obbedisco

La stretta alle palle è insopportabile. Lei tira e gira e stringe senza pietà. So che sarebbe capace di castrarmi, sono completamente nelle sue mani. Urlo con tutto il fiato che ho in corpo: "Io non ho le palle!!! Mi arrendo!!!". Tutto il pubblico ride di me, e Sara continua ad umiliarmi: "Infatti non sento niente qui sotto, sei sicuro di essere un maschio?". Ride, ridono tutti. Mi dà un'ultima stretta e poi mi lascia a terra. Le mani corrono a coprire le palle doloranti, ma so che nulla potrà coprire invece la vergogna che provo e l'umiliazione subita.