Spogliala e puniscila

La ragazza è già in difficoltà a causa del dolore e della posizione in cui l'hai messa, ragion per cui non hai problemi a sfruttare la tua conoscenza delle tecniche lottatorie per girarle intorno, fino a sederti sulla sua schiena. Lei emette dei versetti di protesta ma non può fare molto per fermarti. La schiacci faccia a terra, prendendola in giro e dicendole che ti aspettavi molta più resistenza vista la sua grande forma fisica, poi ti siedi sulla sua schiena, mettendole le braccia sopra le tue cosce in una presa che è nota come "camel clutch". C'è uno specchio davanti a voi e tu godi a vedere le sua espressione spaesata e il tuo grosso corpo maschile seduto su quello più piccolo femminile. Dalla posizione in cui siete lei non si può muovere ed è totalmente bloccata...il massimo che può fare è battere a terra i piedi per la frustrazione e la rabbia. Tu le alzi leggermente il mento, facendole mancare il respiro, e poi approfitti della sua impotenza e le sfili il reggiseno. Ha delle tette sodissime, probabilmente una seconda abbondante o una terza. "Cosa fai?? Flavio...cosa stai facendo...", piagnucola lei, iniziando a respirare in modo diverso. E' rossa e chiaramente emozionata. "Ti sto solo portando al mio stesso livello, adesso siamo vestiti uguale, no?", la prendi in giro.

La tua erezione sta crescendo ed è difficile che lei non se ne sia accorta. "Ora è il momento di arrendersi fighetta...", le dici, insultandola per la prima volta da quando vi conoscete. "Non ci penso nemmeno!", risponde lei con tono di sfida. "Benissimo, come vuoi..so io come piegarti", mormori per poi iniziare a schiaffeggiarle le tette e occasionalmente anche le guance. Nei tuoi colpi sei sempre attento a colpirle i capezzoli, facendola sussultare ad ogni botta. I suoi tentativi di sfuggire sono nulli ma ci prova con tutte le sue energie. Per sicurezza tu le passi una mano sotto al collo, mettendole un po' di pressione sulla trachea e la sfotti; "Fai l'orgogliosa? Adesso ti distruggo il seno finché non cedi...". La ragazza si gela sentendo queste parole e la sua resistenza si attenua. I primi due schiaffi sulle tette Monica li tollera, ma al terzo inizia a mugolare e già al quarto ti ferma "Basta Flavio! Mi arrendo, ok?". La sua espressione si fa rilassata all'improvviso, come se ci fosse un peso minore sul suo capo, "Mi arrendo. Sei più forte di me. D'ora in poi comandi tu...". Sei contento ma non ti basta. "Quindi lo yoga non serve a difendersi?", le chiedi sfottendola "No, lo yoga non serve. Sono stata ingenua, va bene? Sono impotente contro di te...". Te sogghigni, le dai una carezza e ti alzi in piedi, afferrandola e ribaltandola. Lei ti guarda sconvolta, mentre tu alzi il piede e le schiacci le tette. Il gioco è appena iniziato e ora sei tu che lo guidi.