Continui a tormentarlo fino a metterlo fuori gioco

Non gli dai tregua e mantieni i tuoi piedi contro il suo scroto dolorante in modo da infierire su di lui. Il maschio, intanto, ha perso ogni capacità di resistere e, visto che non può prendersi le palle, in mancanza di meglio ti cinge i piedi con le mani, in maniera molto debole.

Decidi di allentare un poco la pressione e, pian piano, vedi che si calma e riacquista la sua poderosa erezione. Poi la presa sui tuoi piedi diventa più salda, anche se resta delicata, e tu allunghi lo sguardo incuriosita per capire che cosa abbia intenzione di fare. E ben presto lo scopri: il porco adesso si avvicina i tuoi piedi alla sua erezione e comincia a strusciarsi! E lo fa sempre più forte, come un disperato!

Ti prende uno scatto di rabbia e con uno scatto delle cosce gli pianti con violenza i talloni contro lo scroto, facendolo contorcere adesso per il dolore atroce che devi avergli causato.

"Provaci ancora e appena svieni giuro che ti taglio quel coso che ti pende tra le gambe e finisci di godere una volta per tutte, maiale!" gli sibili in un orecchio.
Questo sembra bastare a rimetterlo in riga, visto che ti lascia andare i piedi e distende le braccia lungo i fianchi.

Già più soddisfatta, decidi che devi fargli assaggiare la sua stessa medicina! Ora sei tu ad allungare un piede contro la sua erezione, che si è solo di poco afflosciata, per strofinargliela delicatamente, in modo lento e costante. In breve non solo ritorna a svettare in tutto il suo osceno splendore, ma il maschio riprende a fremere, sempre più rosso in volto per la mancanza d'aria e sempre più bisognoso del tuo contatto fisico.

Ma, quando ti sembra che il maiale abbia goduto abbastanza, sollevi le gambe e gli sferri un nuovo e più potente colpo al suo scroto schifoso, facendolo contorcere una volta di più e, questa volta, facendolo svenire!