Giusto in tempo!

Lo colpisci con forza in testa con il tubo di ferro una volta e poi un'altra visto che la prima non è servita. Il maschio avverte i colpi e allenta la presa e tu puoi rialzarti in piedi, ma ti accorgi che si sta velocemente riprendendo dal colpo e che si sta mettendo in piedi anche lui. Reagisci d'istinto e usi la corda come una frusta per tenerlo a bada a terra.

Forse perché abituato ad ubbidire alle frustate, ma qualche colpo con la corda basta per farlo rimanere disteso e a darti il tempo di riprendere l'equilibrio e pensare un modo per guadagnarti il tempo per la fuga. I suoi superbi genitali in mostra ti ispirano: sollevi un piede e poi scarichi tutto il tuo peso sui fragili testicoli esposti dell'uomo che riprende immediatamente ad ululare, ma questa volta di dolore!

Cogli l'attimo e mentre lui ulula e si contorce a terra reggendosi le palle tu corri indietro dalla tua guida e gli sussurri "Svelto! Corriamo, sbrigati!". Quando giri l'angolo il tuo schiavo è già pronto e ti fa cenno di seguirlo: sa già dove andare.

E fai giusto in tempo, perché senti alle tue spalle i passi pesanti delle cavalcature delle due cacciatrici. "Ma questa bestia non sa nemmeno morire quando glielo ordino?" esclama la padrona del cane quando lo vede vivo, vegeto e dolorante dove lo aveva lasciato credendolo morto. "In piedi, cucciolo! Portaci da chi ti ha massacrato le tue povere palline e dopo te le coccoleremo un po' come solo noi sappiamo fare" gli ordina subito dopo con il tono di chi promette qualcosa di allettante, anche se sai benissimo che destino lo attende.

Sai che la bestia ignorerà il dolore per compiacere la padrona, quindi tu e la tua guida dovrete sbrigarvi a sparire da lì!