sei nelle fogne

Mi trovavo probabilmente dentro delle fogne, i muri erano in pietra marroncina e nonostante mi trovassi lì non c’era una porta da dove uscire. Infatti continuavo a guardarmi attorno spaesata capendo fi da subito che non ero sola. Vi era una presenza percettibile appena per un brusio confuso, una voce che imperterrita continuava a riempirmi le orecchie, quasi arrivasse da qualsiasi direzione. Era inutile guardarmi attorno, semplicemente ero inscatolata in quella stanza fognaria.
<< e la libertà vivendo il giorno disse che forse... >> quello che sentii non aveva alcun senso, ma per lo meno furono le uniche parole che riuscii a comprendere. Poi ancora.
<< ...togliendo spazio alla siccità non è come quando... >> nulla, quelle parole non avevano un senso, sconnesse e confuse tra loro.
Un senso di ansia mi colpì, pesantemente, le quattro pareti sembravano stringersi contro di me lasciandomi sempre meno spazio. L'aria mancava, sollevai la testa cercando di respirare lentamente.
<< quando prende libero via che si può >>.
ne avevo abbastanza di quel farneticare ma da quanto capii quella voce non proveniva da nessuna parte, era semplicemente nella mia testa.
<< chi sei?! >> a questo punto urlai nervosa.
Il brusio si fermò, tutto tornò alla normalità e finalmente non mi sentivo più soffocare, il terreno era diventato umido e guardandomi attorno notai che dove precedentemente non c'era nulla, si era formato un porticato buio e che curvava verso sinistra.
Non sapevo perché ma sentivo che la voce udita prima in realtà proveniva proprio da lì, ero terrorizzata all'idea di andare, il sangue gelava nelle mie vene ma una forte curiosità mi travolse.
<< sarebbe un posto migliore se... >> la voce riprese a parlare ma quando varcai il piccolo e umido tunnel...