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E così sento il fischio e l'urlo dell'arbitro. Rigore i miei colleghi maschi stringono forte le loro palle tenendole al sicuro, il rigore oltre a essere doloroso da un vantaggio strepitoso a chi lo calcia dato che può subito decidere di colpire nuovamente o magari stritolare ancora le palle del mal capitato in quel caso io, è così faccio scivolare a terra i miei pantaloni e metto in mostra tutti i miei averi, la calcolatrice si avvicina e mi sussurra che per me è finita,ma aggiunge che vorrebbe vedermi scopare, quindi mi invita da lei dopo il match.

Io in ginocchio le i prende la mira e la rincorsa nemmeno il tempo di prendere aria il collo del suo piede si schianta sulle miei palle, un dolore tremendo che viene amplificato da dei successivi piccoli calci mentre io a terra certo di prendere fiato. Però la mia esecuzione non è ancora finita esatto lei si siede sul mio stomaco e afferra le mie nude ed esplose palle, e le stringe sempre di più, in più lei umilia me anche con le parole questo in me porta una grande erezione non so il perché ma iniziava a piacermi.

L'arbitro si accorge della sporgenza del mio pene e fischia la fine, verrà subito a chiedere come stia e le rispondo con un filo di voce, ma lei è subito insospettita per la mia erezione, e mi chiede se in realtà non mi sia piaciuto essere castrato e umiliato. Non so come rispondere. Sto solo pensando a recarmi in tenda per un po in attesa di riprendermi e poi aspettare per scoparmi l'inserviente.