Presentati a casa sua

Decidiamo di vederci il giorno dopo per iniziare l'allenamento a casa sua, io ricordavo di esserci stato quando eravamo bambini, la sua famiglia aveva una cosa spaziosa, l'ideale per una sessione di allenamento in preparazione per il torneo.

Arrivo puntuale e suono il citofono, ad aprirmi la porta è suo padre, un uomo sovrapeso, bassino e con pochi capelli vestito come una cameriera francese uuna minigonna da cui si intravede una gabbietta di castità rosa di plastica, le gambe sono scoperte e depilate, e ai suioi piedi delle scarpe rosa con il tacco.

Io dico "Buongiorno, sono qui per vedere sua figlia" poi sento le urla di Debora "Papà, fallo entrare, sarà il mio sacco da boxe", l'uomo mi fa accomodare a casa e io vengo attirato da dei rumori di videogiochi al massimo volume che provengono dall'interno di una stanza con la porta aperta, senza accorgermene entro e vedo Debora che indossa solo un camicetta e delle mutandine, straiata davanti al pc che gioca.

"Nessuno ti ha insegnato a bussare prima di entrare entrare in camera pivello?" Dice rimproverandomi

"Scu...scusa è solo che la porta era aperta" dico facendo un inchino per chiederle scusa

"Osi contraddirmi pulce?" Si alza e mostra di essere più alta di me "bhe dai, almeno sei puntuale, aspettami in soggiorno e inizieremo la tua prima sessione di calci nelle palle"

"va...va bene" io esco dalla stanza imbarazzato, dentro di me spero non si sia accorta che ho avuto un erezione a guardarla, ma i suoi piedi sopra la scrivania erano perfetti e mi sarebbe piaciuto farle da poggiapiedi mentre gioca, senza accorgermene con questi pensieri in testa inizio a toccarmi, Debora esce dalla stanza, ha i capelli legati in una coda ed indossa una divisa fa da pantaloncini corti e un reggiseno sportivo

a sorpresa mi stringe le palle con la mano "vedo che al tuo cosetto è piaciuto guardarmi in camera?", io la imploro di lasciarmi "ti prego perdonami...sono entrato per sbaglio" lei mi tira una ginocchiata nelle palle che mi fa cascare a terra

"per sbaglio? Devo crederti cosi ingenuo da non sapere che a noi ragazze piace stare comode senza reggiseno quando siamo in camera? Ma l'hai mai avuta una ragazza?" Dice per schernirmi, io la guardo dal basso e ammiro il suo corpo muscoloso ma allo stesso tempo femminile, mi soffermo sui suoi piedi, perfettamente curati su cui è applicato uno smalto giallo

Lei mi mette la pianta del piede in faccia "cerca di non distarti o dovremo trovare un altro metodo" poi mi aiuta ad alzarmi e mi mostra la chiave con cui è stato chiuso suo padre

"Il mio patrigno è stato mantenuto casto ed è un servitore fantastico, quando mia mamma se ne andata pensava di poter tornare libero, ma io non avrei mai lasciato che un uomo potesse guardarmi quando voglio stare comoda in casa" lei mi dice

"Hai...hai ragione" dico imbarazzato mentre la mia erezione non smette di crescere

"Da mia madre ho imparato anche quanto il sesso possa servire a motivare un ragazzo, facciamo un accordo, resisti a 10 calci e io farò sesso con te"

Io mi sento al settimo cielo, "Sono pronto" escamo, ma non appena sento il piedi di Debora schiacchiarmi i genitali cado a terra

"Tutto qui?" Dice ridendo "guarda che non sai resistere almeno 10 calci sei inutile come partner per il torneo, allora vuoi continuare o no?"