Forse potrebbe liberarsi...

"Mi tenti" le dissi, "ma come te nemmeno io voglio perdere, anche se l'idea di avere le tue mani che mi spremono le palle, o il tuo piede che le schiaccia è eccitante" conclusi muovendo il bacino sul suo sedere.
"Cosa proponi?" fece lei allora, continuando in quella sorta di farsa per il pubblico che ancora non capiva che in realtà i due stavano fingendo.
"Beh potremmo trovare il modo di liberarti" feci, "e fare in modo che i tuoi colpi vadano a segno proprio lì, ma fermandoti prima di ottenere una vittoria"
"Ti fideresti di me?" fece lei un pò sorpresa, "lo sai che non puoi fidarti!" disse decisa
"Tutto è fatto di fiducia, alla fine poi" le risposi, "se vinci tu mi continuerai a massacrare le palle, se vinco io.." e dopo qualche secondo, "beh avresti comunque le tue occasioni di giocare a calcio".
"E se mi arrendessi ora" fece lei
"Finirebbe il nostro divertimento, e nonostante abbia voglia di darti le mie gioie, mi diverto anche a dominarti un pò!" ribattei
"Possiamo fare così allora", fece lei dopo un'altro pò di scena pro-pubblico, ormai cominciavano a spazientirsi, chi urlava "arrenditi", chi "reagisci". Sia i ragazzi che le ragazze erano divisi tra i due contendenti, alcune ragazze apprevvano anche un pò lo sfidante, che non si era tirato indietro ed aveva lasciato giocare la donna con quelle palle così "amate" da tutte.
"continuiamo a giocare" continuò la donna, "non posso prometterti di perdere, ma posso prometterti di ricambiare il bersaglio, ho dei bei meloni da strizzare, ed una bella figa da strapazzare, non sarà difficile restare nudi, che ne pensi?"
La proposta mi attizza, combattere nudi, tanto ormai tutto hanno intravisto spesso le nostre nudità.
"Ma non avevi detto che mi avresti castrato se ti avessi torturato i capezzoli?" le dissi sornione
"Beh" fece lei, "si deve pur salvare l'apparenza, tu non hai detto ad alta voce che vuoi farti torturar le palle"
Ridacchiammo entrambi a quell'affermazione "hai ragione" le dissi, "bella idea, ho voglia di farti due bocce così!" le dissi.
A quel punto c'era una base di accordo, ero sicuro che non mi avrebbe lasciato vincere, ma alla fin fine non mi importava più di tanto, fingendo di cercare di liberare un braccio allentai la pressione sul suo corpo, con il risultato che entrambi riuscimmo a liberarlo. Con un grido di gioia lei si mise a ridere
"Sei fatto ragazzo mio, adesso ti concio per le feste" e facendo forza per terra, riuscì a farmi rotolorare di lato, finendomi sopra, aiutata anche dalla mia scarsa resistenza.
Pensai che ne avrebbe approfittato immediatamente, invece si rialzò, non senza lasciare che il suo piede schiacciasse le mie palle. Sentii il tallone schiacciarle abbastanza forte, accompagnato un gridolino di gioia della folla.
La donna si piazzò in piedi ad una certa distanza da me, fingendo di riprendere fiato. Anch'io mi rialzai a debita distanza.
"E' ora di fare un passo in più" disse lei aggressiva, "avanti cavati via quel che resta del tuo vestiario" fece iniziando a togliersi l'intimo rosso.
"Credi di distrarmi con il tuo sesso" le risposi con la stessa indole, "o di imbarazzarmi? Nessun problema!" conclusi togliendomi i boxer e lasciando svettare il mio uccello duro.