No e tu continui a lavorartelo

Il maschio è impotente e sempre più debole. Senza aria e con le mani impegnate a difendere le palle, il suo corpo possente sembra incapace di resistere al tuo, che in confronto è un fuscello.

Guardi in basso verso di lui e guardi il suo petto definito e muscoloso alzarsi e abbassarsi nel tentativo disperato di respirare e, più sotto, la sua virilità che comincia a svettare in aria, sopra le mani a coppa che proteggono il resto della sua fragile virilità.

Sorridi, con un senso di superiorità nei confronti di questo bastardo che adesso è indifeso nelle tue mani, ma vuoi umiliarlo ancora di più e gli strofini un paio di volte con un piede l'uccello eretto. E la reazione scomposta del maschio non si lascia attendere! Lo vedi scosso da un brivido che non sai se sia di piacere o di rabbia o di entrambi e poi, finalmente, scoprire i suoi testicoli per sollevare quelle possenti braccia verso il suo collo.

Grave errore! Pensi. E, sollevate le gambe, rifili alle palle adesso indifese del maschio un doppio poderoso colpo di talloni!

Il maschio ululerebbe se avesse aria nei polmoni, ma non ne ha e quello che riesce a fare è solo cercare di ripararsi i testicoli con le mani... solo che adesso tra le sue mani e i suoi testicoli ci sono i tuoi piedi.