Allia e i preparativi

Allia prestò la massima attenzione agli ordini di Luna, per cui nutriva la massima fiducia: la comandante aveva dimostrato di tenere a ciascuna di loro tanto da rischiare le proprie stesse figlie e lei non l'avrebbe delusa.

Visto che la maggior parte delle guerriere era a difendere il portone, lei non aveva a disposizione che poche sentinelle, tutte giovani come lei e armate alla leggera, ma questo avrebbe reso la sconfitta solo più umiliante per quei maschi arroganti che cercavano di schiavizzarle pensandosi superiori solo quello che avevano tra le gambe.

Per prima cosa Allia cercò tra le ragazze a sua disposizione quella con le gambe ed il sedere più attraenti. Il suo compito sarebbe stato quello di mettersi in bella vista sulle mura, di spalle al passaggio usato dagli invasori in modo da mostrarsi a loro in tutto il proprio splendore. La fece posizionare in modo che i maschietti, arrivati alla fine del passaggio dove avrebbero dovuto saltare per aggrapparsi alla fune che serviva a raggiungere la feritoia, non avrebbero potuto togliersi in nessun modo dal campo visivo quello spettacolo di forme femminili. Se quegli idioti stavano mandando i propri guerrieri più giovani, il loro patetico fiume in piena di ormoni avrebbe fatto gran parte del lavoro sporco!

La ragazza scelta, Lira, era una recluta alla sua prima battaglia, ma comprese al volo il piano: si tolse tutte le protezioni alle gambe, la cui estremità superiore era ora coperta solo dall'ultimo lembo del corto vestito che sporgeva da sotto il corpetto di cuoio, e rivelò in questo modo le proprie curve prosperose ed un paio di gambe morbide, ma allenate dalla vita all'aria aperta. "Farai sicuramente colpo e credo che nessuno di loro si dimenticherà mai di te" promise Allia "Anzi, per molti di loro sarai proprio l'ultima cosa piacevole che vedranno nella loro breve vita!".

Lasciata Lira sulle mura, Allia sistemò altre quattro ragazze nella stanza dove si apriva la feritoia da cui i maschi sarebbero arrivati. Visto lo spessore dei muri, ogni invasore sarebbe dovuto strisciare all'interno del passaggio per poi sbucare nella stanza, dove ad accoglierlo ci sarebbero state loro quattro, tre giovani reclute alle prime armi ed una guerriera più matura ed esperta a guidarle. Armate di coltelli, bastoni, reti e legacci, avrebbero potuto decidere liberamente il destino di ogni intruso che fosse finito impotente nelle loro mani.

Le reclute sembravano spaventate dal pensiero della prima battaglia, ma la guerriera, che era una donna forte e atletica, ma con forme femminili e prosperose e un atteggiamento nei loro confronti materno e protettivo, fece loro coraggio. E Allia seppe che la difesa era in buone mani e tornò sulle mura in attesa dell'attacco.