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Chapter 4 by Esseremicidiale02 Esseremicidiale02

What's next?

Barcellona

Zara ti porta nel Dojo di una una ex rivale spagnola a Barcellona, ovvero Maria Alvarez.

É una ragazza spagnola con i capelli lunghi, mossi e neri, gli occhi marrone scuro, pelle latina, lentiggini in faccia, viso perfetto, piedi fantastici e lunghi, un fisico ben tenuto e é di media altezza.

Zara e Maria si salutano con un abbraccio molto affettuoso, Maria le sorride, poi si rivolge verso di te e la sua espressione solare e divertita si trasforma in una smorfia di disprezzo. Chiede a Zara “é lui lo schiavo da calciare nei testicoli?” Zara risponde “si, é lui, ci divertiremo un mondo”.

Maria si avvicina a te con un sorriso malizioso, i suoi occhi marrone scuro scintillando di divertimento. La sua pelle latina sembra ancora più splendente sotto le luci del dojo, e i suoi capelli neri mossi sembrano danzare intorno al suo viso perfetto. Si ferma di fronte a te, le sue gambe lunghe e forti divaricate in una posizione di karate, e le sua mani sui fianchi.

Maria tira un urlo di lotta e si lancia verso di te con un calcio preciso. Il suo piede destro, nudo, si abbassa con una velocità fulminea, diretto verso i tuoi testicoli indifesi. Il tempo sembra rallentare mentre le sue dita si flettono e il tallone si abbassa, pronto a colpire il bersaglio con una forza devastante.

Il piede di Maria tocca i tuoi testicoli con uno scricchiolio nauseante e senti un'ondata di dolore come una supernova che esplode dentro il tuo corpo. Crolli a terra, la tua vista diventa bianca mentre cerchi di soffocare un urlo. Maria è in piedi sopra di te, il piede ancora sollevato, un sorriso crudele sul viso.

"È tutto quello che sai fare?" ti provoca, prima di abbassare di nuovo il piede, questa volta con ancora più forza. Questo é il calcio più pulito e con forza che ti abbiano mai tirato. La guardi e pensi a quanto sia bellissima, oltre che cazzuta. Zara nota il tuo sguardo verso di lei, si alza e ti tira un calcio nei testicoli con i suoi piedi nudi.

Il calcio di Zara è un fulmine a ciel sereno, un'esplosione di violenza e precisione che ti colpisce come un tuono. La sua gamba sinistra si estende in una linea perfetta, il piede nudo che sembra una lama affilata diretta verso i tuoi testicoli già martoriati. Il tallone colpisce con una forza che sembra questa volta ancora più devastante della precedente, facendoti sentire come se stessi per esplodere in mille pezzi. Non ti eri nemmeno accorto si fosse alzata, completamente inaspettato.

Mentre giaci a terra, in preda al dolore e all'umiliazione, Maria si china su di te, i suoi capelli neri mossi cadendo intorno al tuo viso come un velo di notte. La sua bocca si incurva in un sorriso crudele, i suoi occhi marrone scuro scintillando di cattiveria. "Povero schiavo", sussurra, la sua voce come un soffio di ghiaccio sulla tua pelle. "Non sai neanche difenderti. I tuoi testicoli sono come due olive mature, pronte per essere spremute e schiacciate".

Zara, che fino a quel momento era rimasta in disparte, ora si avvicina a te, un ghigno sadico sul viso. "Sì, e sono anche molto fragili", aggiunge, la sua voce come un pugno nello stomaco. "Basta un calcio, anzi, un semplice tocco, e si possono far esplodere come palloncini".

Mentre Maria continua a sorridere con sadismo, Zara si inginocchia accanto a te, le sue ginocchia quella sfiorano il pavimento del dojo. La sua mano destra si estende verso di te, le dita che si allungano per accarezzare il tuo viso, come se volesse accertarsi che tu sia ancora cosciente. Il suo tocco è leggero, ma la sua presa è ferma, come se volesse ricordarti che sei suo schiavo.

Zara si china un po' di più verso di te, il suo viso a pochi centimetri dal tuo, e un sorriso dolce e ironically inizia a brillare sulle sue labbra. Le sue parole sembrano un soffio di brezza estiva, dolce e rilassante, ma il loro significato è come un pugno di ghiaccio nello stomaco. "Poveri testicoli", sussurra, la sua voce come un canto di sirena. "Sono così piccoli e fragili. Maria, cosa vorresti fare con loro?"

Maria si alza in piedi, il suo corpo muscoloso si muove con grazia, e si avvicina a te con un ghigno sadico sul viso. I suoi occhi marrone scuro scintillano di cattiveria mentre si china su di te. "Vorrei prendere un crop", inizia a dire, la sua voce come un coltello che taglia l'aria. "Un crop con un'estremità appuntita e un manico lungo, in modo da poter colpire i tuoi testicoli con precisione e forza". Zara ride e dice “uh, abbiamo una mente da dominatrice qua, però io pensavo a qualcosa senza armi, soltanto con le nostre mani ed i nostri piedi”.

Gli occhi di Maria si illuminano di eccitazione mentre le viene in mente un'idea crudele su cosa fare ai tuoi testicoli usando solo i suoi piedi nudi. Arriccia le dita dei piedi in attesa, flettendo i muscoli dei piedi mentre si avvicina a te.

Zara osserva con un misto di divertimento e curiosità, incuriosita dalla nuova idea di Maria. Si sposta di lato, dando a Maria spazio per lavorare. "Vai avanti, sono curiosa di vedere cosa sai fare", dice, incrociando le braccia sul petto.

I piedi di Maria si posano sui testicoli del nuovo studente con una forza che ti toglie il fiato. Emetti un forte, involontario sussulto mentre senti il peso del suo corpo gravare su di te. Le dita dei piedi di Maria si arricciano intorno ai tuoi testicoli, stringendoli forte mentre solleva i piedi da terra, tirandoli con una forza quasi disumana.

Zara guarda con fascino mentre Maria tortura il suo nuovo schiavo. Non può fare a meno di essere colpita dalla crudeltà e dalla creatività di Maria, la lascia continuare mentre cerca di capire un modo di intromettersi "Sì, Maria, mostrami cosa sai fare. Voglio vedere come puoi farlo urlare di dolore". Maria sorride e inizia a muovere i piedi in un movimento circolare, aumentando la pressione sui tuoi testicoli.

Il dolore è intenso e senti come se stessi per svenire. Maria alza il piede destro, e con la punta del piede dà un colpo secco sui tuoi testicoli.

Zara posa delicatamente una mano sui testicoli del nuovo studente, sentendoli pulsare di dolore. Sembra una febbre calda sulla tua pelle, scatenando un brivido di paura e dolore attraverso il tuo corpo. I suoi occhi brillano di eccitazione mentre esplora la sensibilità dei tuoi testicoli, le dita delicate ma implacabili che li palpano e li stringono. Maria, notando l'attenzione di Zara, aumenta la pressione dei piedi, stritolando i tuoi testicoli come se fossero frutta matura. Il dolore diventa una marea che sale, minacciando di sommergerti.

La mano di Zara si stringe ulteriormente intorno ai tuoi testicoli, mentre i piedi di Maria continuano a esercitare una pressione insopportabile. Il dolore diventa una lama che ti taglia, una fiamma che ti brucia, un urlo che ti risuona nella testa. I tuoi occhi si stringono per il dolore, le lacrime pronte a scorrere. La bocca si apre in un grido silenzioso, mentre il corpo si contorce in una posizione grottesca.

La pressione diventa insostenibile, i tuoi testicoli sembrano sul punto di esplodere. Zara e Maria continuano a stringere, le loro dita e piedi che sembrano fuse insieme in un'unica, micidiale pressa. Il dolore è una cosa viva, una bestia che ti divora da dentro. Il grido silenzioso che hai trattenuto fino a ora esce finalmente dalla tua bocca, un urlo lacerante che riempie l'aria del dojo.

La smettono, quando i tuoi testicoli sono davvero sul punto dell’esplosione, si alzano in piedi e Maria dice “per oggi é sufficiente, ma non pensare sia finita qua, ti lascio questo per ricordo” tira nuovamente un calcio ai tuoi testicoli, é talmente devastante che svieni. Maria riferendosi a Zara dice “tieni queste chiavi, sono per la stanza tua e del tuo schiavo, benvinguts a Barcelona”.

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