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Chapter 6 by hal19696 hal19696

Cosa fa?

Incontro nel piazzale centrale

Eirene, Selene e le due guerriere si incontrarono con sorpresa reciproca nel piazzale centrale. La zia e la nipote si abbracciarono e poi si raccontarono quello che era loro accaduto. Intorno a loro si erano radunate numerose schiave dell'accampamento, ormai curiose di queste donne guerriere che osavano sfidare i maschi che da sempre mettevano loro i piedi in testa impuniti. Chi erano quelle donne così prodigiose, che solo quel giorno avevano massacrato un gran numero di coloro che si definivano sesso forte e dominante? Ora speravano che riuscissero a sconfiggere i loro uomini una volta per tutte.

Una donna si lamentò "Mi hanno fatto partorire cinque volte e ben quattro volte ho avuto la sfortuna di avere dei maschi. Già tre di loro sono diventati guerrieri arroganti e violenti e ogni volta che possono cercano di mettere le mani addosso a mia figlia, la loro stessa sorella! Se ce ne liberassimo, io e lei vivremmo molto meglio. E ora anche l'ultimo maschio è diventato un guerriero e stanno rovinando anche lui: quando è partito ormai gli avevano riempito la testa di menzogne sul fatto che avrebbe avuto donne da stuprare in abbondanza e che le donne esisterebbero solo per divertire loro maschi!". Molte altre si dissero d'accordo, perché le loro storie erano simili e tutte avevano conosciuto la crudeltà e le menzogne della società maschilista. Ora non gli importava chi fossero quei maschi che sarebbero dovuto essere spazzati via: erano tutti soltanto dei maschi che le opprimevano, le schiavizzavano, le picchiavano e le violentavano tutti i giorni. Nessuna ne avrebbe sentito la mancanza se il mondo fosse stato ripulito dalla loro presenza!

"Ehi! Guardate chi ho trovato qui!" gridò la giovane schiava che aveva fatto da guida a Selene e le sue guerriere. Era appena uscita da un nascondiglio tra le tende tirandosi dietro un ragazzo, completamente nudo, che gattonava per terra e si teneva in mano la sua erezione: le aveva osservate e ascoltate tutto il tempo e l'effetto era che si era messo a masturbarsi ferocemente. Almeno finché quella ragazza, persino più giovane di lui, non l'aveva colto sul fatto e tirato fuori per un orecchio. Il maschio la seguiva, ma non smetteva di darsi piacere, adesso con ancora più disperazione: si vedeva che aveva fretta di venire e temeva che il piacere gli sarebbe stato negato!

Eirene e Selene si avvicinarono divertite e si fecero un cenno di intesa. Eirene si fece avanti con un sorriso malizioso, aggirò il maschio che era ancora carponi, con le palle che gli penzolavano tra le gambebe, senza che lui si accorgesse di nulla, gliele centrò con un calcio potente. Il porco gridò come un disperato e mollò la propria erezione per tenersi i coglioni martoriati, tra le risate generali. Selene si rivolse alle schiave e chiese "Chi di voi vuole divertirsi un poco? Un calcio nelle palle non costa nulla, è divertente e vi fa vedere quanto è vero che i maschi vi sarebbero superiori!"

Prima le donne dell'accampamento esitarono, ma poi in breve tempo si formò una vera e propria coda: ciascuna di loro volevano dare un calcio a quel povero stronzo che pensava di potersi segare lì in mezzo a loro, solo perché maschio! A breve il bastardo stava strisciando ai piedi di Selene e, tra un calcio e l'altro delle schiave che sembravano non finire mai in fila alle sue spalle, baciava come un disperato i piedi della donna implorando pietà. Ma fu sono quando la coda finì e le palle del maiale furono ridotte ad una poltiglia dolorante che Selene accontentò quello stupido, che intanto continuava a baciare e a leccare i suoi piedi nudi sperando di essere risparmiato soltanto per questo.

La donna prese per i capelli la testa del porco, se la infilò in mezzo alle cosce e improvvisò una lezione alle schiave: come strangolare tra le gambe un maschio! Mostrò varie tecniche e varie posizioni, da in piedi, da seduta o da sdraiata, sopra, sotto o di fianco rispetto alla vittima, la quale accarezzava quelle gambe forti, ma al tempo stesso perfettamente femminili, che la stavano condannando a quella tremenda agonia. Alla fine, con uno schiocco secco al collo, la bestia fu abbattuta e divenne solo l'ennesima carcassa della giornata da far sparire.

Ma il sole stava tramontando e presto qualcuno sarebbe andato a cercare Eirene e Sophia nella loro tenda. Non solo dovevano gisutificare la sorte delle loro vecchie guardie, ma avrebbero dovuto sbarazzarsi delle nuove. Selene consigliò alla nipote di andare, ricongiungersi con la sorella e fare finta di nulla, raccontando solo che le vecchie guardie avevano provato a stuprarle ed erano state punite per quello. Ci sarebbero poi state lei e le sue guerriere ad intervenire per liberarle un'altra volta.

Così Eirene, seguita a breve distanza dalla zia e due guerriere, tornò verso la tenda dove era stata rinchiusa all'inizio.

Dove vanno?

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