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Chapter 15 by John3 John3

I giocattoli

Il divertimento abbia inizio

Monica fruga tra le sue cose nello stanzino, mentre tu rimani a 4 zampe, non osando alzare la testa. "Pensa che gli altri uomini li devo legare o mettere al guinzaglio...con te è meglio, perchè tu a differenza loro sai che non ho bisogno di attrezzi per costringerti. Bastano le mie mani e i miei piedi per piegarti alla mia volontà e valgono più di tante corde", commenta distrattamente "Ora ragazzone fai il bravo e mettiti in ginocchio". Fai come dice, ancora non osando alzare lo sguardo. Monica si china e prende in mano il tuo pene eretto. Non te lo aspettavi e il brivido che ti scuote per poco non ti fa uscire della bava dalla bocca. Non hai tempo di goderti il momento però perché qualcosa di ferroso viene agganciato intorno al tuo scroto e infilato intorno al tuo uccello. Istintivamente urli quando il tuo glande sbatte e struscia contro la gabbia d'acciaio che ora ti racchiude. "Ma cos'è??", chiedi esterrefatto ed impaurito. "Oh un normale costrittore...una gabbia del pene se vuoi. Così non veniamo disturbati da quel coso che ti sballottola in giro, che dici?", Monica commenta sorridendo. "Fa male...ti prego...", provi a dire, ma lei ti mette una mano sulla bocca. "Ma no che non fa male sciocchino, è solo per la nostra sicurezza...non vorrai mica venirmi addosso incidentalmente, no?". La ragazza si alza in piedi, bellissima e dominante come solo lei sa essere. Il tuo sguardo è affascinato dai suoi piedi affusolati e smaltati che così tante botte ti hanno dato, ma improvvisamente il tuo sguardo viene catturato da qualcos'altro.

Un dildo nero ora sventola davanti ai tuoi occhi e la fisioterapista lo sta indossando ed esibendo fiera. E' enorme. Hai paura e ti ritrai istintivamente. "No...io...non posso...io...", inizi a dire, quasi spaventato da quell'improvvisa inversione di ruoli. "Io non sono gay...io...", continui a balbettare, sempre provando a ritrarti nonostante il dolore del costrittore. Lei ride. "Certo che non lo sei. Io sono una donna, no? Una donna che però ti sta demascolizzando. Forse non sei gay ma non sei neanche un uomo, come abbiamo appurato. Sei un qualcosa di diverso, solo che devi capire cosa...". Monica si avvicina e tu senti quasi delle lacrime affiorare. Non puoi distogliere lo sguardo da quel fallo finto, feticcio di una virilità che stai perdendo. "Inizia a leccarmelo Flavio, avanti. Vedrai, non è così difficile, sono sicuro che ci sai fare", continua a dirti lei "Tanto non hai scelta, di tua libera volontà o con gli sganassoni comunque verrai qui con la lingua di fuori e lo assaggerai. Sta a te decidere come e con quale grado di dolore". Provi a prendere dei grossi respiri e poi assecondi il tuo istinto, avvicinandoti alla tua padrona in ginocchio e aprendo la bocca per accogliere quel corpo estraneo.

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