Want to support CHYOA?
Disable your Ad Blocker! Thanks :)

Chapter 11 by hal19696 hal19696

Cosa trovano?

E' troppo tardi: sono già lì

La porta del magazzino era sbarrata dall'esterno e davanti c'erano una ragazza e un ragazzo, due dei figli della custode, che la guardavano terrorizzati abbracciati tra loro. Quando le donne furono abbastanza vicine, sentirono gridare da dentro una volgare voce maschile "Aprite la porta o uccidiamo vostra madre e vostra sorella. Le stupriamo a morte queste due troie!" e numerose risate fecero eco alla minaccia.

Lalla chiese "Che cosa succede?" e la ragazzina rispose "Ieri sera hanno portato cinquanta giare dalla nave e noi le abbiamo messe nel magazzino. Io e mia sorella ci eravamo accorte che il tappo non era sigillato bene e quindi lo abbiamo sistemato con la cera, ma visto che erano troppe, non lo abbiamo fatte in tutte. E questa mattina da tutte quelle che non avevamo sigillato sono usciti dei maschi armati: hanno rotto i contenitori con dei martelli e hanno attaccato. Nostra madre e la nostra sorella maggiore ci hanno dato il tempo di chiuderli dentro".

Sophia si fece avanti e chiese "Avete detto che sono usciti dalle giare che non avete sigillato. Ti ricordi quante sono? E quanti maschi ci sono dentro?". La ragazza rispose "Ne avevamo sistemate quaranta. E prima c'erano dieci uomini là dentro: erano grossi e senza vestiti e avevano tutti in mano dei martelli" e si strinse di più contro il fratello.

Le donne confabularono tra loro e concordarono un piano: le due sorelle sapevano come sistemare dei maschi fuori controllo, ma dovevano essere veloci. Quindi si avvicinarono all'ingresso del magazzino e Sophia si rivolse ai rapitori. "Va bene, ragazzi, non serve fare loro del male: ora vi apriamo. Così magari ci possiamo anche divertire" disse ammiccante "Siete dei bei maschioni forti e possenti, non come quei cosini a cui siamo abituate. Non vedo l'ora di sentire i vostri corpi vigorosi ed avere dentro i vostri bei cazzoni prepotenti. Anche se non sono serviti a molto ai vostri compagni che ieri sera una piccola fanciulla ha sterminato senza nemmeno rendersene conto!" li provocò e fece seguire una risatina. Da dentro si sentiva urlare e ruggire in risposta: le bestie avevano abboccato e non vedevano l'ora di sfogare la propria rabbia impotente per l'umiliazione, ma allo stesso tempo gli era stato promesso del piacere a cui nemmeno volevano rinunciare.

Sophia riprese a parlare "Ora apriamo ed entriamo, allora. E se fate i bravi avrete il vostro premio per essere penetrati fin qui. Ora allontanatevi dalla porta così possiamo aprirla". Aspettò che tutto tacesse all'interno e poi si tolse il vestito, in modo da essere completamente nuda e, incrociando le braccia, mise ancora più in evidenza il seno generoso che adesso sarebbe stata la prima cosa che quei bastardi avrebbero visto. Ad un cenno del capo, quindi, la fanciulla aprì la porta e Sophia la spalancò verso l'interno dandole un calcio.

L'idiota che c'era dietro la porta non si era allontanato abbastanza e fu colpito in faccia, che si coprì con le mani per qualche istante. Quando riacquisì la vista, vide davanti a sé la visione di quella giovane donna nuda e appetitosa, pronta per lui, e la sua erezione fu subito sull'attenti, mentre il suo cervello smise di funzionare, perché non fece un passo, impedendo anche agli altri maschi presenti di uscire. Sophia, invece, non perse tempo e, appena vide che il maschio era stordito dalla visione, sferrò un calcio in avanti mirando ai suoi coglioni che colpì in pieno!

Poi avanzò e dietro di lei entrarono anche Eirene e Lalla, prima che la porta fosse chiusa e sbarrata alle loro spalle, in modo da impedire agli invasori di uscire da lì.

All'interno c'erano, oltre al maschio che si contorceva a terra, altri nove. Erano tutti senza vestiti, come quello che erano nella giara a casa di Cate, ed i resti dei contenitori di terracotta in cui erano nascosti erano sparpagliati nella sala dietro di loro. In mano avevano dei martelli, quelli che avevano usato per liberarsi e che erano le loro uniche armi, ma la loro stazza e la sproporzione tra quella mole e la corporatura delle donne dell'isola dovevano farli sentire invincibili. E questa sarebbe stata la loro rovina!

Due di loro tenevano con una mano per il collo due donne, una più matura e l'altra giovanissima, che dovevano essere la custode e sua figlia. Erano tenute sospese a mezz'aria e, aggrappate con le mani ai polsi dei rispettivi rapitori, cercavano di non soffocare. Più in là, invece, riverso in un angolo privo di sensi, c'era un altro maschio, che per l'aspetto e il vestiario doveva essere uno di quelli dell'isola: gli aggressori lo avevano messo fuori combattimento in un istante scaraventandolo contro un muro e lasciandolo là tramortito.

Le due sorelle si guardarono e annuirono e poi annuirono anche verso Lalla, per farle coraggio: loro sapevano come farcela e ce la poteva fare anche lei.

Come portano avanti il piano?

Want to support CHYOA?
Disable your Ad Blocker! Thanks :)