Decide di no

«Gio, hai paura?» gli chiedo, sa che quando sono arrabbiata non gli è permesso parlare, quindi si avvicina gattonando e mette la sua testa fra le mie gambe, io sento che trama come se stesse per scoppiare in lacrime, gli accarezzo la nuca per rassicurarlo e decido di dargli la possibilità di parlare

«per... perdonami, so dei miei errori ma abbi pazienza, sono solo un maschio, io mi impegno, te lo giuro, mi impegno per servirti al meglio, ti giuro che non accadrà più…»

Gli sorrido, per poi dirgli «Sei un bravo servo, lo sai. Non piangere. Tieni, mangiati una fetta biscottata» poi gli ordino di mettersi sotto il tavolo del mio studio, «oggi potrai massaggiami i piedi con la lingua mentre ripasso la lezione di diritto della prossima settimana, ma tu non eccitarti troppo » dico facendo un leggero sorriso, mentre si alza non posso fare a meno di notare come la mia statura fisica sia piccina rispetto al suo corpo di uomo muscoloso ed atletico, facendo da contraltare al suo intelletto maschile rispetto al mio gigantismo intellettuale

La cosiddetta superiorità fisica del maschio, del resto, è in realtà la certificazione della sua intrinseca inferiorità intellettuale, caratteriale e spirituale, nonché della sua naturale inclinazione al servizio del sesso forte.

La teoria aristotelica dello schiavo e del padrone per natura funziona, se non fosse che padrone, ora, è declinato esclusivamente al femminile.

Ironia della sorte, un pezzo fondamentale del nuovo ordine si poggia proprio su quelle pagine della Politeia di Aristotele, che era un maschio e che considerava le donne inferiori.

Sorrido: un maschio bacia i miei piedi per ringraziarmi di non punirlo. Sarebbe stato incredibile solo pochi anni fa, oggi è realtà grazie alla nostra lotta che ha definitivamente abbattuto il patriarcato e riportato i ruoli naturali.

Sorrido anche per la sua stupidità, però, nel mentre finisco di preparare la lezione e guardo l'ora

«Giovi, come pensavi potessi punirti per avermi svegliata in anticipo? Ci conoscevamo anche prima della ginarchia, sai che non sono una pazza né una sadica. Lo sai, odio doverti punire, e per questa volta non lo farò, tu però ora vai a prepararmi un bagno caldo, che nel pomeriggio ci saranno ospiti, e ci sarà una sorpresa anche per te