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Chapter 11
by SeriousBrainDamage
e poi?
Guardate il video insieme
Clicco sul link, lo faccio d'impulso, senza completamente rendermi conto delle possibili ripercussioni sul mio rapporto con Lena.
Lei mi vede farlo, allunga un braccio per fermarmi, mi tira via la mano dal laptop.
"Amore, dobbiamo sapere con che cosa abbiamo a che fare."Le dico col tono più calmo che riesco.
Lei cerca ancora di dissuadermi, dice che se l'hanno mandato è qualcosa di schifoso di sicuro. Dice che non vuole vederlo. Poi dice che non vuole che io lo veda, più di ogni altra cosa. Ricomincia a piangere.
La tranquillizzo, le dico che anche se mi farà male so che è il passato, che la amo, che non cambierà le cose tra noi.
Glielo dico mentre la abbraccio e già mi rendo conto che è una mezza verità, mi terrorizza cosa possa esserci in quel video, che effetto possa farmi.
Ma ora che so, sento di non poter fare a meno di andare fino in fondo alla questione.
Clicco. Lena è accanto me, sento la forma dei suoi seni contro il mio braccio attraverso la maglietta, il mento sopra la mia spalla.
Il video comincia con l'inquadratura di una donna vestita di rosso in piedi vicino ad una grande finestra, fuori è buio. Ha i capelli più chiari ed un viso leggermente più paffuto, ma è Lena, non ho dubbi. La camera la inquadra di tre quarti, alle spalle. Indossa un vestito rosso che la fascia strettamente, le lascia le spalle e la schiena scoperte, molto sensuale ed elegante.
Porta i capelli raccolti, come la prima volta che l'ho incontrata.
Sorseggia da un calice quello che so essere champagne, lo fa con misura, bagnadosi appena le labbra.
Chi manovra la camera, si avvicina, le dice qualcosa in russo, ha una voce profonda, leggermente gorgogliante.
Lena posa lo champagne sul davanzale della finestra, comincia a slacciare il collo dell'abito senza girarsi, anche lei parla in russo, non capisco cosa dice, ma il suo tono è titubante, interrogativo.
Non l'ho mai sentita parlare russo, penso.
Le mani dell'uomo entrano nell'inquadratura, abbassano la cerniera sul sedere, poi l'immagine si allarga, lui indietreggia.
Sento i click, il tipo ha cominciato a scattare foto come raccontato da Lena.
Quello che però il bastardo ha omesso è che nel frattempo avrebbe anche registrato tutto con la sua digitale.
Lena slaccia l'abito dal collo, ne abbassa il davanti, scoprendo il seno, i suoi fianchi cominciano a sgusciare fuori dal vestito lentamente, sinuosa si gira, cambia posa. Lo spettacolo è molto sensuale.
Le immagini somiglierebbero a quelle di molti altri lavori che ha fatto, ma avverto un'intimità squallida, che sa di filmino amatoriale, che mi disturba in come la camera segue lo spogliarello.
Il vestito è a terra adesso, Lena ha solo un paio di mutandine nere indosso.
Una semplice brasiliana senza cuciture, di quelle che si mettono per non far vedere segni sotto i vestiti.
Una prova, se ce ne fosse bisogno, che i suoi piani per la serata non prevedevano il mostrare la biacheria...
Segue le istruzioni che le da la voce, mette le mani su un tavolo di mogano che è li a pochi passi, si piega in avanti.
La camera la tallona, indugia sul suo sedere mentre lei si piega ancora, divaricando le gambe.
La voce parla ancora in russo, io ne conosco solo qualche parola, faccio molta fatica a compredere cosa dice, ma immagino siano istruzioni su come muoversi.
Lena si stende a terra, su ampio tappeto persiano, si carezza, sinuosa, il seno nudo, l'addome, le cosce, flirta con la camera.
C'è uno stacco.
Qui il video o è stato tagliato, oppure il tipo a fermato la registrazione per qualche motivo.
Mi sento di propendere per la prima ipotesi ma non posso escludere l'altra.
Intanto si vede una piscina, tipo Jacuzzi, l'acqua ribolle, Lena entra nell'inquadratura da un lato.
E' completamente nuda adesso, e la cosa mi fa stringere la bocca dello stomaco.
Dopo un istante di esitatazione poggia un calice vuoto sul bordo della vasca ed entra.
Le sfugge uno gridolino a contatto con l'acqua.
Si immerge fino al collo, poi riemerge, gocciolante e sorridente. Ha la pelle d'oca e i capezzoli turgidi.
Sembra così giovane, quasi infantile.
Chiede qualcosa, si indica i capelli.
Relax, relax, ripete voce dietro la camera.
Lena, si immerge di nuovo, appoggia il collo sul bordo e chiude gli occhi.
La voce dice qualcosa, si avvicina e scatta qualche foto dall'alto.
Lena giace diligentemente nella vasca, come morta: gambe distese, braccia aperte, occhi chiusi.
Attraverso le increspature dell'acqua si distinguono le sue forme, i piccoli cerchi dei capezzoli, lo scuro del pube.
Si sentono diversi scatti, poi la camera si allontata e viene appoggiata da qualche parte, una superfice rigida.
Inquadra ancora Lena per qualche secondo che nel frattempo si rianima, tira su la testa. Con le mani si muove l'acqua, se ne butta un po' sul seno che affiora, si guarda intorno.
Stacco.
La camera segue Lena in un corridoio buio, la riconosco anche se ha uno spesso accapatoio bianco addosso.
Lei e "Vanja" parlano per un po', la camera punta i piedi nudi di lei di fronte ad un paio di scarpe di vernice nera. Quando viene inquadrata di nuovo,Lena sta vuotando un calice di champagne, lo appoggia su una credenza poi si avvicina ad un imponente letto a baldacchino.
Ride, si rivolge all'uomo che la rimprende, ha gli occhi lucidi e la punta del naso arrossata. Le succede sempre quando beve, si arrabbia se la chiamo Rudolf.
Decisamente sembra un po' ubriaca, ma non tanto da svenire.
Scioglie il nodo dell'accappatoio che apre e richiude un paio di volte giocosamente.
La voce le replica qualcosa, allora lei cambia espressione e richiude l'accappatoio, poi scopre la spalla.
Siede sul letto. La camera si avvicina, lei scivola all'indietro, lascia che l'accappatoio si apra da solo mostrando lampi del suo corpo nudo.
L'uomo continua a parlare, è serio, Lena invece sembra non poter fare a meno di ridere. Lui tende la sinistra e la fa alzare, è la seconda volta che si vedono le sue mani, sono grandi e tozze. La gira e le toglie l'accappatoio dalle spalle, poi dice qualcosa che riconsco come 'avanti' dal mio modestissmo vocabolario di russo.
Lena allora sale sul letto, a quattro zampe, comincia lentamente a gattonare verso l'altra sponda.
La camera la segue i glutei sodi cambiare forma, lo zoom insiste sul piccolo ciuffo di peli scuri tra le sue gambe.
Sbuffo stizzito, Lena se ne accorge e mi stringe la mano.
Intanto sullo schermo arriva in fondo al letto, si rotola a pancia sotto. Pedala con le sue gambe chilomentriche in aria, come una farebbe una bambina.
Il russo dice vieni, lei allora si alza in ginocchio, si strizza il seno con fare sensuale, poi si rimette a gattonare verso la camera.
L'uomo ride, fa una battuta credo, lei pure ride, allunga una mano graffiando l'aria, soffia come farebbe un gatto.
Si alza sulle ginocchia, chiede qualcosa.
Stacco, io riprendo fiato.
La camera sembra poggiata da qualche parte stavolta, ma riconosco che la stanza è la stessa. Inquadra Lena che parla con un uomo. Sono di fianco a letto, troppo distanti per capire cosa dicono, anche perchè sussurrano. Lei è seduta sul bordo, nuda, lui le è di fronte, è vestito.
Ha una camicia bianca e dei pantaloni scuri, è corpulento e abbastanza alto da non sfigurare a fianco di Lena.
Pixel sfocati nascondono il suo volto.
Fermo il video.
"E' lui?"Chiedo a Lena che continua a stringermi il braccio.
Lei annuisce.
"Ma si puo sapere chi è questo... Un nome, qualcosa..."La incalzo.
"Tutto quello che so di lui te l'ho detto..."
"Allora... E' ricco, è russo, si fa chiamare Vanja... Quanti anni ha?"
Lena si stringe nelle spalle.
"Cinquanta?Facciamo circa cinquanta. Poi che altro?"Dico cercando di farmi una lista mentale.
"Come porta i capelli? Barba? Baffi?"
"E' calvo... Era calvo. Ne barba ne baffi."Mi risponde Lena senza grande entusiasmo."Ma perchè?"
"Voglio sapere chi cazzo è, se permetti... Hai detto che era alla festa dell'ambasciata di tre settiman fa, no?" Mi alzo, prendo il mio telefono, cerco tra le e-mail quella con la lista degli invitati della festa.
"Si ma te l'ho detto, io non l'ho visto."
La ignoro.
"Allora...Vanja...Vanja...Vanja...Nessun Vanja," le dico. "Abbiamo un Dimitri, un Sasha, un Vassily, Andrei, un'altro Sasha...questo lo conosco, questo pure... Cazzo, c'erano più di trecento invitati alla festa."
Un quarto d'ora dopo, dopo aver incrociato nomi con le mie conoscenze e aver cercato le foto su internet dei papabili, risaliamo finalmente all'identità del fottutissimo Vanja.
"Sasha Berenenko."Annuncio trionfante."Che faccia di merda."Aggiungo fissando la foto di repertorio su internet.
"Una delle eminenze grige della Russia di Putin, Berenenko è a capo di un vasto conglomerato ecomomico. Il suo patrimonio stimato ammonta a trentacinque miliardi di dollari, principalment accumulati grazie all'estrazione di petrolio. Negli ultimi anni, grossi ricavi hanno avuto anche le sue aziende del settore dei media ed internet. Cinquantaquattro anni a marzo," leggo.
"Beh?" Mi fa Lena vedendo che la fisso.
"Beh almeno adesso sappiamo con chi abbiamo a che fare, no?"
"Non credo faccia molta differenza..." risponde lei accoccolandosi contro di me.
e poi?
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Una moglie bellissima
"Sono solo foto, che c'è di male?"
Ho incontrato una ragazza bellissima, fuori dalla mia portata. E spiritosa, dolce e intelligente. Me ne sono innamorato dopo mezz'ora, qualche mese dopo l'ho invitata a trasferirisi da me. Mi ha detto quello che fa per vivere, foto di nudo, ma io le chiesto comunque di sposarmi.
Updated on Jul 29, 2020
by SeriousBrainDamage
Created on May 24, 2020
by SeriousBrainDamage
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