Rendi lo schiavo uno spettacolo

Apro la porta e coloro che stavo aspettando non sono altro che le mie amiche d'infanzia.

Tutte loro conoscono Gio, ma non sanno nulla della ginarchia o di come si vive qua se non quello stretto necessario che si legge nei giornali, gli uomini degli altri regni infatti, tendono a censurare o mettere in giro notizie false sulla Repubblica gynarchica allo scopo di scoraggiare le rivoluzioni di donne nei loro paesi.

La prima ad entrare si chiama Simona, lei è una ragazza dai capelli chiari poco più giovane di me, altezza nella media, ha due tette abbondanti e porta uno spesso paio di occhiali dai contorni dorati, la seconda è Laura, lei ha i capelli neri come i miei, per questo da adolescenti ci scambiavano per sorelle, è più alta di me ma io ho le tette più grandi. L'ultima ad entrare è Giada, lei ha origini arabe, per questo veste sempre con modestia, ma entrando a casa mia si toglie il velo dato che le avevo promesso che in casa non ci sarebbero stati uomini.

Abbraccio affettuosamente le mie amiche con cui non mi vedono da una vita e le dico «Care amiche, c'è molto di cui vi devo parlare su come si vive qui, ma credo che vi divertirete stasera a scoprirlo»

Le ragazze sorridono, solo Giada si si mette a fare domande «pensavo tu vivessi con quel tuo amico che fin dalle elementari ti gira a attorno... Giovanni penso che si chiamasse »

«si si, si sta preparando come gli ho insegnato io ad accogliere le ospiti» rispondo, nel frattempo Giò si presenta davanti alle amiche vestito da cameriera e facendo un piccolo inchino «vedi che mantengo le promesse Giada, non ci saranno uomini in casa, solo il mio servo che oggi per voi sarà la mia serva» lancio un occhiata a Gio che subito si getta a terra per baciare i piedi delle mie ospiti

Laura per poco non scoppia a ridere «me lo ricordavo che era un sottone, ma non così »

« Poverino - dice Simona - ma non aveva neanche un indumento maschile da mettersi ?»

« I suoi vestiti sono in cassaforte e io porto la chiave, sono proprio cattivella non trovate? Però se vuole può anche uscire, basta che lo fa in queste condizioni, mettendo la gonna, gli zoccoletti e il top che gli ho regalato. È proprio uno schifo così conciato, ma mi fai ridere e questo è l'importante» dico mentre mi siedo e invitando le altre a fare lo stesso

Le ragazze si siedono interessate a sapere di più su questo mio stile di vita, Laura mi dice «hai proprio ragione quando dici che ci sarà da divertirci»

Io sorrido, e poi schiocco le dite per richiamare l'attenzione di Gio « non vedi che le mie amiche si sono sedute al tavolo e i nostri calici sono vuoti?Da beta e subumano che sei china la testa e versaci da bere. Cosi spiego alle mie amiche come funziona con i maschi qui»

Noto che Simona era quella più a suo agio, mi concessa che all'università ha un rapporto simile con un collega che le fa i compiti e le paga l'affitto, ovviamente gli uomini anche se nati in contesti patriarcali, non possono tenere a bada i loro ormoni quando questi li spingono a sottomettersi a delle belle fanciulle

Io ascolto la sua storia e ordino a Gio di mettersi sotto il tavolo a pancia in su, così che io e le ragazze possiamo appoggiare i piedi

Anche Laura ha una storia simile, un uomo che per corteggiarla ha speso una fortuna, lui si autodefinisce alpha, così ad un certo punto, sentendosi in colpa per quanti soldi gli ha fatto spendere, decide di andarci a letto... e niente, il ragazzo è durato due minuti sigaretta compresa

Ascoltare le storie di altre donne è sempre divertente, oltre al fatto che può offrire diversi spunti per i miei saggi.

iniziamo a schiacciare la faccia di Gio con i nostri piedi e a giocare con i suoi genitali chiusi nella gabbietta, mentre lui è sotto di noi... e chiedo a Giada come si sente, lei è vissuta in un paese che, al contrario dei nostri, i diritti della donna non venivano riconosciuti neanche sulla carta.

«nel mio paese... una donna non può ammettere di voler dominare un uomo, anche se poi in alcune famiglie è così "l'uomo è il capo, ma la donna il collo, e il capo va dove dice il collo" mia nonna mi ha sempre ripetuto» trovo interessante questa interpretazione dei ruoli, una sorta di dominazione dal basso, cosa che fanno anche gli schiavi di qui, ma noi donne avendo avuto più tempo per perfezionare questa tecnica riusciamo a non cascarci, tranne quando non siamo noi a volere che uno schiavo sia più testardo o abbia l'illusione di potersi ribellare.

Le confesso «Il mio obiettivo principale come insegnante è la rieducazione maschile. Nella repubblica, gli uomini vengono messi al loro posto, ed imparano presto a rispettare, obbedire e mettere al primo posto non solo la loro regina e compagna, ma ogni singola donna che incontrano»

Laura mi chiede se Giovanni si può definire io mio fidanzato, scopamico a altro.

Le rispondo «Il rapporto fra uno schiavo e la sua padrona è qualcosa di profondo, non si può definire come un fidanzamento, anche se non c'è nulla di male in una relazione in cui il proprio fidanzato ha anche la funzione di schiavo, per quanto riguarda il sesso... uno schiavo deve soddisfare tutte le esigenze della propria regina, con Gio diciamo che ci abbiamo provato, per un po' mi soddisfava con la lingua ma dopo ho preferito schiavi più abili per quel ruolo.

Gli ho insegnato che se stai facendo sesso con una donna e lei non viene, non dovresti nemmeno tu. Il diritto all'orgasmo non è una cosa scontata. Deve essere guadagnato»

«lo tieni sempre nudo e arrapato in casa quindi » mi chiede

«si, gli ho anche comprato una gabbietta così non ci pensa, ma se fa il bravo gli ho promesso un orgasmo al mese... penso solo che sia così triste come non riuscirà mai a provare quanto sia bello far venire una donna, chissà quante donne prima di me gli hanno mentito fingendo di interessarsi o simulando orgasmi per andare poi a sfotterlo con le amiche. "Improfumato" dalla figa non si rendeva conto di essere sempre stato sfruttato e manovrato»

Mentre racconto questo noto come le ragazze iniziano a toccarsi «possiamo metterci più comode nel divanetto lì vicino, Giovanni ci delizierà con un suo spettacolino e potrà esaudire ogni vostro ordine »

A poco a poco Giovanni inizia a spogliarsi e a mostrare alle ragazze il suo corpo, come tutti gli uomini sotto il matriarcato lui cura molto il suo fisico, abbiamo reso la bellezza maschile un "imperativo categorico", infondo fra i diritti delle donne c'è anche quello di non dover trovarsi uomini dall'aspetto sgradevole e lui sarebbe un ottimo esemplare di "maschio per la riproduzione" se non fosse quel pene inutile che si ritrova

L'eccitazione delle ragazze è palpabile nella stanza, sento che iniziano ad urlare quando notano un tatuaggio con scritto "propietà di padrona Eleonora" nella sua natica sinistra

Nella stanza c'è un palo per la lap dance, e lo usa per esibirsi mostrando la flessibilità e la sensualità del suo corpo.

Per fare questo esercizio si è allenato molto, ogni pomeriggio lo addestravo ad eseguire i movimenti in modo perfetto, pena l'essere frustato ad ogni errore, ma devo dire che i risultati sono ottimi, segno di cosa può fare un corpo maschile se c'è un cervello femminile a guidarlo

Le ragazze eccitate si sfiorano i capezzoli e sento Giada che mi bacia in bocca, essendo la loro eccitazione arrivata al limite chiedo a Giovanni di fermarsi e di farci venire praticando a tutte noi del sesso orale.