Piacere e dolore

"Ma no dai.. basta dispetti.. forse.. sei un tipo simpatico che sta allo scherzo"

"Vabbè.. certo.. non ci penso neanche a metterti le mani addosso per sculacciarti se no mi tocca incassare un altro colpo ai coglioni"

"Eh si, di sicuro.. ma magari potresti mettermele addosso in un altro modo"

"Mhmmm... ehm.. cosa vorresti dire ?"

"Voglio dire che potremmo allentare la tensione di questa situazione facendo qualche cosa di più piacevole di un calcio nelle palle"

Mi appoggiò il piedino killer sul pacco.

"Mhmmm... che monella.. allora avevo capito bene che sei birichina"

"Sono gioie e dolori.. dipende da te.."

Le accarezzai il piedino massaggiangole caviglia e polpaccio. Lei intanto si portò la mano tra le cosce e se la accarezzò da sopra le mutandine.

"Ha ha, che bravo, avevo capito bene che sei un po' feticista"

"Quanto basta, solo con le ragazze così belle da essere adorate in questo modo."

"Mhmm grazie per il complimento, che ricambio così". Mi appoggiò anche l'altro piede tra le gambe massaggiandomi il pacco e sentendo che si induriva.

"Eh si, sento che è un complimento proprio sincero"

"Mhmmm.. oaahh.. sei proprio una diavoletta... mhmmm..."

"Abbastanza, ma mi sto bagnando un po' per cui"

Si alzò, mi spinse con il piede a sdraiarmi a terra e va a sedersi sulla mia faccia dopo essersi rapidamente sfilata le mutandine.

"Lecca questa adesso, porco che non sei altro"

"Mhmmm" lecco, sbaciucchio e limono la patatina di Andrea con perizia e partecipazione, assaporandone il sapore delizioso.Lei gode ad occhi chiusi ansimando, gemendo e massaggiandosi le tette, mentre la tengo con le mani dietro il culo come farei per roversciarmi in faccia il contenuto della scodella da cui mi sto dissetando.A un certo punto lei si gira in mettendosi a 69, in modo da potersi occupare di me dopo una breve palpata mi apre i pantaloni e melo tira fuori già duro, iniziando a masturbarlo e leccarlo e succhiarlo.

"Oaaahhh.. mhmmm.. oaaahhh". Apprezzai rumorosamente, allora lei mi

diede una sberla sulle palle invitandomi a non fare rumore che ci possono sentire.

"Ouch.. ancora.. oofff" Ma il colpo basso non mi fece perdere l'erezione. E' di nuovo lei che prende l'iniziativa di passare alla fase finale andando a cavalcarmi come una amazzone. Si infilò la mia dura verga nella sua vagina fradicia e iniziò a muoversi piano, mordendosi le labbra per il piacere di sentirlo tutto dentro. Le tenevo le mani sui fianchi e sulle tette, palpando decisamente. Lei si muoveva come in una danza del ventre assaporando con un gemito ogni attimo in cui quel cazzo duro le scopava ogni angolo della vagina. Quando sentì che stavo per perdere il controllo porta la mano dietro e mi strinse le palle con una forza inaudita.

"Aaarrgghh.. ooaahhhh.."

Stavo godendo e soffrendo insieme, muovendomi sotto di lei come un toro da rodeo. Dopo dieci minuti di piacere esplodemmo in orgasmi ravvicinati senza poter trattenere gemiti e grugniti di goduria. Lei si tolse appena in tempo, subito dopo essere venuta e scattò in piedi. Vide che stavo per venire e iniziò a calciarmi ripetutamente le palle più forte che poteva.

"Vieni mentre ti spappolo i coglioni dai. Cazzo, sei un cazzo di porco maiale"

Sborrai come non mi era mai successo prima. Un getto le arrivò addirittura in faccia a causa degli scossoni che provocavano i suoi calci sui miei testicoli ormai svuotati e mal ridotti.

"Ehi, c'è qualcuno bloccato dentro ?"