più tenui voci femminili delle sentinelle gridavano allarmi in risposta.

Le tre donne raggiunsero lo spiazzo che fronteggiava la porta e si fermarono. Davanti a loro, a poca distanza dall'accesso sbarrato, c'era un maschio in piedi immobile che guardava in quella direzione confuso e spaventato, mentre dall'altra parte un gran numero di nemici si accalcava, batteva rumorosamente e gridava "Sappiamo che sei là dietro, idiota! Ubbidisci e apri subito!". Sulle mura un pugno di sentinelle bersagliava di frecce e pietre quelle bestie, che però ignoravano le perdite e bussavano e gridavano con più violenza di prima "Fai il bravo schiavo e apri come hai promesso e vedrai che sarai ricompensato!". Ma il maschio all'interno, ormai in lacrime, era ancora paralizzato e rispose con un filo di voce rotta "Non posso. Devo chiedere il permesso a Lalla".

Lalla, che aveva riconosciuto subito la figura in piedi come il proprio maschio, sconvolta fece un passo avanti e chiese "Amore, che cosa stai facendo qui? Che cosa hai promesso di fare e a chi?". Aveva usato un tono fermo, ma non arrabbiato, e attirò subito l'attenzione di lui che immediatamente si voltò e le corse incontro piangendo. Quando la raggiunse si gettò disteso a terra ai suoi piedi e, con la faccia poggiata su di essi, spiegò disperato "Mi aveva detto che questa mattina dovevo venire qui ed aprire la porta. E che non dovevo dirti nulla per farti una sorpresa".

Lalla per un attimo fu tentata dal tirare indietro i piedi bagnati dalle lacrime del maschio, ma si trattenne e, invece, conoscendo l'effetto che la sua presenza dominante e rassicurante avrebbe avuto su di lui, rimase ferma a sovrastarlo e gli chiese con voce appena un po' più dura "Chi ti ha detto queste cose?". Lui rispose subito, tremando come una foglia "Una donna che veniva dalla nave, ieri. Ha detto che se lo avessi fatto tu saresti stata orgogliosa di me e mi avresti tenuto per sempre". Lalla guardò confusa prima Sophia e poi Eirene sentendo la rivelazione e quindi incalzò il maschio, questa volta ammorbidendo la voce "C'era una donna che veniva dalla nave, hai detto?". Lui tirò su col naso e rispose "Sì, una donna che non era di qui, ma ha detto che se ubbidivo a lei tu saresti stata felice. Ma ora non le ho ubbidito, perdonami!".

Eirene confusa guardò Sophia, che, invece, rimase pensosa a fissare la scena. Lalla, intanto, sollevò gli occhi al cielo e sospirò. Poi si accovacciò a terra e tirò il maschio verso di lei, prendendogli la testa tra le mani e sollevandogliela per guardarlo negli occhi. "Tu le hai detto che le avresti ubbidito?" chiese e lui fece cenno di sì con la testa "E perché non lo hai fatto? Era una donna e tu, che sei sempre bravo, le avresti dovuto ubbidire, vero? Quindi perché dicevi che prima dovevi chiedermi il permesso?". Lui sembrò confuso ed esitò un attimo, ma poi rispose con un filo di voce, come se avesse paura che altri sentissero "Avevo paura che ti saresti arrabbiata se avessi aperto la porta: quelli fuori dicevano cose brutte e non credo che ubbidiscano alle donne. Io devo fare solo quello che vuoi tu". Lui cercò timorosamente approvazione nello sguardo di lei, che subito lo ricompensò. Poi lei se lo trascinò nel proprio amorevole abbraccio che ebbe subito l'effetto di tranquillizzarlo. "Sono orgogliosa di te" gli sussurrò e lo baciò sulla fronte. E, mentre le urla degli invasori fuori erano sempre più selvagge e mentre le frecce delle donne facevano strage di quei corpi accalcati là fuori, per lui tutto quello non esisteva più ed il suo mondo si riduceva al rifugio che gli offrivano le braccia della donna a cui apparteneva.

Ben presto le urla cessarono e anche l'ultimo aggressore cadde: l'attacco alla porta era terminato e non restava che ripulire la zona intorno alle mura da tutte le bestie agonizzanti che si contorcevano tra le carcasse dei loro compagni. Le due sorelle si offrirono di accompagnare un gruppo di ragazze alle prime armi che erano curiose di apprendere come finire dei maschi feriti. Non avrebbero fatto prigionieri e la fine di quei mostri che avevano osato cercato di schiavizzarle sarebbe dovuta essere la più dolorosa e umiliante possibile!

Non ci volle molto perché imparassero tutto quello che serviva. Avvicinandosi ad un sopravvissuto isolato, bastava schiacciargli con forza le palle per farlo ululare come un cane, in modo da seminare il terrore tra tutti gli altri, prima di finire il malcapitato con un colpo di lancia. La paura di essere i prossimi spingeva i maschi feriti o nascosti a cercare di scappare e questo li faceva venire allo scoperto pronti per essere i prossimi!

Un gruppo di maschi stava cercando di allontanarsi verso i moli: alcuni strisciavano ridotti a puntaspilli dalle frecce, altri andavano carponi, altri zoppicavano... finché i primi del gruppo non ebbero la strada sbarrata da un gruppo di ragazze decise a non lasciare andare quei bastardi impuniti. Non ci volle molto perché quelle bestie ferite e disarmate venissero immobilizzate a terra e castrate alla vista dei loro compagni terrorizzati, che iniziarono alcuni a disperdersi e altri ad implorare pietà. Ma fu tutto inutile e nessuno di loro ebbe scampo dalla vendetta femminile: i più fortunati ricevettero una misericordiosa fine veloce dalle precise frecce delle arciere, altri caddero in mare e annegarono nelle acque basse del porto, altri furono circondati da gruppi di donne uscite spontaneamente dalle mura per punire l'arroganza maschile e massacrati a calci nelle palle fino all'ultimo respiro!

Ben presto, nemmeno un nemico vivo era rimasto in tutta l'isola, ma qualcosa ancora non andava: anche se la nave da cui gli invasori provenivano aveva levato gli ormeggi e si era allontanata, comunque si era fermata al largo ancora in vista. Che intenzioni aveva? E chi era la donna a bordo? Quei bastardi si erano portati dietro le proprie schiave per usarle per i loro trucchi?

Che decidono di fare per rispondere alle domande?

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