Allia

Luna pensò che forse quelle bestie erano diventate furbe e l'attacco contro il portone era solo un diversivo. Non avevano catturato a tradimento sua sorella Selene e le sue figlie? Forse quel bruto del loro nuovo capo aveva pianificato tutto dall'inizio e sguinzagliato i suoi esploratori a cercare un passaggio per scalare la rupe ed entrare nella fortezza di soppiatto. La comandante ordinò a Siria di guidare la difesa del portone e di ripulire la pianura di quanti più bastardi possibile, mentre lei, di soppiatto, avrebbe seguito Allia verso l'altro lato della fortezza.

Quando Luna e la sentinella giunsero su quel lato delle mura, si affacciarono di nascosto e videro la minaccia. Una decina di maschi stava percorrendo uno strettissimo passaggio di roccia per avvicinarsi ad un punto dove si affacciava qualche metro sopra un'ampia feritoia. Avevano con loro dei rampini ed avevano quasi raggiunto il punto più vicino all'accesso da cui volevano entrare: il più avanti di loro si trovava su una sporgenza di roccia quattro metri più in basso della feritoia, ma anche due metri più a sinistra. L'uomo lanciò alcune volte un rampino, che urtava sempre contro il muro della fortezza inutilmente. "Shh! Non fare rumore!" bisbigliavano i suoi compagni dietro di lui, in fila indiana e molto distanziati tra loro visto che il sentiero aveva dei tratti mancanti che costringevano a percorrerlo alla spicciolata. L'uomo col rampino fece altri tentativi e alla fine riuscì ad agganciare il bordo della feritoia.

Proprio in quel momento Luna tirò una pietra in testa all'ultimo uomo della fila a cui tutti davano le spalle. Il maschio precipitò nel vuoto e si sfracellò al suolo con un gemito. Gli altri nove si voltarono verso di lui e uno chiese "Non lo avranno sentito quelle puttane, vero?". Luna e Allia si ritirarono dietro il parapetto per non farsi vedere, mentre gli occhi degli uomini superstiti guardavano in alto. E poi uno disse "No, non credo. Via libera: voi due andate giù e dite di mandare i guerrieri più giovani ed esili perché il passaggio è stretto. Noi proviamo ad entrare comunque. Dite anche che devono fare qualcosa per il rumore: se quegli stronzetti che ci mandano grideranno come femminucce ogni volta che cadranno giù, le troie li sentiranno!".

Luna si affacciò un poco e vide gli ultimi due uomini presero il percorso al contrario per tornare giù, mentre i sette guardavano ora verso la feritoia. Sussurrò ad Allia "Questo è il loro piano, ma possiamo sfruttarlo per far fuori un po' di quei bastardi. Intanto occupiamoci di questi, però: partiamo da quelli più indietro e andiamo fino al primo di quegli stronzi".

Luna impugnò una fionda e insieme ad Allia prese una pietra. E mentre quegli idioti fissavano il primo della fila che cercava di salire col rampino fino alla feritoia, delle abili e precise mani femminili scagliavano due pietre in testa agli ultimi due che precipitarono giù per la rupe tramortiti, senza un lamento. E quando il primo bastardo arrivò a metà altezza, altre due pietre centrarono altre due teste vuote. Per gli ultimi due in attesa Luna e Allia riservarono un trattamento speciale: le loro fionde spedirono due sassi appuntiti direttamente tra le loro gambe, centrandoli nelle palle! I due maschi gemettero e precipitarono giù tenendosi le palle, almeno finché lo schianto non li liberò dalla loro atroce sofferenza.

Era rimasto solo quello sul rampino a poterli sentire, ma non si curò della morte dei suoi compagni. Era un maschio possente e virile, un valoroso guerriero, e l'avrebbe conquistata da solo quella fortezza difesa da femmine!

Quando Luna vide l'impotente bestione cercare di entrare nella stretta feritoia, si mise a ridere. "Pensi di poterti infilare in qualsiasi buco, vero, maschione?" lo prese in giro provocando l'ira impotente del maschio che solo allora si accorse di non riuscire a passare. Il maschio guardò sotto di sé, ma aveva solo il vuoto visto che il passaggio che aveva usato per arrivare fin lì era due metri più in là, mentre davanti a lui c'era quel passaggio troppo stretto per lui.

Luna impugnò una pietra e prese la mira con la fionda. "Lo so che più sono strette e più vi eccitano, ma questa proprio non vuole vederti entrare" furono le ultime parole che gli rivolse prima di far partire la pietra.

Il maschio, disperato ed eccitato dalle provocazioni della guerriera che aveva sterminato i suoi compagni e che ora lo stava per finire, si infilò una mano nel perizoma e cercò il proprio possente membro già eretto nel tentativo di provare un ultimo piacere, ma questo fu un lusso che la sua nemica, che dall'alto lo dominava irraggiungibile e spietata, non gli concesse.

Ora per Luna era tempo di tornare al portone, ma non prima di aver dato ad Allia le ultime istruzioni per difendersi dall'assalto in arrivo.