Nella città delle Amazzoni

Alle ore 12:00 finisce la cerimonia di giuramento, e a parte me, ogni maschio rimasto in città era morto o reso un sottomesso, le donne scelsero i loro schiavi da usare come bottino di guerra, a questi schiavi sarebbe stato affidato un nuovo cognome in modo venisse cancellata l'origine patriarcale del precedente, e così anche le donne liberate scelsero un nuovo cognome in modo che non fosse il nome del padre;

Ai maschi venne dato un cognome ridicolo, ad esempio il generale D'Andrea, secondo uomo più potente dopo mio padre, dovette accettare di farsi chiamare penepiccolo, e di rispondere presente quando quelle che fino alla sera prima erano schiave lo chiamavano "generale penepiccolo".

Alessandra mi disse che anche lei in passato aveva modificato il suo cognome, togliendosi quello del padre e prendendo quello della madre "Godwin" che poi lei modificò in "Goddesswin", così come Gloria che da quando si unì alla tribù delle Amazzoni cambiò nome in "Gloria la liberata".

Io le dissi che non avevo nessuna voglia di cambiare il mio cognome, che non me lo sarei fatto modificare, che era il nome della più importante famiglia dell'aristocrazia patriarcale, e che sarebbe rimasto

Lei, con uno sguardo freddo di chi si considera superiore e non ha bisogno neanche di esibire un tono di sfida mi rispose che tanto il cognome affidato ad un maschio dura solo una generazione, e se un giorno avrò figli verrà tramandato quello della madre.

Le guerriere iniziano a lasciare la città, e vidi con i miei occhi, alcuni dei soldati più valorosi di Andros diventare bestie da soma

«non c'è momento migliore dopo una battaglia, che farsi la strada del ritorno stando comoda sulla schiena del nemico, ridotto ad essere una cavalcatura » disse Gloria, mettendosi sulle spalle dell'ex generale "penepiccolo" «su su cavallino, al galoppo, che tornando a casa ti darò da mangiare una carota se sarai un bravo pony»

Anche altre donne fecero come lei, scalciando e dando colpi di frusta sul sedere quando i maschi rallentavano o si mostravano incapaci nell'eseguire quell'ordine.

Alessandra si dimostrò più buona con me, mi mise una museruola legata a sua volta ad una corda, e dovetti seguirla mentre lei cavalcava un cavallo bianco, mi lasciava fare una pausa per riposare le gambe a patto che durante la pausa leggessi il libro di storia che mi diede in mattinata.

Oltrepassiamo un campo di battaglia pieno di cadaveri maschili evirati, e arriviamo in una città protetta da grandi mura

All'Interno sembra di essere in un altro mondo, si vedono fattorie in cui gli uomini fanno i lavori più pesanti sotto lo sguardo di donne armate, si vedono uomini che puliscono strade, uomini usati come cavalcatura o che trasportano cose

Più ci addentriamo nella città, e vediamo un asta con uomini al cui collo era legato un cartello con scritto un cartello "schiavo per il sesso, dai i soldi alla mia padrona e divento tuo per una notte"

Mentre percorriamo le città, milioni di cittadine salutano le guerriere da lontano, altre ridacchiano e maledicono gli uomini, altre fanno il dito medio e ci sputano

Finalmente arriviamo nel centro città, dove si era radunata una moltitudine di donne e uomini al guinzaglio.

Era una data storica, l'esecuzione del re stava per iniziare.