le mutandine.

Portò le dita verso le mutandine e si stupì di come se le tolse in fretta quasi non ci fossero. Guardò giù oltre il bordo della maglietta che non arrivava a coprire la vagina. C'era il suo sesso depilato esposto in un modo totale. Si sentiva libera e imbarazzata. Aveva diverse fantasie per contestualizzare quella situazione, per renderla logica. Quei pensieri privati però violavano quello che era lo scopo del suo gruppo.

In quel momento era da sola con la sua passera al vento. Si sedette e sapeva che avrebbe sentito freddo lì sotto, e che questo si sarebbe infilato tra le sue terga e dentro le labbra.

Immaginò di essere riuscita a entrare in classe con metà vestiti come lo era in quel momento. Nessuno si era accorto del suo sedere di fuori. Era arrivato il tempo dell'appello. A quel punto alzandosi e dicendo presente la verità sarebbe venuta a galla, la sua nudità si sarebbe palesata e chi era dietro di lei avrebbe visto ben più del suo sedere perché non avrebbe tenuto serrate le gambe.

Mia era così presa dal suo sogno ad occhi e vagina aperti che non sentì subito il suono alle sue spalle, uno molto familiare, uno di quelli che non mancano mai in una giornata. Infatti era quello del...