Ti riposi

Ti metti a sedere sull'erba contro un albero e ti slacci i sandali per riposarti i piedi stanchi dopo il lungo viaggio. Siete all'esterno e fa più freddo che dentro il labirinto e hai paura che la notte sarà insopportabile passata stesa sull'erba e senza coperte.

Prendi dalla borsa il libro e lo apri perché vuoi sfruttare la poca luce che resta prima del tramonto per continuare a leggere. Vedi che mentre leggi il maschio ha iniziato a scavare una buca in un angolo dello spiazzo, ma ti lancia frequenti occhiate adoranti: deve piacerli davvero la visione di te che scalza leggi stanca e assorta il libro. Per lui poi che non saprà nemmeno leggere il mistero di quello che fai ti farà apparire ancora di più come una visione!

Ogni tanto gli sorridi e finché lui scava tu leggi. Ci vuole un bel po' e lui finisce di scavare e tira fuori dalla buca che ha aperto un grande rotolo di stoffa che apre subito e da cui prende una grande coperta di lana: è stato previdente il ragazzo.

"Perché avevi preparato questa roba? Volevi già da tanto scappare dai tuoi padroni?" gli chiedi. Lui ti risponde "Sì, mia signora, tutti gli schiavi vorrebbero servire e signore del villaggio: loro sono buone e gentili e non uccidono gli schiavi quando sbagliano. In molti hanno nascosto in giro qualcosa, così se devono scappare e cercare un rifugio sicuro possono andare lì portando dei doni. E poi c'è un'altra cosa, mia signora..."

Sorridi quando ti chiama così e dici "Mi chiamo Iris, chiamami così". E lui ubbidisce ma a modo suo "Sì, mia signora Iris. Il villaggio è un posto splendido e lì sembra che i Custodi non abbiano potere, forse perché le donne che ci vivono hanno un potere simile a quello dei Custodi, anche se molto più debole. Sai, loro riescono a curare un pezzo del Labirinto con le loro forze e riescono a far nascere nuove donne senza che siano i Custodi a volerlo".

Sorridi e non dici niente. Hai letto nel libro che gli schiavi del Labirinto non nascono in modo normale, ma sono prodotti in qualche modo misterioso dai Custodi stessi: non sanno niente di riproduzione e crederanno che la gravidanza sia un potere magico. E si vede che le donne del villaggio glielo lasciano credere.

Il ragazzo coglie dagli alberi alcune mele, le lava alla sorgente e poi si inginocchia davanti a te per offrirtele. Gli fai un sorriso e lo accarezzi per il pensiero e ne mangi un paio di seguito visto che non c'è altro. Lui ti contempla mentre lo fai e solo quando hai finito prende le mele avanzate per mangiarsele.

Vorresti leggere, ma sta facendo buio. Domandi al ragazzo "Siamo al sicuro qui, vero?". Lui è incerto e ti risponde "Non tanto, ma è difficile che qualcuno ci abbia seguiti fin qui: siamo nascosti bene". Ti ha convinta e ti rilassi: vuoi riposare per prepararti alla fatica che ti aspetta.