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Chapter 7 by AreaVegetable AreaVegetable

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Il Risveglio

Marco si risveglia nel suo letto, tutto sudato come in un incubo. Inizialmente non capisce se quello appena fatto sia solo un brutto sogno... I suoi pensieri sono arrestati da un dolore sordo proveniente dal basso ventre.

Apre gli occhi e vede di fianco a sé, che Laura accarezzandogli la fronte dice <<Amorino é tutto a posto, ho risolto la torsione... Sono solo un po' indolenziti . La cena di Natale è pronta, appena riesci ad alzarti raggiungici in sala da pranzo così ti presento mia madre Sandra, mia Zia Alberta, mia sorella Marta e la mia nipotina Rosa.

<<Certo, cara scendo subito>> Scoprendo la coperta e lanciandola per terra si rende conto di essere totalmente nudo, lo sguardo cade immediatamente sui suoi testicoli che avevano assunto l'aspetto di chicchi di uva rossa, mentre il pene retratto dal dolore appariva come un piccolo funghetto rosa comicamente poggiato su di essi.

Laura non trattiene le risate e dice <<Però copriti questa volta piccolino. Se ti fai male stasera non possiamo giocare insieme >> pizzicando il glande del ragazzo. Il pene di Marco risponde alla stimolazione delle dita femminili erigendosi in pochi secondi raggiungendo i 7 cm in erezione. Laura lo guarda ridendo e prima di allontanarsi dice << Proteggi le ovette e stasera ci divertiamo un po' >>e così dicendo lascia il pene e tira uno schiaffetto ai testicoli del ragazzo. I poveri organelli, resi sensibilissimi dal trauma provocano un dolore acutissimo e Marco immediatamente si ripiega su se stesso in posizione fetale. <<Su su dai come siamo sensibili, fai l'uomo , ci vediamo tra poco >> e così la ragazza lascia la camera da letto e si dirige in cucina.

Marco impiega 30 minuti a vestirsi e raggiungere le donne in cucina. La tavola imbandita era piena di antipasti, primi e secondi. Le decorazioni rosse e la candela al centro rendevano l'atmosfera natalizia ancora più suggestiva.

<<Eccolo finalmente, é arrivato il giovanotto >> gridano ad alta voce le 2 sessantenni.

<<Quasi non lo riconoscevo vestito, tutto sommato è carino>> dice Marta sottovoce alla sorella.

<<Io mi ricordo di lui Zia >> dice la piccola Rosa, <<Lui è il signore di stamattina nel giardino >> prosegue.

<<Ma che dici Rosy, non può essere, quel pervertito sarà in qualche ospedale rimpiangendo i giorni da uomo, quando ancora possedeva entrambe le palline intatte >> ribatte zia Alberta.

<<Cos'è questa storia? >> chiede Marta incuriosita.

<<Sediamoci a tavola che vi racconto tutto >> risponde Alberta.

Concluse le presentazioni gli invitati si siedono al tavolo e Alberta spiega l'accaduto. Le donne condannano l'episodio non omettendo commenti femministi nonostante la presenza della bambina.

<<Questi malati andrebbero castrati, hai fatto bene a pensarci tu Zia >>dice Marta

<< È disgustoso, non si fermano neanche di fronte ai bambini >> dice Laura

<<Beh da quello che ho capito festeggerà il suo primo Natale da donna, ora starà mangiando palle allo spiedo>> dice Marta, suscitando le risate delle donne del tavolo.

La piccola Rosa che aveva inteso a pieno il significato di quelle battute, è convinta che il ragazzo della neve sia proprio Marco, e per dimostrarlo capisce di dover esporre le palline maschili su cui sicuramente era rimasta la cicatrice del foro del bastone da sci.

Terminata la cena Alberta dice <<io accompagno Rosa a fare la nanna, voi iniziate ad aprire i vini che arrivo subito >>. E così accompagnata la bambina in stanza, cambiatole il vestitino e infilato il pigiamino, le rimbocca le coperte dandole il bacio della buonanotte. <<Fai la brava che babbo natale stasera ti porta tanti regali >> dice Zia Alberta spegnendo la luce.

Rosa determinata più che mai a smascherare l'impostore, silenziosamente raggiunge di nuovo la sala da pranzo dove i commensali si erano già scolati 3 bottiglie di vino. Gli argomenti erano diventati più piccanti e Marco era in difficoltà a rispondere alle 3 ospiti. Marta era la più spigliata, nonostante avesse deriso nel pomeriggio il ragazzo per la sua virilità microscopica, si era poi invaghita dei lineamenti e dei modi di fare dolci del ragazzo. Presa dai fumi dell`alcol aveva iniziato ad accarezzare la coscia del ragazzo, finendo con la mano più volte in mezzo alle sue gambe. Marco visibilmente eccitato aveva raggiunto l'erezione ma continuava a raccontare come se nulla fosse come aveva conosciuto Laura e il motivo della scelta di andare a vivere insieme.

Ross nel frattempo gattonando aveva raggiunto il tavolo dal lato delle signore più anziane , che non si erano minimamente accorte della bambina che strisciava tra le loro gambe. Facendosi largo tra i tacchi a spillo di Laura e Marta, raggiunge finalmente le gambe del ragazzo. La manina puerile abbassa la zip dei pantaloni di Marco e si fa largo agilmente nei Boxer ,tastando alla cieca il loro contenuto. Fortunatamente l'erezione provocata dalle carezze femminili aveva sollevato come una tenda gli indumenti che indossava. Rosa non aveva mai toccato un pene in erezione e lo tasta incuriosita soffermandosi sulla porzione più slargata al vertice dell'asta, il glande, che come un lampone fuoriusciva ora comicamente dalla zip. Rosa lo stringe con tutte le sue forze pensando di far uscire fuori del succo ma l'unica reazione è un sobbalzo del ragazzo, che interrompe bruscamente il suo discorso. Le donne lo guardano incuriosite chiedendo cosa sia successo, Marco risponde di aver un po' di singhiozzo e prosegue il racconto.

La bambina trattenendo le risatine lascia poi scivolare la mano alla radice dello strano tubicino, dove riesce a identificare le 2 palline che cercava. Afferrandole con forza cerca di tirarle fuori ma i vestiti impediscono una completa mobilità. La bambina infila allora entrambe le mani tra le sue cosce e stringe ciascun ovetto con tutta la forza. La voce di Marco diviene improvvisamente più acuta e stridula. La morsa incredibilmente poderosa per una bambina, provoca una perdita di forza in tutti muscoli del suo corpo. Le donne lo guardano di nuovo stranite e Laura gli chiede accarezzando la gamba <<tutto bene amorino? Bevi un po', così ti passa>>. Rosa capisce che per esporre le ovette del ragazzo deve abbassare pantaloni e mutandine. Quindi slaccia cintura e pantaloni e cerca di tirarli verso il basso, ma il peso del corpo seduto impedisce di sfilarli.

Marco non capendo cosa stia succedendo sotto il tavolo alza la tovaglia e vede il suo membro scoperto avvolto da 2 manine femminili. Temendo di essere visto da Marta, che sedeva di fianco a lui, abbassa subito la tovaglia e alza lo sguardo spaventato, prende un bicchiere di vino vuotandolo tutto di un fiato. Schiarendosi la voce come meglio può afferma <<si è fatto tardi, forse è meglio chiudere la serata, voi con quali mezzi tornate alle vostre case? >>. Laura lo interrompe dicendo <<Amore non ti preoccupare, dormono tutte qui stasera, zia Alberta e Rosa nell'altra camera da letto, Mamma e Marta nella dependance.>>

<<Possiamo fare le ore piccole >>dice Sandra facendogli l'occhiolino

Marco improvvisamente sobbalza dal dolore. La bambina aveva capito che per sfilare i suoi indumenti doveva farlo alzare. Ricorda allora le le reazioni involontarie che aveva manifestato: stringendo il vertice del suo pisellino il ragazzo sobbalzava sulla sedia, strizzando le palline invece perdeva completamente le forze ed emetteva grida femminili stridule. Analizzando meglio la cima del suo pisello vede una fessura, quello è il punto di minore resistenza, è lì che deve colpire. Mantenendo il pene con la mano sinistra affonda prima l'unghia e poi il pollice intero nella fessura peniena. Marco salta dal dolore provocato dalla penetrazione improvvisa, cercando di rimanere con le gambe sotto la tovaglia. La bimba ritirando di colpo il dito, graffiando il canale penieno interno, subito ne approfitta per abbassare completamente pantaloni del ragazzo. Marta guardando verso il basso vede uscire dalla tovaglia il piccolo pene eretto del ragazzo e deduce che il pervertito si stava masturbando all'insaputa delle 3 donne.

Marco sentendo i suoi indumenti sfilarsi, per non mostrare la sua nudità si risiede immediatamente atterrando sui suoi stessi organi vitali. Le palline schiacciate tra la pelvi e il legno della sedia si appiattiscono come dischetti. Il ragazzo è costretto a rialzarsi, mostrando completamente i suoi genitali a Marta, che spalanca gli occhi e porta una mano alla bocca per nascondere un grido di scalpore. Il pene eretto del ragazzo è poco più lungo di un salamino e i testicoli ciondolanti appaiono rossi come ciliegie.

Marco afferra i suoi teneri frutti e si risiede con attenzione, sperando che nessuno se ne sia accorto. Si ritrova completamente nudo dalla vita in giù, senza sapere cosa stia succedendo sotto il tavolo. Nel frattempo Rosa aveva agganciato pantaloni e slip sotto la sedia di nonna Sandra e stava esaminando gli oggettini scoperti del ragazzo e ben presto trova il foro circolare, lasciato dalla punta del bastone da sci, proprio al centro delle sue palline << é stato fortunato, 1 cm più a sinistra o a destra e davvero avrebbe mangiato palline allo spiedo per Natale>> pensa la bambina. Il flusso di pensieri di Rosa è interrotto dal rumore di una forchetta che cade. Marco aveva lasciato cadere a posta la forchetta, per abbassarsi senza suscitare sospetti sotto il tavolo e trovare i suoi pantaloni.

Marco per infilarsi sotto la tovaglia è costretto ad accovacciarsi, piegando le gambe e divaricandole al massimo. Quindi si ritrova faccia a faccia con la bambina, e in preda alla rabbia sotto voce le dice <<ancora tu! questa me la paghi bimba pestifera>>.

Rosa per nulla spaventata gli risponde a tono<< tu sei il pervertito di stamattina in giardino, lo dirò a tutti>>

<<Non ti azzardare, ridammi i pantaloni altrimenti io.... >> il ragazzo non fa in tempo a finire la frase che la bambina si alza in piedi sotto il tavolo indicando i pantaloni che erano legati sotto la sedia di Sandra. Il ragazzo si rende conto che i suoi indumenti sono irrecuperabili finché la donna non si alza e guarda la bambina colmo di rabbia. <<Dicendole valli a prendere immediatamente >> Ma la bambina a quel punto gli risponde indicando le sue palline ciondolanti tra le gambe oscenamente divaricate <<mi dispiace ma non sei nella posizione giusta per fare richieste >>. Marco abbassa lo sguardo giusto in tempo per veder partire un calcio violento contro le sue sferette indifese. Il collo del piedino, coperto solo dal calzino di lana, si scarica perfettamente sui suoi gioielli di famiglia facendoli risalire su per i canali testicolari che portano in addome. <<Ooh non sapevano potessero nascondersi nella pancia , perché non li tenete sempre protetti lì su visto che sono così fragili? >> sussurra stupita Rosa.

Lo sguardo di Marco devia all'indietro , un sibilo stridulo esce dalla sua gola . Involontariamente cerca di alzarsi, ma sbatte la testa contro il tavolo. L'impatto trasmesso lungo il corpo fa ridiscendere i testicoli nel sacchetto scrotale con un sonoro '' plof ''.

La bambina applaude divertita e carica un calcio ancora più potente al sacchetto riproduttivo appena riempito. Con un sonoro "Thump-Crack'' le ovette vengono rispedite in addome a gran velocità. Marco sbatte di nuovo violentemente la testa contro il tavolo ma questa volta i testicoli non ridiscendono, lasciando il pisellino ormai flaccido penzolare comicamente tra le gambe.

<<oh no l' ho rotto >> esclama sottovoce la bambina.

<<Marco tutto ok lì sotto?>> urla Sandra, <<vuoi una mano? >>.

Rosa guarda il ragazzo privo di sensi e cerca di risvegliarlo con 2 schiaffetti, senza successo. Nel timore di essere rimproverata per non essere a letto in un disperato tentativo di svegliare il ragazzo prende la forchetta e la infilza con forza sulla punta del suo pisellino, penetrando con i denti appuntiti il glande scoperto. Marco risvegliatosi dalla trance, in preda al dolore cerca di urlare ma la bambina gli tappa la bocca e gli sussurra << non vorrai farti scoprire proprio ora... Sali su e fai vedere che hai le palle>> e guardando in basso maliziosa aggiunge << o meglio le avevi >>.

Marco quasi in lacrime si rimette seduto e con una comica voce femminile esclama <<tutto ok ho preso la forchetta>>.

Marta incuriosita gli chiede <<e dov'è caro?, daccela così poi la laviamo per bene >>. Marta in realtà aveva assistito a tutta scena sotto il tavolo, utilizzando lo specchietto da trucco che aveva nella sua borsetta .

Il ragazzo guardandola negli occhi capisce che la donna sa tutto e con riassegnazione abbassa la tovaglia mostrandole la carne virile brutalmente infilzata. Marta ormai in preda all'orgasmo ma senza scomporsi afferra la posata e appoggiandosi con forza all'addome del ragazzo la sfila con un colpo secco dicendo <<ah eccola qui, la teneva fra le gambe >>.

La pressione esercitata dalla manovra, insieme a quella generata dalla contrazione dolorifica dei muscoli addominali , spingono i testicoli di Marco di nuovo giù nello scroto.

Il ragazzo con la bava alla bocca la ringrazia con un filo di voce.

<<Di nulla caro, è ancora sporca del sangue della carne, dovremmo lavarla per bene prima di riutilizzarla>>.

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