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Dominare una ragazza così bella è una sensazione impagabile. Mentre le strizzo il capezzolo sinistro con la mano destra decido di aprire l'altra mano e tastarle il seno. Riesco ad afferrare circa la metà della sua sua tetta destra, e mentre affondo le dita in quel mare di erotica morbidezza gioisco all'idea di dover restare ancora due settimane al campeggio. Ma il filo dei miei pensieri è spezzato da un nuovo dolore ai genitali. "Credi che una strizzata di tette sia anche lontanamente paragonabile alla mia presa schiacciapalle? Mi hai sorpreso, ma è tutto qui. Ora arrenditi e levami le mani di dosso, altrimenti ti faccio male sul serio". Stringe e gira, e dal dolore mi sento mancare. "Bravo, leva le mani dalle mie tette. Come hai osato toccarle? Voi maschietti potete solo guardarmi e sbavare!" Stringe ancora più forte, e perdo l'erezione. Ride di me: "Che c'è non ti piaccio più? Ti è diventato moscio! Non sarai mica impotente?". Sconfitto e deriso davanti ad una folla di ragazze e ragazzi non posso far altro che accasciarmi al suolo mentre la mia avversaria si prende la gloria di aver sconfitto sul piano fisico e mentale un altro ragazzo.