Raccogliere il bucato con Maria

Maria:"ciao, Enma, hai già finito di studiare? Senti, potresti darmi una mano, ho fatto andare 4 lavatrici e ora devo ritirare i panni"

Enma: "Certo"

Maria: "Solo una cosa" aggiunge arrossendo "non aprire la prima lavatrice, ci sono..."

Enma: "Ho capito, tranquilla. Andiamo"

Maria: "Se vuoi iniziare tu, prendo il cellulare in camera e arrivo"

Mentre ti rechi in sala lavanderia senti delle voci dietro di te e riconosci, oltre a quella di Maria anche quella di Giada, una studentessa di giurisprudenza, diametralmente opposta alla tua collega sia per quanto riguarda fisico che carattere. Mora e coi capelli corti, è alta 1.75, la più alta qui al campus dopo di te. Ha un fisico asciutto e atletico, una seconda piena e un fondoschiena tonico. Al contrario di Maria, timida e impacciata, Giada è estroversa e un po' testa calda.

Raggiungi la sala lavanderia, apri la porta e davanti a te, appoggiate alla parete destra della stanza, ci sono quattro lavatrici in fila. Ti fermi davanti a loro e ricordandoti che Maria ti ha detto di non toccare la prima, vai verso la quarta, quella più vicina alla porta e cominci a tirare fuori i panni multicolori e a metterli nel cesto. Sei sovrapensiero e dopo aver tirato fuori ormai quasi la metà dei panni, ti accorgi di avere un reggiseno in mano. Evidentemente Maria si riferiva alla prima lavatrice entrando nella stanza, resti qualche secondo immobile a pensare sul da farsi quando un voce dietro di te "Giù le mani, porco"

Senti un dolore feroce al basso ventre, abbassi lo sguardo solo per vedere saettare indietro una sneaker da in mezzo alle tue cosce, cadi sulle ginocchia afferrandoti le gonadi contuse, che dalla potenza del calcio sono state sparate fuori dal pantaloncino. Cadi faccia a terra, l'ultima cosa che vedi è Giada con le mani sui fianchi e un'espressione soddisfatta in volto