Sei al sicuro: lo finiscono

Sei indecisa su cosa fare: da un lato vorresti scappare, ma dall'altro sai che lì dietro sei ben nascosta. Guardi il tuo schiavo che si è accucciato davanti a te, anche lui nascosto dall'albero, e lui ti fa cenno di rimanere. Sembra sereno e tu decidi di fidarti e che quindi puoi ricominciare a spiare cosa succede poco più indietro.

Vedi che la bestia ubbidisce alla padrona e annusa l'aria per cercare la preda. Ha gli occhi privi di intelligenza ed un sorriso ebete stampato in faccia ed è in perenne erezione stimolato dalla presenza delle due cacciatrici.

"Allora, cucciolo, hai trovato qualcosa o mi posso occupare di te?" lo incita la padrona annoiata. Il maschio si gira verso di lei e la odora in mezzo alle gambe attratto irrimediabilmente dalle sue grazie. Le due ragazze si guardano tra loro disgustate e poi gli tirano insieme dei potenti calci che lo fanno finire a terra e così le due possono mettersi sopra di lui, prendersi per le mani e saltargli sopra una sulla sua pancia e sul suo bacino e l'altra sul suo petto e sulla sua faccia mentre ridono e si divertono!

Il maschio sotto di loro grida e piange, ma non cerca di difendersi: ubbidisce alle padrone con la fedeltà di un cagnolino! Quando le due hanno massacrato abbastanza il corpo indifeso della bestia scendono a terra e lo guardano dall'alto verso il basso indugiando sulla sua erezione ancora svettante in aria. "Vieni, cucciolo, ora è tutto finito" dice la padrona con voce dolce e rassicurante e poi solleva per i capelli la testa dello schiavo che accetta docilmente il proprio destino e se la infila in mezzo alle forti cosce stringendola per bene. La ragazza salta e si lascia cadere a terra facendo roteare le gambe accompagnata dal suono di una rottura secca.

Presa da quella visione ti lasci andare e non sei più padrona di te: ti sollevi un poco il vestito, apri a tua volta le gambe e le richiudi attorno alla testa del ragazzo che è ancora lì accucciato davanti a te in modo da stringergli un poco il collo tra le tue cosce. Ansimi sentendo la sua presenza lì in mezzo e quando gli senti poggiare le mani sulle tue gambe gli sussuri con blanda fermezza "A cuccia, caro".

Ti giri di nuovo verso le cacciatrici per vedere cosa faranno ora: speri davvero che tornino sui loro passi per avere un momento di libertà.