Lo ascolti

Sei una studiosa e sai che devi usare il cervello. Lasci andare il collo del ragazzo e ti metti in piedi insieme a lui, stando attenta di rimanere nascosta. Le due cacciatrici sono distratte e gemono di piacere, mentre gli ululati dei due maschi coprono ogni rumore. La tua guida ti fa cenno di seguirlo e ti porta in mezzo agli alberi, facendovi sparire in breve dalla vista delle vostre inseguitrici e pian piano portandovi abbastanza lontano da sentire i rumori che fanno molto distanti e ovattati. Alla fine a circondarvi è solo quel giardino senza fine, pieno di alberi da frutto, ruscelli e fontanelle: è un vero paradiso.

Chiedi curiosa al ragazzo "Siete voi schiavi a curarlo?". Lui ti risponde "Sì, quando non c'è nessuno noi ci occupiamo degli alberi e dell'acqua. Ma dobbiamo fare attenzione, perché qui all'aperto non ci sono porte nascoste e quindi se arriva qualcuno a sorpresa dobbiamo scappare in tempo".

Camminate per un bel po' ed il giardino non sembra finire mai, anche se cambiano gli alberi da frutto che incontrate. Per fortuna c'è molta acqua e puoi dissetarti quando vuoi, perché sei sempre più esausta e dalla luce che diminuisce ti accorgi che il tempo passa.

"Sono stanca" dici allo schiavo ma non gli ordini di fermarsi. "Manca poco e poi ci fermiamo per la notte. C'è un posto del giardino che è lontano dai sentieri frequentati e lì saremo al sicuro per la notte. E poi lì ho seppellito delle cose che ci serviranno".

Sei curiosa e gli chiedi cosa e lui risponde "Sono degli oggetti da portare al villaggio dove andiamo. Tu sei una ragazza, ma io non posso presentarmi senza portare nulla: loro vivono senza nessun aiuto, ma ci aiutano sempre, quindi è giusto che noi schiavi facciamo qualcosa per loro. Per esempio a loro manca sempre il metallo, perché qui nel labirinto solo i Custodi ce l'hanno, quindi ogni volta che possiamo gli portiamo del ferro o del rame".

Sei curiosa e stai per fargli un'altra domanda, ma lui ti anticipa e ti dice che siete arrivati. Si ferma su uno spiazzo erboso circondato da meli e con una sorgente al centro da cui sgorga un ruscello. Sei sfinita e sei contenta di essere finalmente arrivata alla fine della camminata.