Want to support CHYOA?
Disable your Ad Blocker! Thanks :)

Chapter 5 by hal19696 hal19696

Chi segui?

Eirene alla ricerca delle prigioniere

Eirene non aveva idea da dove cominciare: era sola in un accampamento pieno di migliaia di maschi pronte a farle qualsiasi cosa e che non poteva affrontare a viso aperto se non voleva smascherarsi. Sapeva solo che la zia e le sue due compagne sarebbero state trasformate in schiave, quindi forse sarebbero state messe insieme alle altre donne. Per questo doveva trovare la zona dell'accampamento dove stavano le schiave della tribù. Sapeva che doveva essercene una, perché erano loro, le donne, a lavorare e a tenere in ordine quel posto pieno di parassiti che pensavano solo a combattere e a svuotare le palle.

La ragazza doveva avanzare con molta prudenza: tutti erano in fermento perché sembrava che il primo attacco fosse già in corso e la sua vista rischiava di attirare troppa attenzione se non trovava un modo per mimetizzarsi lì in mezzo. Sophia le aveva consigliato di prendere le stoffe dei perizomi delle due guardie uccise per fingere di stare andare a lavarle e nasconderci in mezzo la spada corta, ma lei sapeva che non sarebbe bastato: ci voleva un carico molto più grosso per recitare bene la parte. Per fortuna si rese presto conto che lì intorno era pieno di maschi che facevano al caso suo!

L'accampamento era un labirinto di tende, in maggioranza basse, sporche e montate male, un'altra prova dell'incapacità maschile. Eirene entrò in una di queste dove c'erano due maschi che dormivano, nonostante fosse pieno giorno. L'odore lì dentro era disgustoso: era sporco per terra, i due animali erano fetidi e dovevano essere crollati addormentati da ubriachi. Però all'inguine avevano i loro panni sudici come tutto il resto, per cui alla fanciulla bastò sfoderare la spada, sgozzare rapidamente i due maschi addormentati e spogliarli. Ripulita la spada sui loro corpi e raccolti i panni, richiuse la tenda dietro di sé soddisfatta: il mondo era stato liberato da quelle due bestie e lei aveva qualche straccio in più per continuare la recita!

Più in là, la ragazza si infilò in un'altra tenda, questa così bassa che era costretta a gattonarci dentro. Lì c'erano i panni e le armi di ben due maschi, ma senza che i loro proprietari fossero in vista: sembravano un bottino facile. Eirene li recuperò, ma non fece in tempo a voltarsi per uscire che si accorse che un maschio si era appena infilato nella tenda dietro di lei. "Che ci fai qui, schiava?" chiede l'uomo, aggressivo. Eirene lasciò cadere i panni per terra, in mezzo ai quali si nascondeva la spada, e guardò dietro di sé, accorgendosi che quell'altro le stava fissando il sedere voglioso. Lo vide leccarsi le labbra e poi dire "Oh, ma resta pure qui: ci divertiremo molto insieme".

La bestia avanzò verso di lei nel tentativo di montarla, portandosi sopra la sua schiena fino a sentire la propria erezione toccare il vestito leggero della ragazza, infilandosi tra le invitanti natiche di lei. Eirene sentiva il fiato pesante dell'aggressore contro la propria nuca e le mani di lui sulle proprie cosce a sollevare il vestito per aprire la strada al suo uccello schifoso. Ma quando lui si chinò contro il suo collo per odorarglielo e chiuse gli occhi, lei capì che doveva colpire in quel momento: sfoderò la spada dal nascondiglio, ruotò su se stessa cogliendo impreparato il maschio e ritrovandosi seduta verso di lui, con l'erezione puntata contro, ma con la strada aperta per quel suo petto. Per quanto fosse virile e muscoloso, si scoprì del tutto impotente quando fu trafitto dalla punta della spada di quella che sembrava essere solo un'altra schiavetta da stuprare!

La carcassa crollò a terra ed Eirene poté avvicinarsi all'uscita della tenda, dove, però, ad attenderla c'era un altro maschio che aveva appena infilato la testa per entrare! La ragazza, questa volta, non perse tempo e la spada penetrò ben presto il collo del secondo guerriero, che crollò a terra senza un gemito. Fu facile per lei trascinarlo dentro per farlo sparire dalla vista, in modo da poter riprendere la missione.

China con il suo finto bucato da fare tra le braccia, Eirene continuò ad esplorare l'accampamento che sembrava essersi un po' svuotato: molti maschi erano stati mandati a combattere e altri si erano avvicinati al luogo della battaglia per godersi lo spettacolo, per cui rimanevano pochi guerrieri ancora in giro.

Ci volle tanto tempo perché finalmente vedesse le prime donne. Si trattava di due schiave più vecchie di lei che tiravano un carretto carico di ortaggi: le era chiaro che erano persone piegate dal duro lavoro e dalle violenze continue, le uniche cose che avevano conosciuto da quando erano nate in quella maledetta tribù maschilista. Provò un senso di compassione per loro e di rabbia nei confronti di tutti i maschi che la circondavano, i mostri responsabili delle loro sofferenze: si promise che l'avrebbero pagata cara!

Seguì le due e arrivò in una sezione dell'accampamento che non poteva che essere quella femminile. Era del tutto diversa dalle altre, perché appariva subito ordinata e pulita, con le tende ben montate, lo spazio libero da rifiuti, senza armi e con un po' ovunque la continua attività delle donne che tenevano in piedi tutto l'accampamento, cucinando, lavando, riparando e fabbricando tutto quello che serviva ai loro padroni. Non c'era traccia di maschi, per cui Eirene fu subito tentata di chiedere aiuto per trovare sua zia e le sue compagnie. Questo, però, l'avrebbe smascherata.

Cosa fa?

Want to support CHYOA?
Disable your Ad Blocker! Thanks :)