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Chapter 8
by AreaVegetable
What's next?
L'arrivo della polizia
La polizia, avvertita dalla proprietaria del negozio di giocattoli, giunge sul posto in pochi minuti.
Marco risvegliato dal rumore delle sirene comprende che deve ad ogni costo rientrare in casa. Rialzandosi a fatica capisce che non ha possibilità di rientrare dalla finestra ma deve accedere dall'ingresso principale. Purtroppo i pantaloni sono spariti di nuovo, ma considerata la situazione dei suoi testicoli, che apparivano entrambi gonfi come pomodori e bruciavano come fossero appena usciti dal forno, se voleva evitare l'arresto e conservare qualche chance di procreare doveva farsi visitare subito da Caterina.
In maniera comica, per alleviare il dolore, avanza rapidamente a gambe divaricate, facendo oscillare i virili attributi come fossero sacchette della spesa.
La volante della polizia si ferma però proprio sull'uscio della villa, consapevole della infausta reputazione del luogo. Dalla macchina scendono 2 poliziotte, una bionda e l'altra mora, vestite con divise attillate e iniziano a guardarsi attorno.
Marco, consapevole di non passare inosservato si lancia nel primo negozio che ha davanti, un centro fitness. Fortunatamente la segretaria all'ingresso è troppo impegnata a chattare con il suo smartphone e quando alza lo sguardo Marco è già attaccato al bancone, e sorridendo le dice << ho dimenticato una cosa nello spoiatoio>>. La voce è così acuta che sembra che a parlare sia una giovane ragazza. <<prego, vai pure>> risponde la segretaria, pensando fra sé e sé <<eccone un altro che si è giocato i coglioni con gli steroidi >>.
Marco sentendo la voce di alcune ragazze dirigersi verso di lui entra nello spogliatoio più vicino, che <<non poteva che essere femminile >> dice imprecando. Perfortuna al suo interno non c'è nessuno, e chiude a chiave la porta dietro di sé. Appesi agli attaccapanni indumenti femminili di ogni tipo, troppo piccoli per ospitare le forme virili, in particolare in quello stato osceno di tumefazione. Finalmente vede in un armadietto aperto di fronte a sé una tuta un po' più larga, e si precipita a prenderla. Raggiunta la tuta però si accorge del rumore di acqua corrente proveniente da una doccia di fianco, e di una voce femminile che canticchiava un soave motivetto. Rallentato nei momenti com'era, Marco non fa in tempo ad infilare una gamba della tuta che il rumore dell'acqua si interrompe e dalla doccia esce una bella donna sulla 50ina, con i capelli tinti di biondo, visibilmente obesa con 2 seni giganti che cadevano flosci sui un addome globoso. Il sesso della donna era totalmente coperto dai rotoli di grasso, mentre le natiche rotonde e voluminose ballonzolavano ad ogni suo passo.
Marco non potendo in alcun modo nascondersi, dopo averla guardato estasiato, si risveglia e capisce che in breve la signora inizierà ad urlare spaventata, per cui le corre incontro per zittirla.
La paffuta signora di mezz'età, ancora tutta bagnata, stava per raggiungere l'accappatoio appeso di fronte alla doccia, quando vede correre verso di lei un uomo completamente nudo dalla vita in giù, con 2 testicoli tumefatti e ingrossati che oscillavano comicamente al di sotto di un pisellino delle dimensioni inferiori a quella di una penna USB . La donna non fa in tempo ad emettere un grido che l'uomo le salta addosso e le tappa la bocca con una mano. Tuttavia, ancora bagnata, si divincola continuamente e quindi Marco è costretto a tenerla ferma afferrando con l'altra mano la prima cosa che trova, ovvero una delle voluminose mammelle della donna. Sentendo violata la sua femminilità , la Signora decide di contrattaccare, e guardando l'uomo negli occhi gli mostra le mani libere, muovendo giocosamente le dita cicciotte con alle estremità affilate unghie dipinte di uno smalto blu elettrico. Subito dopo afferra dal basso verso l'alto con una morsa feroce i suoi indifesi gioielli, spremendoli come delle arance.
Le pupille di Marco si dilatano e il dolore proveniente dai testicoli è così forte da non riuscire egli stesso a trattenere le grida. Gli strilli sono così acuti che le altre ragazze fuori pensano che la povera signora sia scivolata e si sia fatta male. <<Anna tutto bene lì dentro?, perché hai chiuso la porta? >>. Chiedono le ragazze da fuori. <<Siiiiiiiiii, non riuscivo ad andare in bagno, scusateeeeeeeee >> risponde Marco, con un tono di voce così acuto da stupire la stessa donna, che però offesa dalla risposta, diviene rossa per la vergogna e gli lancia una occhiata colma di odio. Il ragazzo le sorride come per scusarsi. La corpulenta signora sentendosi umiliata inizia a strizzare ancora più violentemente la tenera carne del ragazzo, affondando con tutta la forza che aveva, le lunghe e affilate unghie all'interno delle fragili sferette maschili,penetrandole e lacerando in più punti i loro involucri esterni . Per la forte trazione alcune unghie si spezzano rimanendo infilzate come spiedini nella carne virile .
<<Aaaaaaahhhhhiiiiiiiiieeeeeeeeee >> grida il ragazzo facendo vibrare le corde vocali come un arpa.
<<Va bene torniamo, dopo >> rispondono imbarazzate le ragazze.
Marco tira un sospiro di sollievo ma sente di stare per perdere i sensi, i suoi organi riproduttivi cercano di attenuare la pressione svuotando il loro contenuto. Così il suo pistolino inizia a sparare getti di sangue peggio di una donna con il ciclo mestruale. Anna disgustata lascia la presa per un istante e le palle di Marco rispondono alla scampata castrazione facendolo eiaculare violentemente un denso materiale bianco perlaceo.
A seguito del coito forzato le gambe dell'uomo cedono completamente, e nel tentativo di rimanere in piedi si aggrappa ad entrambi i seni della donna. La carne femminile, abituata ai traumatismi dell'allattamento, è molto più resistente di quella maschile e sostiene tranquillamente l'uomo. Tuttavia ancora bagnata dalla doccia la donna scivola, battendo la testa contro l'asciugacapelli a parete, rimanendo stordita.
Marco, che nel frattempo aveva mollato la presa cadendo a terra con le gambe aperte, vede la donna oscillare pericolosamente verso di lui, fino a che mettendo un piede su una ciabatta bagnata compie a mezz'aria una spaccata tremenda. Marco rimane a bocca aperta, sia per l'altezza raggiunta dalla mastodontica donna, ma soprattutto perché dal basso poteva ammirare in tutto il suo splendore il sesso della donna, fino ad allora celato dalle maniglie dell'amore. Un abbondante ciuffo di peli bianchi sormontava la grande vagina, il grasso concentrato in quell'area rendeva le grandi e piccole labbra toniche e splendenti come quelle di una fanciulla. Il pene del ragazzo risponde con una istantanea erezione, raggiungendo in due secondi le dimensioni massime di 10cm.
Marco estasiato dallo spettacolo offerto, mantenendo lo sguardo fisso sull'organo femminile, inizia a strisciare sulle natiche, allontanandosi saggiamente dall'area di atterraggio. Improvvisamente un forte dolore proveniente dalle sue parti intime lo risveglia dallo stato di trance. A fatica distoglie lo sguardo dal sesso della donna e lo rivolge al suo, inorridito si rende conto che i suoi testicoli non lo avevano seguito nei movimenti ma erano rimasti incastrati a qualcosa sul pavimento a circa mezzo metro da lui. Con sgomento constata che all'estremità del suo scroto, rilassato e allungato a dismisura per il calore, spuntavano delle unghie dal colore blu elettrico che avevano agganciato la tenera carne virile al filtro di plastica dello scarico a pavimento. In un disperato tentativo di disancorare i preziosi gioielli, Marco afferra la radice del pene in erezione e facendo leva su di essa tira con forza il sacchetto cutaneo riproduttivo, riuscendo a staccare 2 dei 3 artigli cobalto che penetravano brutalmente entrambe le povere palle . Proprio quando stava per venire via anche l'ultima unghia che fissava la gonade sinistra alla grata, un'ombra formosa si proietta sui testicoli indifesi del ragazzo. Marco alzando lo sguardo, vede la corpulenta signora atterrare in spaccata proprio sul punto più vulnerabile ed esposto del suo corpo. La farfalla della donna vola a gran velocità sui testicoli del ragazzo, spalancandosi prima dell'impatto ed inghiottendoli entrambi , emettendo un sonoro "CLOMP". L' unghia femminile quasi staccata dal testicolo di sinistra, durante l'impatto rientra interamente nella gonade, scomparendo al suo interno. Il peso della donna se fosse stato scaricato sui fragili organi maschili ne avrebbe provocato l'immediata obliterazione, spiaccicandoli al suolo , fortunatamente dopo un iniziale riarrangiamento strutturale entrambe le palline avevano trovato rifugio nello stretto canale vaginale della donna in menopausa, che gli aveva offerto protezione a condizione di perdere metà del proprio volume e di assumere una forma allungata-tubulare. Il contenuto testicolare in eccesso risale rapidamente lungo i dotti scrotali allungati. Dal pene di Marco inizia a zampillare, come se fosse una fontana, materiale rosato che finisce tutto sui glutei e sui voluminosi seni della donna.
Entrambi emettono un grido acutissimo, di identica tonalità ed altezza. Il rumore viene avvertito anche dalle ragazze, fuori che erano tornate per sincerarsi delle condizioni della donna. Il rimbombo del rumore sordo emesso dall'impatto genitale, e le successive urla di dolore, mimano esattamente ciò che avviene durante un forte stitichezza, per cui le ragazze si allontanano urlando divertite << questo è quello che succede quando non si mastica bene, oppure usa dei lassativi la prossima volta >>.
Trascorre almeno un'ora prima che Anna riprenda coscienza, risvegliandosi a gambe aperte nella stessa posizione di Marco. Mettendosi seduta vede davanti a sé vede il ragazzo ancora svenuto, disteso con le gambe divaricate che esponevano senza vergogna la sua virilità. Il pene afflosciato era poco più grande del suo clitoride e dalla sua punta usciva pietosamente una goccia di sperma. Trattenendo a stento le risate abbassa ulteriormente lo sguardo e con stupore si rende conto che alla radice del pisellino mancavano i testicoli, invece iniziava un sottile lembo di cute che arrivava fin sotto la sua pancia dove i rotolini di grasso si adagiavano sul pavimento. <<Non può essere>> pensa fra sé e sé, portando una mano al suo sesso. <<Aaaaaaaah>> grida, risvegliando Marco che si siede di soprassalto. <<Porco, mi hai violentata>> e gridando inizia tirare ceffoni a Marco. Il ragazzo blocca le braccia della donna e dice <<Signora non è come crede, mi lasci spiegare>>. Tuttavia il ragazzo non riesce a distogliere lo sguardo dai soffici meloni che le penzolavano magnificamente tra le braccia. La signora accortasi dello sguardo pervertito, diviene rossa dalla vergogna, non riuscendo a liberare le braccia esclama <porco! ora ti sistemo io>>, e con tutta la forza dei suoi muscoli pelvici inizia a stringere quanto contenuto nella sua vagina. Le pareti dell'organo sessuale si stringono sempre di più, spremendo gli indifesi chicchi maschili. Ancora una volta, per evitare di scoppiare, le palline dell'uomo sono costrette a liberarsi di gran parte del loro contenuto che viene emesso sottoforma di eiaculazione. Ecco che il pistolino flaccido di Marco inizia a sparare densi getti di materiale rosato, misto a sangue rosso vivo. La donna stringendo sempre più forte e piantando la figa al pavimento per evitare qualsiasi via di uscita, avrebbe senz'altro annientato ogni residuo di carne maschile presente in lei, se non fosse stato per l'improvviso rilascio dell'unghia piantata fino ad allora nella palla sinistra del ragazzo, che per la forte pressione era stata sparata contro la cervice della donna. <<Ahiiiiiiiiiiiiiiii>> grida Anna e immediatamente rilascia i muscoli contratti portando le mani al sesso ferito. Le palle del ragazzo, ormai di dimensioni minuscole, vengono sputate fuori dalla vagina con un forte <<THUMP>>.
Marco nonostante sia nauseato dal dolore comprende che quella è la sua unica chance per fuggire. Afferra i capezzoli della donna e li ruota di 360°, provocando la fuoriuscita di liquido lattiginoso. La donna porta istintivamente le mani al petto e grida ancora dal dolore. A quel punto il ragazzo si rimette in piedi e tenta la fuga,ma i suoi movimenti sono lenti e le gambe deboli cedono sotto il peso del corpo. Per non ricadere a terra Marco é costretto ad appoggiarsi alla donna, avvicinando pericolosamente i suoi genitali al viso candido della stessa. Anna con le mani ancora impegnate a dare sollievo ai suoi bottoncini mammari, alza lo sguardo e vede le ammaccate sferette del ragazzo penzolare ad un palmo dal suo naso. Guarda poi il ragazzo dritto negli occhi per apprezzare pienamente la sua reazione . Marco, che si era appoggiato momentaneamente alle sue spalle, resosi conto delle intenzioni della donna la guarda come un bambino impaurito dicendo << La prego signora non le pa.... >>. Non fa in tempo a finire la frase che la donna, come una leonessa, azzanna i malconci frutti del ragazzo, e scuotendo vigorosamente la testa cerca di staccarli dal resto del corpo . Marco con la schiuma alla bocca e gli occhi già deviati all'indietro per il dolore, stringe con forza le spalle della donna in un punto tra la clavicola e il collo. Quello stesso punto, in cui passano vasi e nervi vitali, viene utilizzato in alcune arti marziali per provocare lo svenimento immediato dell'avversario. Infatti proprio quando si era rassegnato a perdere per sempre gli attributi virili, la donna apre la bocca rilasciando il prezioso contenuto che rotola fuori dalla sua lingua e sviene all'indietro.
Stupito e incredulo, non comprendendo quanto accaduto , Marco cerca di allontanarsi il più rapidamente possibile e nonostante il dolore lancinante infila la larga tuta della donna e lascia l'edificio dirigendosi verso la villa.
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Updated on Dec 18, 2021
by AreaVegetable
Created on Dec 2, 2021
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