Sì, riprendete la strada

Indica un sentiero alzando a stento un braccio e dice "Da quella parte". Ti incammini con lui e ti allontani molto lentamente dal tuo aggressore legato all'albero. Presto non lo puoi già vedere più e poi sono i suoi gemiti, l'ultimo dei quali particolarmente acuto, a non essere più udibili.

Vi fermate ad un ruscello per ripulirvi e ti accorgi che il tuo schiavo non riesce nemmeno a badare a se stesso. Devi aiutarlo, risciacquandolo con delicatezza. Il contatto con le tue mani con il suo corpo martoriato sembra placare per qualche istante la sua espressione sofferente, ma non hai nessuna intenzione di indugiare troppo e forse proprio per questo sembra emette un piccolo gemito di disappunto quando perde il contatto con le tue dita fresche e morbide. Sorridi un poco tra te, soddisfatta dell'effetto che ti accorgi di avere ogni volta su quell'esserino adorante. "Su, andiamo" gli ordini con voce dolce e ferma quando lo aiuti a rialzarsi per riprendere il cammino.

Arrivate senza incidenti al termine del giardino, dove inizia un lungo corridoio buio. Il tuo schiavo sembra stremato e sta andando avanti con sempre più fatica. "Manca ancora tanto" ti dice con un filo di voce "se non mi lasci qui non arriverai mai e potresti trovare nuovi pericoli". Ti sembra che voglia crollare lì e lasciarti proseguire da sola.

Lo guardi preoccupata e sai che devi decidere subito cosa fare, qualcunque sarà la tua scelta.