Mi ribello

"Ma stai zitta puttana! Liberami subito!" le urlo, con voce imperiosa. "Non so cosa essere puttana, ma a quanto pare tu non sapere cosa essere tuoi shun... eccoti un indizio".

Così dicendo mi tira un pugno violentissimo sui coglioni nudi, dal basso verso l'alto. Il dolore intenso si espande per tutto l'addome insieme ad una sensazione acuta di nausea. I miei testicoli si gonfiano all'istante per l'urto, mentre urlo di dolore. Mentre ancora cerco di riprendermi dalla lacerante sensazione che ho tra le gambe, in totale stato confusionale, sento la mia torturatrice urlare: "Schiavo si ribella, per questo io praticare shunnabana!". Detto questo estrae un coltello, lo appoggia sul mio scroto e lo taglia via, reggendolo con l'altra mano. Poi lo innalza davanti a tutto il villaggio mentre io esalo l'ultimo respiro, privato della dignità di uomo.