THE MORE BALLS THERE ARE MORE FUN THERE IS

Jake returned to the classroom where the **** began, followed by all his classmates.

The boys who wanted to protect him and the girls who instead intended to continue hitting him.

Suddenly the other boys stood between Jake and the girls, preventing them from hitting him, thus provoking several protests from the latter.

At this point the teacher, who had remained at her desk the whole time, intervened, agreeing with the boys.

She calmly finished answering an email, then said that if the boys intended TO STAY STILL to protect their friend, neither she nor the girls could order them to get up.

These words astonished everyone, both the girls who were left speechless and the boys who instinctively reacted by putting themselves in the classic resting soldier pose, with legs wide apart and hands behind their backs.

The only exception was a girl, rather petite, who had not moved from her chair the entire time.

She put down the device she was using before getting up, taking some objects from the closet and, making her way through the other girls, she went to scrutinize each of the boys closely, positioning herself in front of one of the corpulent ones.

Finally, nonchalantly, she lowered the zipper of the corpulent boy's pants, handling the contents for a long time. His attempt to oppose was immediately blocked by the teacher who reminded them that they only had the right to STAY THERE STILL.

The petite girl tied the string to her side, took off the boy's shirt, **** to remain still, and handcuffed his arms behind his back. Only at this point did she completely unbutton his pants, letting them go down to his ankles and leaving him completely naked. She thought for a moment, amused, before turning around, as if nothing had happened, walking away from Jake and dragging the corpulent boy with her.

The teacher recommended that they go along with it because . . .

And only then did the small girl say: "BECAUSE I COULD DO THIS"

And with a swing of her hips she made the corpulent boy jump.

Soon after all the girls found themselves happily walking through the school hallways.

Each of them with a smile plastered on their faces to cheer them up, two fast legs to support them, two jiggling buttocks to accompany their steps, two eyeballs that by rolling made them observe every detail, and two balls on their belts.

EVERY boy dragged by those balls, obviously already naked and handcuffed, could do nothing but follow them, making sure to complain as little as possible since the tugging of his scrotal sack would continue until the girl he was tied to found a suitable place to tie him up and return to torment Jake. That is, until she decided. Just as she could have decided, at any moment, to lengthen her stride or sway her hips more (obviously with the belt and balls of the boy also at such a short distance that, even in the total absence of erection, the penis of each boy could not fail to be in full contact with the skin of the flank of the girl his tormentor).

Only after all the girls had found a good position for their new "human toys" did they return to the classroom to continue Jake's ****.

ORIGINAL IN ITALIAN LANGUAGE

Jake tornò nell'aula dove è iniziato il supplizio, seguito da tutti i suoi compagni.

I ragazzi che volevano proteggerlo e le ragazze che invece erano intenzionate a continuare a colpirlo.

Ad un tratto gli altri ragazzi si frapposero fra Jake e le ragazze, impedendo loro di poterlo colpire, suscitando così parecchie proteste da parte di queste ultime.

A questo punto intervenne la docente, la quale era rimasta alla propria scrivania per tutto il tempo, dando ragione ai ragazzi.

Con tutta calma finì di rispondere ad una mail, per poi dire che se i ragazzi erano intenzionati A RESTARE FERMI a proteggere il loro amico né lei né le ragazze potevano ordinare loro di levarsi.

Queste parole suscitarono stupore a tutti, sia alle ragazze che rimasero a bocca aperta che ai ragazzi che istintivamente reagirono mettendosi nella classica posa da soldato a riposo, a gambe larghe e mani dietro la schiena.

Unica eccezione una ragazza, piuttosto minuta, che per tutto il tempo non si era mossa dalla propria sedia.

Posò il device che stava usando prima di alzarsi, prendere degli oggetti dall'armadio e, facendosi largo tra le atre ragazze andò a scrutare da vicino ognuno dei ragazzi, posizionandosi davanti ad uno dei più corpulenti.

Infine, con nonclalance, abbassò la lampo dei pantaloni al ragazzo corpulento, maneggiandone a lungo il contenuto. Il tentativo di lui a opporsi fu subito bloccato dall'insegnante che ricordò come loro avevano solo il diritto di STARE Lì FERMI.

La ragazza minuta legò lo spago al proprio fianco, tolse la camicia al ragazzo, costretto all'immobilità, e ne ammanettò le braccia dietro la schiena. Solo a questo punto gli sbottonò completamente i pantaloni facendoli scendere alle caviglie e lasciandolo completamente nudo. Stette un momento a pensare, divertita, prima di girarsi, come nulla fosse allontanandosi da Jake e trascinandosi dietro il ragazzo corpulento.

L'insegnante raccomandò di assecondarla perché . . .

E solo allora la ragazza minuta disse:" PERCHE' POTREI FARE COSI'"

E con un colpo di fianchi fece trasalire il ragazzo corpulento.

Di lì a poco tutte le ragazze si ritrovarono a percorrere gioiose i corridoi della scuola.

Ognuna di loro con un sorriso stampato in faccia a rallegrare, due gambe veloci a sostenerle, due glutei sculettanti ad accompagnare i loro passi, due palle degli occhi che roteando facevano loro osservare ogni particolare, e due palle alla cintura.

OGNI ragazzo trascinato per tali palle , ovviamente già nudo ed ammanettato, non poteva far altro che seguirle, facendo in modo di lamentarsi il meno possibile dato che lo strattonamento del proprio sacco scrotale sarebbe continuato fino a che la ragazza alla quale era legato non avesse trovato un luogo idoneo per legarlo e tornare a tormentare Jake. Vale a dire fino a quando lei non avesse deciso. Così come avrebbe potuto decidere, in qualsiasi momento, di allungare il passo oppure ondeggiare maggiormente i fianchi(ovviamente con anche la cintura e le palle del ragazzo d una distanza talmente breve che, pur in totale assenza di erezione il pene di ogni ragazzo non poteva non essere in pieno contatto con la pelle del fianco della ragazza sua aguzzina).

Solo dopo che tutte le ragazze ebbero trovato una buona sistemazione per i loro nuovi "giocattoli umani" tornarono nell'aula a continuare il supplizio di Jake.