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Chapter 3 by AreaVegetable AreaVegetable

Nel frattempo dall'altra parte dell'atollo

2 ragazzi raggiungono la terra ferma

Si trattava di un ragazzo (Marco) e una ragazza (Laura) di 26 e 35 anni rispettivamente, amici indiretti, che da poco si erano conosciuti: Laura era la migliore amica della sorella maggiore di Marco e insieme ad un folto gruppo di amici erano partiti per festeggiare l'addio al nubilato di Laura.

Marco, il più giovane del gruppo era seduto proprio di fronte alla cabina di pilotaggio, lontano dagli altri amici. Il ragazzo era seduto in mezzo a 2 donne (Sandra e Francesca) , zitelle, di mezz'età che avevano fatto amicizia sul volo e parlavano ininterrottamente da ore,cercando di coinvolgere anche lui in argomenti particolari, soprattutto quelli più piccanti. Marco però era totalmente distratto da quello che succedeva di fronte a lui: vicino alla cabina di pilotaggio, c'erano i posti riservati alle hostess. 2 donne una mora (Barbara) e una bionda (Ivana) , sulla 40ina truccate in maniera impeccabile. La giacca della compagnia era molto scollata e ben presto Marco si accorge che la mora sembrava non indossare reggiseno, infatti il voluminoso davanzale sballonzolava ogni volta che si incamminava verso qualche passeggero per sevirlo. Come se non bastasse la minigonna cortissima mostrava le lunghe gambe fino alla radice delle cosce.

Marco fortemente eccitato, cercava di coprire l'erezione alle 2 vicine di posto, utilizzando il suo bagaglio a mano. A un certo punto le turbolenze si facevano sempre più forti e dalle cappelliere cadevano ogni sorta di oggetti . L' hostess mora usa il microfono per tranquillizzare i passeggeri, chiedendo di riporre gli oggetti caduti sotto i sedili. Barbara guardando indispettito il ragazzo, che aveva fatto finta di nulla, riprende il microfono con fare severo e ripete ai passeggeri di riporre subito tutti i bagagli sotto i sedili.

Marco fa finta di non capire anche questa volta, per cui l'hostess si alza e gli strappa lo zaino da viaggio e lo infila sotto al sediolino di Marco. Fortunatamente, proprio in quel momento una forte turbolenza, scuote l'aereo e Barbara finisce a gambe all'aria proprio davanti a lui.

Con grande stupore, Marco si rende conto che la donna non portava nemmeno l'intimo, sbavando a bocca aperta quando tra le gambe divaricate compare in tutto il suo splendore il perineo della donna. Il roseo colorito della vagina depilata, che dischiudeva le soffici labbra, fanno raggiungere immediatamente al giovane ragazzo l'orgasmo. Il piccolo pene stimolato da tutte le oscillazioni, emette involontariamente copiosi getti di sperma, che finiscono per inzuppare le mutande e i pantaloni, facendo comparire una voluminosa macchia.

La donna sentendo una brezza fredda accarezzare le sue parti intime alza per un attimo la testa, trovandosi di fronte alla scena disgustosa dell'eiaculazione del ragazzo.

Disgustata ed inferocita, cerca di mettersi in piedi ma i tacchi a spillo rendono difficile i movimenti, facendole scivolare i piedi e finendo per farla cadere con le gambe ancora più aperte.

In quel momento Marco dopo uno stato di ecstasy, ritorna in sé incrociando lo sguardo della donna, rossa in volto e con occhi infuocati dalla rabbia. Abbassando lo sguardo tra le gambe della donna, nota inoltre che la vagina e il piccolo ano sotto di essa, si erano contratti e corrugati come in uno spasmo. Comprende subito che l'hostess deve avere assistito al suo piccolo momento di piacere e senza cercare neanche di scusarsi, approfitta dello stordimento momentaneo delle sue vicine per slacciare la cintura di sicurezza, ormai anch'essa intrisa di umori virili e si precipita verso il bagno di servizio.

Una volta in bagno, chiude la serratura dietro di lui e ancora tremando dall'eccitazione abbassa pantaloni e le mutande, per controllare lo stato dei suoi indumenti .

Il pene ormai già tornato alle misere dimensioni di riposo, continua ad emettere fluidi sugli slip e i pantaloni, ormai completamente zuppi. Le palline virili ciondolano rilassate, svuotate del loro carico riproduttivo.

Nel vano tentativo di pulire mutande e pantaloni, riempie il lavandino di acqua fino all'orlo e si sfila i vestiti imbrattati,deciso a lavarli a mano.

Turbolenze sempre più violente continuano a scuotere l'aereo, provocando paura tra i passeggeri. Grida e conati di vomito risuonano nell'aereo.

Nel frattempo l' hostess Barbara, viene aiutata a rialzarsi dalle due signore, che commentano :<<che gran maleducato quel ragazzo, non si è degnato di chiedere neanche come stava>> dice Sandra. << Ben detto, appena si siede gli insegniamo noi un po' di educazione cara>>.

Poi rivolgendosi all'Hostess dice <<E tu tesoro, come stai?, sai dovresti coprirti meglio durante il servizio, si intravedono le vergogne. Ci potrebbero essere dei pervertiti in giro>>

Barbara ringraziando e sorridendo, si dirige poi dritta verso il bagno, trovando la porta chiusa .

Un bussare energico, fa sussultare Marco, che infastidito risponde <<occupato! >>. Cercando saponi utili per il lavaggio dei suoi capi.

Le persistenti turbolenze mandano in tilt il sistema elettronico dell'aereo, compreso il meccanismo di chiusura della porta del bagno. Il rumore dell'acqua copre il "click" dello sblocco della serratura .

La bella hostess spalanca finalmente la porta del bagno trovandosi il ragazzo di spalle, intento a immergere i suoi slip nel lavandino, completamente nudo dalla vita in giù con le gambe piegate e divaricate, tra le quali ciondolavano 2 piccole sferette. Colma di rabbia Barbara fa un passo indietro, come per prendere la rincorsa e a gran velocità si dirige verso l'uomo, fissando i piccoli organelli che penzolavano in mezzo alle sue gambe. Raggiunta la giusta velocità e distanza dal bersaglio, lascia partire un calcio devastante tra le gambe del uomo. La punta affilata delle scarpe della compagnia finisce per raggiungere il piccolo membro virile, mentre tutta la forza accumulata viene scaricata dal collo del piede della donna sui fragili testicoli del ragazzo, che rimangono completamente schiacciati contro l'osso pubico.

L'urlo di dolore è così acuto da essere avvertito fino in coda all'aereo come un allarme.

Per zittirlo la donna lo prende per i capelli con una mano e gli affonda la faccia nel lavandino pieno di acqua. Con l'altra mano invece raggiunge gli appiattiti organelli, strizzandoli come ciliegie.

Le bolle che risalgono dal lavandino, provocano nella donna risatine maliziose. Dopodiché conficcando le lunghe unghie smaltate nella carne virile, senza vergogna trascina l'uomo fuori dal bagno proprio per le fragili ovette. I gioielli arrossati vengono mostrati come un trofeo alle donne delle prime file, comprese Sandra e Francesca.

Il ragazzo, nudo dalla vita in giù, semicosciente e con la schiuma alla bocca, viene fatto "riaccomodare" tra le 2 signore.

<<La preghiamo di allacciare le cinture signore>> esclama Barbara mantenendo in una morsa i testicoli arrossati, mentre brutalmente annoda la cintura di sicurezza fino a formare un cappio attorno alle gonfie gonadi. Le 2 signore incredule guardano il ragazzo con disprezzo.

Barbara esclama<<Signore reggetevi pure e scaricate lo stress causato dalle turbolenze sugli attributi di questo pervertito. >>

Marco con le ultime e energie prova a divincolarsi dalla cintura, ma proprio in quel momento Sandra scaraventa il pesante romanzo che leggeva sui testicoli del ragazzo.

<<Maiale, te meriti la castrazione, dice Francesca mentre solleva il pesante libro, per poi ruotarlo e affondare lo spigolo appuntito nella palla di destra, indentandola nella parte centrale.

Il ragazzo oramai incosciente dal dolore, vomita bile in un sacchetto che gli avevano messo vicino alla faccia.

Ad un certo punto, dopo l'ennesima turbolenza, l'aereo inizia a precipitare.

Marco si risveglia in acqua.

<<Forza, mancano le ultime bracciate non mollare, >> dice una voce femminile affannato.

Era Laura che aveva afferrato Marco per la mano, tuttavia continuava a perdere la presa. Nel tentativo di ripescarlo Laura afferra una protuberanza fluttuante. Il ragazzo afferrato nuovamente per i suoi ammaccati organelli, apre la bocca per urlare dal dolore con l'unico risultato di bere grosse quantità di acqua. La stretta feroce sui suoi martoriati testicoli è così forte da impedirgli di respirare, nonostante ciò inizia a nuotare velocemente verso la riva, nella speranza di staccare la ragazza dalla presa.

La ragazza per non perdere la presa, affonda le lunghe unghie affilate nella soffice carne agganciando le 2 sferette ormai appiattite.

Trascinato il ragazzo sulla spiaggia, la ragazza sentendo una fresca brezza di mare che le passa tra le gambe divaricate sposta lo sguardo verso il basso : con sgomento si rende conto di aver perso le mutandine, mentre il reggiseno si era scucito in più punti lasciando completamente libera le voluminose e sode mammelle. Immediatamente cerca di coprirsi portando una mano all'inguine e un'altra al seno , nella speranza che il suo amico non l'abbia vista.

Laura ancora molto confusa non comprende dove si trovano , si guarda intorno e vede il ragazzo che vomita sulla spiaggia,disteso a pancia in giù. Si rende conto che è nudo anche lui dalla vita in giù. Si avvicina cautamente per soccorrerlo sospettando un annegamento. Lo gira a pancia in su, e proprio quando stava per iniziare il massaggio cardiaco lo sguardo cade sulla parte inferiore del corpo del ragazzo... Il pene del ragazzo era di dimensioni comiche, paragonabili a quelle di un bambino in fasce, e svettava al di sopra di due palline rosso fuoco che apparivano sanguinanti in più punti, come se fossero state infilzate da qualcosa. La la ragazza non trattiene le risate e porta le mani alla bocca nel tentativo di contenersi.

Laura nella vita faceva la segretaria, non era la più intelligente e sveglia delle ragazze ma le doti fisiche compensano abbondantemente quelle mentali: alta, bionda, occhi azzurri, quinta di reggiseno, glutei rotondi e sodi, labbra (della bocca e non) rosee e carnose. Infatti nel tempo libero faceva la modella di intimo. Durante uno dei suoi set fotografici era stata avvicinata da un ricchissimo manager molto più grande di lei e che le aveva proposto di sposarlo. La ragazza fiutando l'odore di un divorzio milionario, che le avrebbe consentito di non lavorare mai più nella vita, aveva accettato subito ed ecco che era partita con le amiche in un viaggio di addio al nubilato interamente pagato dal futuro coniuge. Tra le tante amiche c'era anche Alessia, la sorella maggiore di Marco, direttrice dell'ufficio dove lavorava. Più che amica era un'ex amica, poiché i rapporti tra le 2 donne si erano rotti da quando Alessia aveva saputo del matrimonio, e per l'invidia aveva reso insopportabili gli ultimi mesi di lavoro della bella segretaria, obbligandola anche a portare con sé in viaggio il fratellino Marco. Marco era un ragazzo viziato e presuntuoso, ancora all'università ma già avviato alla carriera di amministratore delegato e codirettore d'azienda della sorella.

Le risate di Laura risvegliano giovane uomo, che alla vista del corpo nudo della donna nonostante il dolore che si irradiava dalle sue gonadi scatta in piedi con fare sicuro. <<Laura come ti senti? Non ti preoccupare, con me sei al sicuro ora >>

Laura coprendosi con le mani le nudità e fissando i genitali del ragazzo dice <<Io sto benissimo, te piuttosto stai bene? Le tue ehm...... Ruota gli occhi indicando verso il basso..... sono così arrossate, devono farti tanto male>>

Marco per la vergogna si copre i genitali e dice <<sisi sto beeeen... >> il solo sfioramento con la mano dei testicoli provoca il rialzo di un ottava nel tono di voce del ragazzo. <<Devo aver urtato contro qualche roccia... >>

Trattenendo a stento le risate Laura dice <<va bene, che dici allora di dividerci i compiti... Io cerco di costruire un riparo con quello che trovo in giro, tu prova a trovare qualcosa da mangiare nella foresta>>

Silvia e Elena vanno in cerca di cibo

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