La detective:

La detective:

il rapimento

Chapter 1 by halnovemila1 halnovemila1

"Signor Giuli mi dispiace ma questi sono i fatti" - ero nel mio studio e stavo mettendo al corrente un mio cliente degli ultimi aggiornamenti sul suo caso: tre mesi fa la figlia era stata rapita durante una crociera nel mediterraneo la polizia non ha mai trovato niente, allora si era rivolto alla mia agenzia, mio marito aveva lavorato diverse volte per la sua società e quando lo informai che mio marito era rimasto ucciso ed io avevo preso il suo posto nell'agenzia era rimasto sorpreso ma mi aveva affidato il nuovo caso.

Era distrutto, per dei mesi aveva dato per morta la figlia ed adesso quando eravamo riusciti ad avere delle notizie.....

Un mio collaboratore aveva fatto delle ricerche ed aveva trovato una sorprendente somiglianza tra la dispersa e una ragazza protagonista di alcuni film hard che si trovavano nel mercato nero in Turchia, il computer aveva confermato, unica differenza il colore dei capelli che ora era biondo platino ed invece doveva essere castano.

Da una figlia dispersa a una attrice hard....veramente un bel colpo non sarei voluta essere nei suoi panni.

Sorprendentemente pero Giuli assorbì il colpo e mi diede delle istruzioni ben precise, dovevo verificare l'identità dell'attrice e quindi fare rapporto a lui solo, le condizioni di pagamento pattuito rimanevano in essere fino a nuovi sviluppi, era convinto che l'attrice non fosse sua figlia e se lo fosse stata sicuramente non faceva quei film spontaneamente ma ricattata, drogata o altro, di questo era sicurissimo.

Professionalmente lo assicurai che avrei fatto tutto il possibile e che avrebbe avuto mie notizie quanto prima.

Appena congedato il signor Giuli presi a studiare l'incartamento di Silvia, cosi si chiamava sua figlia, Andrea il mio collaboratore che se ne era occupato mi aveva lasciato dei commenti particolareggiati che non avevo fatto in tempo a leggere e le sette videocassette di cui avevo visto solo alcuni spezzoni insieme e da cui avevamo preso le immagini che avevo mostrato a Giuli.

Andrea aveva dato da esaminare le cassette ad un tecnico video il quale aveva detto che i video erano di qualità media e che usavano una fotografia decente inoltre il montaggio era ottimo , questo presupponeva una certa organizzazione e non l'amatore con la videocamera, dalla marca della pellicola e da altri particolari tecnici era sicuro che lo sviluppo era stato fatto in Turchia cosa confermata anche da uno studio dei paesaggi che ogni tanto si intravedevano, quindi su mie istruzioni Andrea era gia partito per la Turchia mentre io ora mi accingevo a seguirlo.

Inserii la prima videocassetta il cui titolo: "black anal" era già una sicurezza e vidi una bella e procace bionda cedere alle insistenze di un giovane di colore, questo era il primo video in ordine di tempo, la giovane si abbassò apri la patta e scopri il membro lo percorse con la lingue ed infine lo prese in bocca cominciando a pomparlo, poco dopo il membro si erse in tutta la sua grandezza, l'uomo sollevo la bionda e la mise su un ripiano, poco dopo era impegnato a pompare, la bionda aveva le gambe sollevate sulle spalle dell'uomo e mugolava.

Il gioco andò avanti per alcuni minuti poi il giovane si staccò e prese a prenderla analmente con violenza mentre con le mani gli stringeva le grosse tette, questa volta la ragazza urlava un si convinto in inglese, la ripresa a questo punto rimaneva fissa sugli organi sessuali con l'uomo che passava da uno all'altro dei due orifizi che aveva davanti sempre con decisione infine estraeva il membro fece abbassare la ragazza ora tutta sudata e spettinata e gli venne in bocca e sul viso.

il video finisce con una ripresa del viso della ragazza che si lecca lo sperma dalle labbra.

In generale era un film hard normalissimo, con mio marito ne avevo visti diversi, la ragazza non mi sembrava drogata o non consenziente ed era indubbiamente bella con delle misure da playmate.

Ero sconvolta ed anche eccitata, quella ragazza ci sapeva fare non credevo proprio che fingesse, non era drogata questo era certo.

Se era la figlia di Giuli gli era successo qualcosa, il padre la descriveva come una ragazza timida ed introversa ed invece mi ritrovavo con una ninfomane in calore, cominciarono a venirmi dei dubbi, comunque il giorno dopo partivo per la Turchia ed ero curiosissima di conoscere la verità.

Eravamo ad Ankara da un paio di giorni sulle tracce della figlia di Giuli, grazie ad un paio d'informatori ben foraggiati eravamo entrati in contatto con produttori di film hard, ma nessun contatto utile per la nostra ricerca, garantivamo il più completo anonimato, in più pagavamo, quindi tutti erano espansivi con noi...

Dovevamo decidere se ci spacciavamo per giornalisti alla ricerca di scoop o raccontare la verità e presentarci come detective....

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