Il passato ritorna

"Non è finita qua..."Dice Lena con un filo di voce.

Mi volto a guardarla, cerco i suoi occhi, ma lei si fissa i piedi come una bambina.
Non dico niente, arrivati a questo punto provo un vago senso di nausea all'idea di farle una domanda.

"Ricordi la festa di tre settimane fa? Il galà..."

"... dell'ambasciatore turco?" Finisco la frase per lei, incredulo.

Annuisce.

"A quanto pare Vanja era lì, mi ha visto."

"Dove? Io non.."

"Non l'ho visto nemmeno io..."

"Non capisco. Che significa?"Chiedo mentre cerco di arrivare alla risposta da solo.

"Mi ha mandato una lettera... Vanja, intendo. Una vera lettera, scritta a mano... Mi ha scritto che non mi ha mai dimenticato, che è stato molto dispiaciuto quando non l'ho richiamato. Mi ha scritto che alla festa non è venuto a parlarmi perchè ha visto che ero in compagnia e voleva essere discreto, ma rivendendomi ha sentito il desiderio fortissimo della mia compagnia. Mi ha chiesto se potevamo incontrarci, lasciandomi un contatto telefonico dove raggiungerlo."

"Assurdo... E tu?"Domando scutotendo la testa.

"Io ho buttato via tutto, cosa credi? Di quella storia vorrei solo dimenticarmene..."Risponde Lena in un accesso isterico"M-Ma poi tre giorni dopo il mio cellulare ha squillato... Era lui, Vanja. Gli ho detto chiaro che non facevo più l'accompagnatrice, di non chiamarmi mai più e di lasciarmi in pace."

"E lui?"Chiedo sedendo vicino a Lena sul letto.

"Lui ha detto solo 'è un peccato', poi ha buttato giù."

Le prendo la mano, è fredda, nonostante in casa ci siano più di trenta gradi, la stringo tra le mie.
Lena solleva gli occhi, mi guarda, con quell'aria seria è un po' imbronciata che mi ha fatto inamorare di lei, poi li riabbassa, si divincola, poi si raggomitola contro la testiera del letto stringendosi le gambe nude al petto.

"Il giorno dopo mi è arrivata un'e-mail da un mittente anonimo."Riprende con tono mortifero. "C'era scritto che il signor Vanja non accetta mai un no come risposta, che il suo desiderio di vedermi non era negoziabile, a differenza del mio compenso, e che se non avessi acconsentito a vederlo quanto prima, una copia del video sarebbe stata inviata a tutte le persone che mi conoscono. Alla mia famiglia, ai miei amici e al mio fidanzato..."

"Il video? Che video?" Chiedo allarmato e confuso.

"Il video... Il video che quel porco ha girato quella notte..."Sbuffa Lena mordendosi le labbra e tamponado un principio di lacrima sotto l'occhio destro.

Io la fisso senza capire.

"Ma che vorrebbe dire? Che c'è nel video? Mi hai detto che ti ha fatto solo delle foto?"La incalzo."Erano solo foto, giusto? O no?"Grido.

"Io..." Comincia Lena, la voce le cede. Si ferma, si schiarisce la voce."Nel video c-ci sono io... e lui."Balbetta, mi fissa per un'attimo, poi il suo sguardo fugge via di nuovo."Te l'ho detto... che da un certo punto in poi non ricordo più niente, no?"Grida, le lacrime le rigano di nuovo il viso.

"Avete scopato?"

"No..."

"Di la verità, ti ha scopato?"Insisto.

"Non lo so..."Singhiozza.

"Come non lo sai?"Grido.

"Non-lo-so non-lo-so non-lo-so!"Esplode."Te l'ho detto!"Scatta, si alza dal letto, va nell'armadio.

"E allora nel video che c'è?"

"Io... non lo so... non ho avuto il coraggio di vederlo tutto, solo i primi minuti..."La sento dire da dentro l'armadio, la voce spezzata. Sta ancora piangendo.

"Cosa gli hai risposto?"Chiedo sconsolato, improvvisamente come gravato dal peso diversi giorni senza sonno.

Passa qualche istante, poi Lena esce dalla cabina armadio. Indossa una canotta bianca, così sottile da lasciar intravedere l'ombra più scura dei capezzoli, un paio di slip grigi, di quelli che usa per fare sport. I capelli umidi le scendono da un lato della testa, li friziona con l'asciugamano con fare assente. Ha gli occhi arrossati, gli utimi residui di mascara sulle guance, ma non piange più.

"Ho preso tempo, gli ho detto che ci dovevo pensare. Mi ha dato una settimana... scade dopodomani."Dice senza scomporsi mentre fruga nel comò.

Io sono sconcertato. Scuoto la testa, cercando invano di raccapezzarmi in questa assurda situazione.
Osservo Lena sedere sulla sedia dello scrittoio, affondare due dita nel brattolo di crema per il corpo, poi cominciare a massaggiare le sue lunghe gambe, applicando con minuzia quasi voluttuosa l'unguento fin sui piedi affusolati.
Ventiquattro ore fa, chiedevo a questa donna bellissima di diventare mia moglie, questa stessa donna che ho di fronte e ora mi sembra quasi un'estranea...

"Fammi vedere quest'email."Dico secco.

Lena solleva lo sguardo, mi fissa preoccupata ma senza muoversi.
Vedendo che non si decide, mi alzo io stesso e prendo il suo laptop dalla scrittoio dove è poggiato.

"Sbloccalo, fammi vedere."Le dico porgendole il computer.

"Questo ti ricatta e tu non sai nemmeno esattamente con cosa ti sta ricattando, Lena? Ma sei scema?"Sibilo.

Lei mi fissa, ostile, si pulisce le mani con l'asciugamano umido, poi prende il portatile, lo apre, e digita la password. Dopo aver digitato qualcos'altro e cliccato varie volte, gira lo schermo e me lo porge.
L'email è lì, nero su biano.

"...il signor Vanja ci tiene a farle sapere che è rimasto molto deluso dal suo comportamento al telefono.
Egli desidera ancora fortemente avere il piacere della sua compagnia, preferirebbe non doversi veder costretto a formulare la richiesta una terza volta.
Come avrà intuito, il signor Vanja e non è solito accettare un no come risposta.
Sappia fin da ora che il compenso sarà il doppio della volta precedente. Se lei ritenesse la cifra incongrua, sono certo che potremmo trovare un'accomodamento che la soddisfi.
Nel caso in cui il signor Vanja fosse costretto da un suo rifiuto a formulare una terza richiesta, sappia altresi che nulla impedirà che la sua famiglia, i suoi amici e conoscenti, il suo fidanzato, tutti coloro che la conoscono è la amano, ricevano un'email con questo stesso link allegato.
Ha ventiquattro ore per rispondere."

Sotto noto il link al video famigerato.
Guardo Lena, lei non mi guarda, fissa lo schermo.
E' così bella anche dopo tutte quelle lacrime...
Ancora non posso credere a tutta questa storia.