Il rientro in casa

Marco giunto sul retro della villa si siede sul gradino del patio, sentendo ancora il dolore provenire da entrambi i testicoli. Ispezionando con attenzione la zona si rende conto di essere scampato alla castrazione e trattenendo il respiro con un colpo secco estrae dallo scroto il bastone da sci . Per poco non sviene dal dolore, ma vedendo il sangue sgorgare dal foro di uscita capisce che deve fermare l'emorragia, per cui deve rientrare in casa.

La porta sul retro è aperta e entra silenziosamente in punta di piedi. Raggiunge il bagno degli ospiti al piano terra e medica la zona ferita. Il contatto del disinfettante con i suoi genitali provoca un bruciore indescrivibile e il ragazzo non riesce a trattenere un grido.

<<Ho sentito un rumore, vado a controllare>> dice Marta.

Nel frattempo Marco era uscito dal bagno di servizio, i testicoli gli bruciavano più che mai per effetto del disinfettante. Fortunatamente aveva trovato un asciugamano e se l'era avvolto intorno alla vita. L'asciugamano cortissimo era appena sufficiente a coprire i genitali del ragazzo mentre lasciava scoperto il posteriore. Non fa in tempo a salire il primo gradino della scala che un urlo femminile lo fa arrestare.

Era Marta che alla vista dell'uomo nudo che saliva le scale della villa aveva iniziato a urlare per lo spavento, attirando l'attenzione degli altri abitanti della casa, compreso il piccolo chihuahua Ralf che fino ad allora era rimasto in cucina ad attendere il cibo.

Marco sobbalza per lo spavento, voltandosi di colpo, cercando di mantenere coperta la parte anteriore del suo corpo. Marco rimane per un attimo stordito dalla bellezza della donna che ha davanti squadrandola da capo a piedi. I capelli raccolti dietro la testa da un codino rosa, il corpo formoso avvolto in un grembiule natalizio allacciato in vita faceva risaltare i voluminosi seni che debordavano fuori coperti solo da un reggiseno di pizzo nero. La ragazza si era infatti tolta il maglione natalizio per non sporcarlo in cucina . Il ragazzo che era rimasto a bocca aperta intontito esclama <<ehi ehi ehi, tranquilla sono Marco il fidanzato di Laura, molto piacere >> involontariamente le tende la mano per presentarsi,dimenticandosi della funzione di copertura a cui adempiva, lasciando cadere a terra il sottile panno che nascondeva la sua intimità.

A squadrarlo dalla testa ai piedi è ora Marta, il cui sguardo si fissa in particolare sui 2 testicoli rossi come pomodorini e del pisellino da bambino che li sormontava. Incapace di trattenere le risate porta una mano alla bocca nel tentativo di nasconderle.

Marco vedendo la reazione della ragazza si accorge con sgomento di quanto accaduto, abbassa lo sguardo fra le sue gambe. Non fa in tempo a piegarsi per raccogliere l'asciugamano che di fianco ai piedi di Marta compare un piccolo cagnolino. Il chihuahua, dopo averlo squadrato dalla testa ai piedi, fissa lo sguardo ai suoi genitali, in particolare alle polpettine rosse attaccate fra le sue gambe sotto una mini salsiccia. A quel punto inizia a ringhiare mostrando i dentini affilati.

Marco abituato a giocare con i cani sin da bambino, piegato sulle gambe all'altezza del cagnolino gli porge la mano in senso di amicizia <<buono fido, buono>>. Dimenticatosi ancora una volta di essere completamente nudo, in quella posizione a gambe flesse i suoi poveri testicoli penzolavano tra le gambe sfiorando il pavimento. Marta che si era accorta delle intenzioni del suo cucciolo cerca di avvisare il ragazzo ma ancora una volta indicando con un dito il piccolo pene non riesce a trattenere una risata .

A un certo punto dopo un << woof>> acuto il chihuahua parte alla carica, evitando la mano del ragazzo e infilandosi tra le sue gambe divaricate, addentando entrambe le palline con un solo morso. Marta alla vista del piccolo chihuahua attaccato ai fragili organelli è scossa da un fremito di piacere che si irradia tra le sue gambe .

Marco in preda al dolore emette un urlo acutissimo <aaaahhhhiiiiieeeeeeee>> e inizia a saltare sul posto. Nel tentativo di alleviare il dolore porta automaticamente le mani ai genitali, trovando unicamente le orecchiette pelose di Ralf. Per evitare che il peso del cagnolino aumenti la trazione sui fragili ovetti , Marco lo solleva reggendolo per il tronco. Il cane ha così il tempo di aggiustare meglio la morsa sulla preda, passando le sferette dai sottili incisivi anteriori ai più voluminosi e possenti molari posteriori, iniziando a masticare. Marco emette a quel punto un ultimo urlo disperato, raggiungendo la tonalità di un soprano <<eeeeeeeeeeeeeeeeeee>>. Marta, che nel frattempo era venuta involontariamente per l'eccitazione ,rimane estasiata dalla scena e non cerca neanche di aiutare il ragazzo che ormai con la schiuma alla bocca sviene a terra a gambe divaricate lasciando il piatto completo a Ralf.

Proprio quando il cagnolino stava per serrare i denti nella morsa finale, Sandra in cima alle scale urla <<Cuccia Ralf>>, arrestando la bestia appena in tempo. Il cagnolino con la coda tra le gambe si siede a terra in attesa della padrona.